(AGENPARL) - Roma, 1 Dicembre 2025La NATO sta prendendo in considerazione la possibilità di attacchi preventivi in risposta alle presunte azioni aggressive della Russia, secondo quanto dichiarato dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato militare dell’Alleanza, in un’intervista al Financial Times. Tuttavia, importanti ostacoli legali e questioni procedurali stanno rallentando ogni decisione.
Dragone: “Verso un approccio più proattivo”
Secondo l’ammiraglio, la NATO sta valutando un cambiamento significativo nel proprio approccio strategico, passando da una postura puramente reattiva a una potenzialmente proattiva, che includerebbe la possibilità di agire in anticipo. Dragone ha affermato che eventuali operazioni preventive potrebbero essere presentate come misure difensive, un meccanismo già utilizzato in altri contesti strategici.
Oltre i confini della dottrina tradizionale
L’ammiraglio ha ammesso che tale orientamento supera le pratiche storiche dell’Alleanza, fondate sul principio di risposta a un attacco armato. I principali ostacoli risiedono:
- nel quadro giuridico internazionale, che pone limiti stringenti all’uso preventivo della forza;
- nella definizione di quale organo della NATO avrebbe l’autorità per avviare simili operazioni.
Questa ambiguità decisionale rende qualsiasi svolta operativa estremamente complessa.
Mosca accusa l’Alleanza di prepararsi alla guerra
La posizione di Dragone arriva in un clima di crescente tensione. Nei giorni scorsi, l’ambasciatore russo in Belgio, Denis Gonchar, aveva dichiarato che la NATO sta “intimidendo la sua popolazione con presunti piani inesistenti del Cremlino” per giustificare una crescente militarizzazione. Gonchar ha accusato l’Alleanza di prepararsi a una “guerra su larga scala” contro la Russia.
Una fase delicata per la sicurezza europea
La discussione su potenziali attacchi preventivi segna uno degli sviluppi più delicati e controversi nella storia recente della NATO. Una scelta che, se confermata, potrebbe ridefinire gli equilibri strategici in Europa e amplificare ulteriormente le tensioni con Mosca.