(AGENPARL) - Roma, 27 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 27 November 2025 COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 27 novembre 2025
L’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ritiene necessario chiarire il quadro procedurale e tecnico‑amministrativo relativo al progetto di termo‑ossidazione proposto nell’agglomerato industriale di Truncu Reale, poiché le recenti affermazioni diffuse dalla FIT–CISL, per la loro natura e per il modo in cui descrivono l’azione regionale, rischiano di generare un’interpretazione distorta delle motivazioni tecnico‑istruttorie che hanno condotto alla decisione di assoggettare il progetto alla procedura di VIA. La precisazione si rende pertanto utile per ristabilire un contesto informativo corretto e fondato su evidenze istruttorie consolidate.
L’assoggettamento dell’intervento alla Valutazione di Impatto Ambientale non rappresenta una scelta dilatoria, bensì l’applicazione coerente del principio di precauzione e delle previsioni del D.Lgs. 152/2006, che impongono l’analisi approfondita di tutti gli interventi potenzialmente in grado di produrre effetti significativi sull’ambiente. La VIA costituisce, infatti, lo strumento metodologico attraverso cui verificare la robustezza del modello impiantistico proposto, la coerenza con la pianificazione vigente e l’effettiva sostenibilità delle ricadute ambientali, energetiche e territoriali.
L’istruttoria tecnica svolta dal Servizio VIA ha messo in luce diversi aspetti che richiedono approfondimenti più completi: la tecnologia proposta è ancora sperimentale, non è chiaro quali tipi di rifiuti l’impianto dovrebbe trattare ogni giorno, mancano dati sufficienti sulle emissioni e sulle misure per ridurle, così come non sono definiti in modo adeguato il recupero di energia e le opere collegate. È emersa inoltre una non coerenza con il Piano Regionale dei Rifiuti, perché alcuni documenti presentati dalla società fanno riferimento anche al trattamento della frazione secca dei rifiuti urbani, che il Piano non consente per nuovi impianti. Per questo ARPAS, il Comune di Sassari, la Città Metropolitana e gli uffici regionali hanno chiesto chiarimenti formali, domandando di escludere in modo esplicito i rifiuti urbani e di precisare con chiarezza quali rifiuti l’impianto intenderebbe effettivamente trattare. Queste osservazioni derivano dal lavoro tecnico degli enti competenti e non da valutazioni discrezionali dell’Assessorato.
Alla luce di questo quadro istruttorio, risulta priva di fondamento l’affermazione secondo cui la Regione “resterebbe a guardare” o si sottrarrebbe a decisioni strategiche. L’Amministrazione regionale è pienamente consapevole della pressione che grava sul sistema impiantistico del Nord Sardegna e opera affinché le scelte infrastrutturali siano efficaci, sostenibili e giuridicamente solide. Proprio per questo, nessuna urgenza operativa può tradursi in un indebolimento delle garanzie ambientali o in un’elusione del quadro normativo.
La procedura di VIA garantisce la valutazione integrata dei profili tecnologici, ambientali, epidemiologici ed energetici, assicurando che ogni decisione sia basata su dati completi, comparazioni tra alternative e misure di mitigazione adeguate. È quindi uno strumento di buon governo, non un ostacolo alla modernizzazione del ciclo dei rifiuti.
L’Assessorato ribadisce infine la piena disponibilità al confronto con enti locali, operatori e rappresentanze sindacali, precisando tuttavia che l’azione amministrativa deve attenersi ai principi di legalità, precauzione e trasparenza. La tutela dell’ambiente e della salute collettiva costituisce un prerequisito imprescindibile di ogni politica pubblica e non può essere rappresentata come una condizione antitetica allo sviluppo, ma come la sua premessa indispensabile.
Ufficio Stampa Regione Sardegna