(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus Provincia Autonoma Bolzano
La Provincia Autonoma di Bolzano tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per agricoltura e alimentazione (Goal 2), salute (Goal 3), istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5),energia (Goal 7), lavoro e crescita economica (G8),consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), città e comunità (Goal 11), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 37% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 33% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della Provincia Autonoma di Bolzano rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per Provincia Autonoma di Bolzano si ha:
un forte miglioramento:
- per la Salute (G3) diminuisce la probabilità di morire per malattie non trasmissibili (-2,7 punti percentuali tra il 2010 e il 2022) e le persone che fumano (-5,6 punti percentuali);
- per la Parità di genere (G5) migliora l’equilibrio di genere nei percorsi universitari STEM (il rapporto tra il numero di donne e di uomini laureati in queste discipline aumenta di +20,6 punti tra il 2012 e il 2022) e si riduce il gender pay gap (il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile migliora di 1,7 punti tra il 2010 e il 2023);
- per il Lavoro e crescita economica (G8) migliorano soprattutto gli indicatori relativi allo sviluppo economico come gli investimenti fissi lordi sul PIL (+6,1 punti percentuali tra il 2010 e il 2022), mentre quelli relativi al lavoro registrano miglioramenti meno rilevanti. Tra questi è da sottolineare la diminuzione della quota di part-time involontario sul totale degli occupati (-1,3 punti percentuali tra il 2018 e il 2024).
un lieve miglioramento:
- per l’Agricoltura e alimentazione (G2) aumenta in modo rilevante la quota di superficie agricola utilizzata destinata a coltivazioni biologiche (+17,3 punti percentuali tra il 2016 e il 2023) e diminuisce l’uso di pesticidi e fertilizzanti distribuiti in agricoltura;
- per l’Istruzione (G4) aumentano le quote di persone che beneficiano della formazione continua (+2,8 punti percentuali tra il 2018 e il 2023) e di posti autorizzati nei servizi socioeducativi (+6,7 punti percentuali tra il 2013 e il 2022);
- per l’Energia (G7) aumenta il peso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili (+18,5 punti percentuali tra il 2010 e il 2023);
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la quota di raccolta differenziata di rifiuti urbani (+14,8 punti percentuali tra il 2010 e il 2023).
una sostanziale stabilità:
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) arriva all’22,2% la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a Internet (+11,1 punti percentuali tra il 2018 e il 2022) e aumenta la quota delle spese per ricerca e sviluppo sul PIL (+0,2 punti percentuali tra il 2010 e il 2022);
- per le Disuguaglianze (G10) diminuisce leggermente la disuguaglianza del reddito netto (nel 2023 il 20% più ricco della popolazione ha un reddito di 3,4 volte superiore di quello del 20% più povero; nel 2010 questo valore era pari a 3,9), ma aumenta l’indice di dipendenza strutturale (+2,6 punti percentuali).
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumentano le persone in povertà relativa individuale (+2,2 punti percentuali tra il 2018 e il 2024), solo in parte compensato dalla diminuzione delle persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali (-2,6 punti percentuali tra il 2010 e il 2024);
- per l’Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+3,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per Città e comunità (G11) aumenta la quota di persone che vivono in zone a rischio alluvioni (+7,8 punti percentuali tra il 2015 e il 2020) e che utilizzano abitualmente i mezzi privati (+6,5 punti percentuali tra il 2010 e il 2023);
- per Vita sulla terra (G15) i dati mostrano che continua ad aumentare l’indice di copertura del suolo (da 101,3 nel 2012 a 106,2 punti nel 2023);
- per Giustizia e istituzioni (G16) aumentano le truffe e frodi informatiche (+1,6 ogni 1.000 abitanti tra il 2010 e il 2023) e la durata dei procedimenti civili (+7 giorni dal 2012 al 2024) e diminuisce la partecipazione sociale (-8,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2023).
Tabella 1 – L’andamento della Provincia Autonoma di Bolzano – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Provincia Autonoma di Bolzano
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per Regioni e Province autonome e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Provincia Autonoma di Bolzano, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni il 37% dei 27 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto, mentre quasi il 4% mostra progressi moderati e il 59% progressi insufficienti o addirittura un allontanamento dagli obiettivi.

Nello specifico per la Provincia autonoma si hanno:
- dieci Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], malattie non trasmissibili [T 3.4], energia rinnovabile [T 7.2], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], disuguaglianze di reddito [T 10.4], trasporto pubblico [T 11.2(b)];
- uno con Progressi moderati: copertura della rete ultraveloce [T 9.c];
- sette con Progressi insufficienti: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], consumo di suolo [T 15.3], aree terrestri protette [T 15.5], durata dei procedimenti civili [T 16.7];
- nove in Allontanamento: uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], dispersione delle reti idriche [T 6.4], consumi di energia [T 7.3(b)], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Obiettivi quantitativi della Provincia autonoma – per dimensione prevalente
Dall’analisi della provincia autonoma relativa alle quattro dimensioni si evidenzia che la dimensione economica e quella ambientale risultano essere quelle più positive, rispettivamente con due obiettivi su quattro e cinque su dodici raggiungibili/raggiunti. Emergono criticità soprattutto nella dimensione istituzionale, per la quale un obiettivo riporta progressi insufficienti e l’altro risulta in allontanamento dal target.
