(AGENPARL) - Roma, 6 Dicembre 2025(AGENPARL) – Sat 06 December 2025 Giovanna Matteucci su Villa Valcerasa e Villa Spada non sa’ di cosa parla.
Capisco che per avere un incarico di commissario di un partito uno debba sapere qualcosa della Città, abitarci e magari partecipare a qualche iniziativa…. ma se uno non puo’ fare questo, non ha tempo o altri impedimenti, non e’ assolutamente obbligatorio dire castronerie per far sapere di esistere.
La critica sull’operazione Villa Spada e’ assurda e assolutamente irricevibile, direi indecorosa verso la Città dati i fatti sotto gli occhi di tutti. Il Comune ha avuto la disponibilità della Villa nel 2015 dopo la sentenza che ci ha visti vincenti su una causa complessa dopo che avevamo effettuato la prelazione del bene nel 1999.
Da allora e’ stata incessante la ricerca di fondi che ci hanno visti accedere a molte provvidenze tra Fondi Comunitari, Fondi Strutturali a gestione regionale e nazionale, fondi di Enti e Fondazioni, fondi PNRR e ora per il completamento di tutto il complesso il finanziamento del sisma 2016.
Abbiamo ottenuto circa 15 milioni di finanziamenti pubblici a fondo perduto e rispettato tutte le tempistiche di esecuzione dei lavori. L’amministrazione non ha utilizzato risorse del bilancio comunale ma l’investimento resterà a Patrimonio Comunale non solo a vanto della Comunità Trejese ma anche di quella Regionale e Nazionale.
La critica su Villa Spada ci sembra davvero assurda e immorale, anche perchè non abbiamo visto nessun altro e quindi neanche l’Avvocato Matteucci a dare una mano.
Inoltre questo interessamento a Villa Spada, cercando di infangare un’operazione virtuosa fatta dal Comune di Treia sembra proprio fatta contro la Città, anche perché tra i 3200 visitatori entusiasti e gratificati che si sono prenotati per una visita guidata alla Villa non ci risulta sia stata presente anche Lei.
In merito a Villa Valcerasa le motivazioni che ci hanno spinto a non fare la prelazione di quella piccola porzione messa in vendita deriva dal fatto che Noi ci siamo informati, contrariamente a quanto fatto da Lei, soprattutto in merito al progetto di ricostruzione post sisma in atto e che i proprietari e l’acquirente della porzione in discussione hanno già redatto il progetto, incaricato tecnici e prenotato finanziamenti a valere sul sisma 2016.
Premesso che tutta l’operazione di ricostruzione avrebbe comportato una spesa di oltre 10 milioni di €. ma attualmente per gli Enti pubblici non ci sono fondi a disposizione, in quanto dovrebbero essere messi a disposizione nella Finanziaria per la ricostruzione pubblica di edifici vincolati dalla Soprintendenza.
La nostra prelazione quindi avrebbe messo in pericolo tutto il percorso avviato, in quanto il Comune non ha accesso ai fondi della ricostruzione privata che sono garantiti come invece ai quali possono accedere solo i privati.
La nostra scelta e’ stata quindi quella di non danneggiare la Società proprietaria e il soggetto privato acquirente, che agiscono di comune accordo, per far si che l’intero bene venga recuperato.
La proposta da noi avanzata invece agli attuali proprietari e che si sono mostrati disponibilissimi, e’ quella di poter avere a disposizione in futuro (sia in proprietà che in uso gratuito) dopo l’esecuzione dei lavori, la Chiesa eretta in epoca medievale, l’unico bene veramente storico per il legame con il Francescanesimo, con uno dei primi Conventi dei Clareni, la Figura del Beato Pietro da Treia, l’antica Via Lauretana (ancora non riconosciuta della Regione Marche né dagli altri Enti interessati, nonostante la presenza di documentazione incontestabile).
Quindi in conclusione non capiamo quale sia la proposta della Matteucci e comunque quello che Lei sembra proporre avrebbe messo in pericolo l’integrità del recupero dell’intero complesso in tempi ragionevoli.
Siano un’amministrazione attenta e operativa, ragioniamo con il buon senso, quello che ci sembra non avere l’avvocato Matteucci.
Il Comune e’ concentrato sul completamento di Villa Spada (non accettiamo critiche da chi ha anche contestato l’operazione ma della quale si prendiamo completamente i meriti !!) e che entro i prossimi due anni vedrà in suo completamento. Su Villa Valcerasa stiamo utilizzando buon senso, favorendo il recupero di un bene vincolato da parte del privato, non trascurando la possibilità di valorizzarla per il suo enorme valore storico e religioso in futuro.
Il vincolo come Bene Architettonico del complesso ci garantisce inoltre che i beni dovranno avere pubblico accesso, come stabilito dalle norme in materia.
