(AGENPARL) - Roma, 6 Dicembre 2025(AGENPARL) – Sat 06 December 2025 *REGIONE, 1,4 MILIONI PER RIPORTARE ALLA VITA A MAZZIN CASA COSTAZZA*
*Un intervento strategico per la tutela del patrimonio storico e culturale
ladino*
* La Giunta regionale ha approvato un finanziamento di 1,4 milioni di euro
destinato al secondo lotto degli interventi di recupero di Casa Costazza
(Ciasa Costazza), edificio di grande valore storico e simbolico per la Val
di Fassa e per l’intera comunità ladina. Situata nel centro di Mazzin, la
struttura è tradizionalmente riconosciuta come antica sede del Vicario del
Vescovo di Bressanone e luogo che ospitava le storiche prigioni di Fassa.
“Con orgoglio comunico che la Giunta regionale, su mia proposta, ha
approvato un ulteriore finanziamento in Val di Fassa su quelli che sono
beni immobili di rilievo per la cultura ladina – ha dichiarato l’assessore
regionale alle minoranze linguistiche Luca Guglielmi – parliamo di Casa
Costazza nel comune di Mazzin, una delle prime case completamente in
muratura della valle, ma soprattutto storicamente riconosciuta anche come
la casa del vicario del Vescovo di Bressanone. Con questo intervento
andiamo a sostenere la ristrutturazione del secondo lotto della casa, che
poi, così completata, andrà anche a dare spazio all’Istituto Culturale
Ladino per archivistica, ma soprattutto per nuovi spazi museali a servizio
dei fassani e dei nostri turisti”.*
* Casa Costazza rappresenta una delle prime abitazioni interamente in
muratura della valle e conserva elementi di pregio unici, tra cui lo stemma
araldico del 1484 del vicario Giò Batta Costazza. L’edificio versa da anni
in condizioni strutturali critiche e necessita di interventi urgenti per
salvaguardarne l’integrità e il valore culturale. Particolarmente delicata
la situazione degli antichi affreschi in stile grottesco, oggi molto
degradati, che richiedono restauri mirati per riportare alla luce i colori
originari di cui permangono alcuni frammenti.*
* Il finanziamento regionale consentirà la realizzazione del secondo lotto
dei lavori, che prevede interventi strutturali, consolidamenti, restauri e
la predisposizione degli spazi destinati alla nuova funzione dell’edificio.
A progetto ultimato, Casa Costazza ospiterà infatti nuovi ambienti museali
e spazi dedicati all’archivistica dell’Istituto Culturale Ladino,
diventando un polo culturale al servizio dei residenti e dei visitatori.
L’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn” ha manifestato infatti il
proprio interesse a utilizzare Casa Costazza come sede dei propri fondi
archivistici e documentali, oltre che come nuova sede espositiva locale del
Museo Ladino. La Majon di Fascegn potrebbe trasferire qui l’ingente
patrimonio cartaceo dei suoi Archivi, attualmente conservato in spazi
ristretti e non ottimali, garantendone così una collocazione adeguata e
sicura.*
* Parallelamente, la struttura potrà ospitare un nuovo spazio espositivo
dedicato all’epopea dei pitores a la foresta, i pittori-decoratori che tra
XVIII e XIX secolo emigravano stagionalmente in tutto l’Impero
austroungarico. Una tematica che si integra perfettamente con l’identità
dell’edificio, che, assieme alla vicina Cèsa Cassan o del Moro, conserva
alcune delle più significative testimonianze di pittura murale civile e
dell’originale repertorio decorativo dei pitores. La nuova sezione
espositiva permetterà quindi di approfondire i temi e le simbologie più
diffuse nella pittura murale della valle e di valorizzare i principali
artisti fassani tra XIX e XX secolo.*
*La parte del fienile potrebbe infine essere riservata a deposito
etnografico visitabile del Museo Ladino, accogliendo carri, mezzi di
trasporto e attrezzi agricoli.*
* Inoltre, essendo una delle più antiche case in muratura della Val di
Fassa, Casa Costazza offre l’opportunità di sviluppare anche percorsi
dedicati alle tipologie costruttive tradizionali, alle forme dell’abitare e
all’arredo delle diverse stanze: contenuti che ad oggi non trovano ancora
adeguato spazio all’interno del Museo Ladino.*
*Immagini, interviste e foto a cura dell’ufficio stampa*
*https://drive.google.com/drive/folders/1ArY42USdBWx2_hgr8RPvNpcbnyBESAMa?usp=sharing
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[image: Ciasa Costazza (6) (1).jpg]
*Ciasa Costazza *
*DIE REGION STELLT 1,4 MILLIONEN FÜR DIE RESTAURIERUNG DER CASA COSTAZZA IN
MAZZIN BEREIT*
*Es handelt sich um eine strategische Maßnahme zum Schutz des ladinischen
historischen und kulturellen Erbes*
Die Regionalregierung hat eine Finanzierung in Höhe von 1,4 Millionen Euro
für den zweiten Bauabschnitt der Restaurierung der *„Ciasa Costazza“*
genehmigt, einem Gebäude von großem historischem und symbolischem Wert für
das Fassatal und die gesamte ladinische Gemeinschaft. Das im Zentrum von
Mazzin gelegene Gebäude war einst Sitz des Bischofsvikars von Brixen und
hier befanden sich die historischen Gefängnisse von Fassa.
Der Regionalassessor für Sprachminderheiten *Luca Guglielmi *erklärte: „Ich
bin stolz darauf, dass die Regionalregierung auf meinen Vorschlag hin eine
weitere Finanzierung für Gebäude im Fassatal genehmigt hat, die von
Bedeutung für die ladinische Kultur sind. Es handelt sich um die Casa
Costazza in der Gemeinde Mazzin, eines der ersten vollständig gemauerten
Häuser des Tals, das historisch vor allem als Wohnsitz des Bischofsvikars
von Brixen bekannt war. Mit dieser Maßnahme unterstützen wir die
Restaurierung des zweiten Teils des Gebäudes, das nach seiner
Fertigstellung auch Platz für ein Archiv des Ladinischen Kulturinstituts
bieten wird, vor allem aber für neue Museumsräume, die der Bevölkerung und
den Gästen des Fassatals zur Verfügung stehen werden.“
Casa Costazza ist eines der ersten vollständig gemauerten Häuser des Tals
und weist einzigartige kostbare Elemente auf, darunter das Wappen des
Vikars Giò Batta Costazza aus dem Jahr 1484. Das Gebäude befindet sich seit
Jahren in einem kritischen baulichen Zustand und erfordert dringende
Maßnahmen, um seine strukturelle Integrität und seinen kulturellen Wert zu
erhalten. In einem besonders kritischen Zustand sind die alten Fresken im
Stil der Groteske, die heute stark beschädigt sind und gezielte
Restaurierungsarbeiten erfordern, um die ursprünglichen Farben, von denen
noch einige Fragmente erhalten sind, wieder zum Vorschein zu bringen.
Die regionale Finanzierung ermöglicht die Durchführung des zweiten
Bauabschnitts, der strukturelle Maßnahmen, Konsolidierungen,
Restaurierungen und die Vorbereitung der Räume für die neue Funktion des
Gebäudes umfasst. Nach Abschluss des Projekts wird die Casa Costazza neue
Museumsräume und Bereiche für das Archiv des Ladinischen Kulturinstituts
beherbergen und so zu einem Kulturzentrum für die Bevölkerung und die Gäste
werden.
Das Ladinische Kulturinstitut „Majon di Fascegn“ hat sein Interesse
bekundet, die Casa Costazza als Standort für seinen Archiv- und
Dokumentenbestand sowie als neuen lokalen Ausstellungsort des Ladinischen
Museums zu nutzen. Das Majon di Fascegn könnte hier ihr umfangreiches
Papierarchiv unterbringen, das derzeit in engen und nicht optimalen
Räumlichkeiten aufbewahrt wird, und somit einen angemessenen und sicheren
Standort finden.
Gleichzeitig könnte die Einrichtung einen neuen Ausstellungsbereich
beherbergen, der dem Epos der „Pitores a la foresta“ gewidmet ist, den
Künstlern, die zwischen dem 18. und 19. Jahrhundert als Wandermaler und
Dekorateure im gesamten Österreichisch-Ungarischen Reich wirkten. Dieses
Thema fügt sich perfekt in die Geschichte des Gebäudes ein, das zusammen
mit der nahe gelegenen Cèsa Cassan (auch Cèsa del Moro) einige der
bedeutendsten Zeugnisse der profanen Wandmalerei und des ursprünglichen
dekorativen Schaffens der Pitores bewahrt.
Der neue Ausstellungsbereich ermöglicht es somit, die in der Wandmalerei
des Tals am weitesten verbreiteten Themen und Symbole zu vertiefen und die
wichtigsten Kunstschaffenden aus dem Fassatal zwischen dem 19. und 20.
Jahrhundert zu würdigen.
Die ehemalige Scheune könnte schließlich als eine Art „ethnografisches
Depot“ des Ladinischen Museums genutzt werden, in dem Wagen,
Transportmittel und landwirtschaftliche Geräte ausgestellt werden.
Da es sich um eines der ältesten gemauerten Häuser im Fassatal handelt,
bietet die Casa Costazza außerdem die Möglichkeit, Themenwege zu den
traditionellen Bauweisen, Wohnformen und der Einrichtung der verschiedenen
Räume zu gestalten, wofür es bisher im Ladinischen Museum noch keinen
angemessenen Platz gab.
Saluti
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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