(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 10/12/2025, ore 11:48
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: Manovra di bilancio 2026, discussione generale – 3
**Gli interventi di Rohrer, F. Ploner, Wirth Anderlan sulla manovra di bilancio. La discussione in aula prosegue domani.** (Link video in coda)
La seduta di questa mattina del plenum del Consiglio provinciale di Bolzano è iniziata nel ricordo di Franz Alber, ex consigliere provinciale recentemente scomparso. Il presidente Arnold Schuler ha ricordato iniziò la propria carriera politica come consigliere e assessore comunale per la SVP a Merano, città di cui fu vicesindaco e poi, a più riprese, sindaco. Nel 1988 fu eletto in Consiglio provinciale, diventando poi assessore ai lavori pubblici e agli enti locali. Dal 1995 al 2005 tornò alla sua Merano come primo cittadino; tra i progetti da lui sostenuti, quello dei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Franz Alber ricevette nel 2008 l’onorificenza del Land Tirolo. L’aula ha osservato in suo onore un minuto di silenzio.
È quindi ripresa la discussione generale della manovra di bilancio 2026, contenuta nei disegni di legge provinciale “Legge di stabilità provinciale per l’anno 2026” (dlp ), “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2026-2028” (dlp ) e “Disposizioni collegate alla legge di stabilità provinciale per l’anno 2026” ().
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha chiarito che dal 2014, anno della prima presidenza Kompatscher, il bilancio è cresciuto del 65%. L’importo del bilancio è impressionante, ma impressionante è anche la lista dei problemi che da anni non vengono risolti. Forse è tutto questo denaro la causa del fatto che le riforme siano possibili solo in maniera marginale, e che ci si muove cautamente invece che con coraggio e ottimismo; il discorso del presidente sembra ogni anno uguale. La Giunta fa annunci impressionanti, che si tratti di partecipazione dei cittadini, sostenibilitá, concessione autostradale, ma il denaro non basta a fare buona politica o a promuovere buone riforme, indipendentemente dalle lobbies, o a recuperare l’equilibrio perduto. Equilibrio ci vorrebbe nel turismo, che è stato importante per lo sviluppo economico ma nelle dimensioni attuali grava molto sulle persone: la Giunta non l’ha ancora realizzato, e Kompatscher si limita a dire che i flussi vanno gestiti meglio e le zone a basso impatto turistico sostenute – e questo a fronte di 37 milioni di pernottamenti, con un aumento di 9 milioni negli ultimi 15 anni, un’accelerazione problematica. Lo stop ai posti letto del 2022 non è affatto tale, essi sono cresciuti di 34.000 da allora. In quanto alla provincia come sede olimpica, se si punta sulla pubblicità a livello mondiale non ci si deve stupire del circo diventi troppo colorato. Effetto collaterale della forte presenza di ospiti è innanzitutto l’impossibilità di trovare alloggi a prezzi eccessivi, un problema che non si risolve con l’aumento della pensione minima: i tentativi di intervenire sul prezzo degli alloggi sono falliti, negli ultimi anni, e la Giunta non stanzia quasi piú fondi per l’edilizia pubblica: la quota prevista è dell’1,5% del bilancio; anche lo sbandierato prezzo calmierato non ha avuto successo. In quanto al tema climatico, lodevole è l’intenzione di coinvolgere l’OCSE, ma che ne è dell’obiettivo d neutralità climatica per il 2040? I dati di Agenzia per il clima e Eurac dimostrano che non si va in questa direzione, eppure l’ultimo giugno è stato il più caldo di sempre, e il cambiamento climatico impatta su animali, persone, su un settore così importante come l’agricoltura. Cionostante, la Giunta non riesce a produrre una vera legge per il clima che accolga i suggerimenti dei Cittadini per il clima, e il bilancio non è verificato secondo questo parametro. Una quota minima è riservata al clima, a fronte di interventi di cementificazione; la Giunta non ha rispettato il termine per definire le aree di tutela per il clima, e non accoglie i pareri degli esperti, per esempio in merito alla nuova cabinovia di plan de Corone. La Provincia ha stanziato 21 milioni per i piani di sviluppo comunale, i quali pure non contengono riferimenti alla sostenibilità dei progetti in essi previsti. I tanti soldi a disposizione grazie all’Autonomia sono come un velo che si stende sui problemi, e non creano vera convivenza; la riforma riguarda questioni che le persone non percepiranno, e infatti la partecipazione è sempre minore – lo dimostra innanzitutto la scarsa partecipazione del gruppo linguistico italiano alla politica locale. I giovani altoatesini tra i 26 e i 24 anni giudicato peggiorata la convivenza, e sono proprio quelli che possono immaginare di lasciare la provincia, mentre la Giunta nel suo bilancio non considera le persone che vivono in piú culture, e sono quindi ponti: si tratta di 26.000 persone multilingui, piú degli abitanti di Bressanone. La SVP dovrebbe guardare a un nuovo progetto comune, con ottimismo, per rompere le incrostazioni e garantire maggiore incontro tra i gruppi: invece, preferiscono porre limiti già a partire dal primo ciclo scolastico. Positivi sono gli interventi per gli insegnanti e il sostegno al progetto della Val di Riga, ma la Giunta non ha un’idea chiara su dove deve andare l’Alto Adige. In questa legislatura le nuove leggi sono poche, quella sulla protezione dagli incendi era già pronta nella scorsa legislatura, quella sulla protezione delle piante non protegge veramente la natura: la Giunta si appoggia allo status quo.
Franz Ploner (Team K) ha innanzitutto ringraziato i cittadini per la diligenza, l’onestá fiscale, la solidarietà, aggiungendo che a essere grande è non solo il bilancio, ma anche la responsabilità dei consiglieri nella relativa gestione. È in atto una profonda divisione della società, e manca un’idea comune e condivisa di un sistema aperto, democratico e multiculturale. Il presidente della Provincia ha gestito il proprio compito come un bravo amministratore, ma senza fare nulla di più, e perdendo di vista una visione ampia. Al momento, sempre più denaro, sembra significare sempre di piú cattedrali nel deserto, e un apparato elefantiaco: c’è una crescente disaffezione degli elettori, perché il denaro non basta per ottenere la fiducia della gente. È grazie all’operosità della gente e delle imprese se la Provincia ha un bilancio equo: i primi hanno quindi diritto a salari equi, le seconde a sgravi fiscali per restare competitive. Un bilancio così generoso può dare origine a cupidigia, che distorce l’atteggiamento dei singoli: verso questo rischio aveva messo in guardia Magnago: Se i vari stakeholder sono troppo vicini al potere, vengono minate le basi della democrazia, ma politica e amministrazione no dovrebbero sottostare a potenti gruppi di interesse, bensì concentrarsi sul bene comune, altrimenti si crepa il tessuto sociale. Il bilancio garantisce una solida pianificazione finanziaria, va detto, anche se vanno considerati i rischi globali portati da condizioni esterne: l’America si distanzia dall’Europa, c’è una crisi da superare per mantenere la rotta. È necessario aumentare il potere d’acquisto, superare la bassa produttività, ridurre l’eccessiva burocrazia, recuperare in termini di digitalizzazione, affrontare la trasformazione della società. Nel discorso al bilancio, Kompatscher fa riferimento a coscienza energetica, giustizia, solidarietá, ma nel bilancio mancano misure concrete che rispecchino queste parole: manca una visione necessaria per il futuro, ci si limita a mantenere lo status quo, ma non si puó andare avanti così dal punto di vista economico, sociale, sanitario. Ploner ha quindi citato alcuni dati chiave:il 22,3% dello stesso è riservato alla sanità, e questo va bene, perché il settore è sotto pressione, ma va considerato cosa si vuole ottenere – vanno aumentate le risorse strutturali e di personale, introdotti ammodernamenti, e ci si augura che l’ass. Messner abbia un approccio partecipativo, un aumento di denaro non dice nulla sulla qualità garantita; per la digitalizzazione, dal 2007 sono stati investiti oltre 100 milioni, ma ciononostante le applicazioni a disposizione del settore sanitario vengono definite dal personale di difficile accesso anche per gli utenti; i costi per l’invecchiamento della popolazione sono sempre maggiori, e la qualitá dell’assistenza è diminuita drasticamente in alcune aree, dando vita a una medicina a due classi, con 28.500 persone che rinunciano alle cure; criticitá riguardano l’impiego dei fondi PNRR. Delle 12 case comunità nel 2024 nessuna era attiva, le persone non hanno più garantito il proprio medico di fiducia e dovranno spostarsi in queste nuove sedi; riguardo ai LEA, la Provincia è risultata insolvente nel 2024, con deficit in particolare nell’area della prevenzione e della salute pubblica – la Provincia è al 18. posto in Italia, Trento al 1mo; anche l’assistenza territoriale è un dato dolente, il numero di pazienti per medico, secondo la Fondazione Gimbe, è eccessivo, mancano 85 medici a causa di pensionamenti di medici di medicina generale e all’eccessiva burocrazia di accesso al ruolo. I servizi sanitari e sociali devono essere più interconnessi per rispondere alle esigenze delle persone: non è il denaro che manca, ma l’apprezzamento e l’ascolto di chi lavora nel settore. Ci si deve concentrare anche sui pazienti che si trovano tra ospedale e struttura di assistenza, e i parenti che li assistono e non trovano soluzioni; bisogna fornire servizi tempestivi, senza tempi di attesa di mesi e trasferimenti in tutta la provincia; gli ospedali devono fornire alla popolazione del bacino di utenza servizi standard, e va rivisto il sistema del CUP. Un problema è la carenza di personale: come pensa Kompatscher di garantire quello delle Case di comunità senza toglierlo ad altre strutture, come intende migliorare la situazione deteriorata di chi giá oggi è oberato di lavoro, come intende ridurre i tempi di attesa e quando rinnoverá il Piano sanitario scaduto nel 2020? C’è bisogno di infermieri in grado di parlare nella lingua dei pazienti, e bisogna agire sul reperimento del personale, operando in primis sulla situazione degli alloggi, agendo in quest’ambito non indipendentemente dall’IPES. La vicina Provincia di Trento è pioniera nello sviluppo di medicina digitale, messa in rete delle strutture, servizi anche per anziani, e stanzia ripetutamente fondi per la digitalizzazione nel settore: che fine hanno fatto i fondi messi a disposizione in Alto Adige, visto che l’informatica è ancora un cantiere? In quanto alla riforma sanitaria, la pandemia non può essere usata come pretesto: senza un piano la nave non può navigare verso un posto sicuro. Ploner ha quindi riferito che nonostante il bilancio record, ogni anno 2.500 giovani ben formati lasciano la provincia, e di perdono tra i 40 e i 50 milioni di entrate fiscali; nel bilancio mancano misure per contrastare questo problema, come adeguati fondi per un mercato di alloggi in affitto a prezzi eccessivi o posti negli asili nido. La mobilità riceve ben il 10% e si vende bene, ma anche pensando ai progetti per le Olimpiadi, mette in secondo piano le esigenze degli autoctoni: con le cattedrali nel deserto, cosa si lascerà a chi verrà dopo? 74.000 persone sostengono il mega bilancio, ma i relativi problemi sono ignorati. Per gli ultrasessantenni si fa poco: le persone affette da incontinenza devono contare i pannoloni, e l’apparato amministrativo è ingestibile. Il consigliere ha chiesto poi in quali settori sono state applicate le misure della spending review di Zeppa, e chiesto di avere il coraggio di permettere a chi ha consentito un bilancio così imponente di avere prospettive per il futuro, e di sostenere chi ha contribuito alla crescita della provincia e ora vive in povertá: gli anziani vanno inclusi in tutti i settori, non esclusi con la digitalizzazione. Bisogna investire nelle teste, non in muri o cemento. Hannah Arendt ha detto che la politica deve essere uno spazio pubblico tra cittadini uguali, ha citato Ploner alla fine, esortando a guardarsi a pari livello con rispetto e umanità.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha sostenuto che il discorso di Kompatscher aveva citato molte cose positive, ma se si guarda dietro le quinte non è così. il bilancio dovrebbe considerare il futuro della heimat e gli interessi della popolazione locale, ma invece di dire la verità si tengono discorsi altisonanti. era stato detto che il bilancio era socialmente equo, ma invece molti anziani che hanno costruito la provincia non hanno più di che vivere, e chi governa ha aperto i cancelli facendo entrare criminali e rappresentanti del velo., persone non qualificate che arrivano mentre persone qualificate emigrano. Il tasso di disoccupazione tra i migranti è del 21%, e l’integrazione degli stranieri nelle scuole costa 11 milioni di euro. Gli stranieri ricevono più prestazioni speciali e denaro di tasca rispetto ai cittadini locali, vengono sostenuti con decine di milioni di euro affinché si sentano a loro agio nel Paese. Lo stesso Magnago diceva che l’immigrazione significa la morte per il gruppo sudtirolese, ma a decenni di distanza sembra che agli attuali politici questo non importi nulla. Con un bilancio di 6 miliardi e soli 350.000 abitanti, spendendo tutto il denaro che va all’integrazione per i locali, si starebbe peggio? Tutt’altro, ma si continuano a importare lavoratori stranieri: Se questo dà cosí tanti benefici, perché c’è bisogno di sorveglianza nei bus e di misure di protezione dei mercatini di Natale. La remigrazione sarebbe il metodo più efficace, ma non si vuole sentire questo termine perché si confonde con deportazione; intanto, i sudtirolesi lasciano questa terra, e la giunta obbliga 119 comuni a ospitare famiglie di rifugiati: la Giunta è favorevole agli stranieri e ostile ai propri cittadini, e ha dimenticato la questione della sicurezza, con 17.200 reati l’anno,, mentre più della metà degli arrestati sono stranieri, e di più per certi tipi di reati, escludendo gli stranieri naturalizzati, ma la Giunta difende la propria inefficienza con la scusa di non avere competenza e il Governo italiano intende rilasciare nei prossimi anni 500.000 nuovi permessi di lavoro nei prossimi anni – Meloni si proclama di destra, ma agisce secondo un’agenda globale. Sepp Forer, combattente per la libertà, disse che l’Autonomia non è altro che dominio straniero: probabilmente aveva ragione, e anche la SVP ha cancellato dal proprio vocabolario l’autodeterminazione. I falliti di Bruxelles hanno speso miliardi per la pandemia, la guerra, l’immigrazione, e la Giunta li sostiene; Wirth Anderlan ha criticato a questo proposito anche gli studi Erurac. la pandemia è costata all’Alto Adige 1 miliardo, anche per i danni della politica draconiana anti-covid, ma non si permette di indicare i colpevoli. Per quanto riguarda la scuola, secondo kompatscher “ogni bambino merita le stesse opportunità”, ma quelli che seguono l’istruzione parentale o la scuola nel bosco vengono osteggiati; se negli ultimi anni le competenze di lettura e scrittura sono diminuite, come si dice nella relazione, non è solo per i nuovi media, ma soprattutto perché gli insegnanti devono occuparsi di bambini con background migratorio. In quanto alL’agricoltura, va ricordato che negli ultimi 5 anni sono stati venduti circa 170 masi, e le piccole aziende lottano per sopravvivere, per via di inflazione, costi in aumento, eccessiva burocrazia e grandi predatori; sembra che questo sia voluto, per lasciare spazio alle grandi imprese, ma questa è una visione miope, che porta a significative disuguaglianze e limita la sicurezza alimentare. Il volontariato viene sempre lodato e lusingato, ma ci vogliono interventi concreti di riduzione della burocrazia e facilitazioni. Il compito della giunta sarebbe mettere al primo posto gli interessi dei sudtirolesi, ma Kompatscher è il peggiore presidente che l’alto Adige abbia avuto, e insieme ai suoi assessori i principali responsabili della distruzione etnica della Heimat.
Link video (Consiglio/GNews):
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