
(AGENPARL) – gio 19 maggio 2022 CASE DI COMUNITÀ
ONLINE LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
A PARTECIPARE ALLA CO-PROGETTAZIONE E GESTIONE
DEL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA A BASSA SOGLIA
La ripartizione Servizi alla persona rende noto che è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Bari, a questo link, l’avviso di manifestazione di interesse a partecipare alla co-progettazione e gestione del servizio denominato “accordo di collaborazione per la definizione e la gestione di minima accoglienza a bassa soglia – case di comunità ”.
L’avviso ha l’obiettivo specifico di acquisire, all’interno di alloggi gestiti da enti del terzo settore, posti letto da destinare all’accoglienza notturna di persone italiane, comunitarie ed extracomunitarie regolari, già presenti sul territorio, in situazione di estrema marginalità sociale ed abitativa, prevedendo per gli ospiti la possibilità di trattenersi nella struttura anche durante le ore diurne attraverso la sperimentazione di modelli di co-housing, eventualmente attivando progetti di autogestione dei pasti, in relazione ai bisogni e alle capacità dei singoli ospiti.
La procedura non mira all’affidamento di un servizio ma all’individuazione di un elenco di soggetti partner, in possesso dei requisiti prescritti, che si impegnano ad erogare il servizio di accoglienza in favore di utenti in emergenza abitativa: si tratta perciò di una sorta di accordo procedimentale tra soggetto pubblico e soggetti privati che mettono in comune le risorse per l’erogazione del servizio, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale.
In questo modo si intende implementare strategie che, partendo dal contrasto alla povertà abitativa e alla grave emarginazione adulta, realizzino strategie e interventi idonei a prevenire la cronicizzazione della condizione di povertà e favorire processi di inclusione sociale.
“L’impegno dell’assessorato sul fronte del contrasto alle povertà estreme, con particolare attenzione alle vulnerabilità più complesse, non si è mai fermato – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. In questi ultimi anni siamo passati da 50 posti letto a più di 600 posti in accoglienza presso condomini sociali, gruppi appartamento e case di comunità. In questa direzione oggi avviamo la procedura per l’attivazione di una nuova rete di condomini sociali rivolti in particolar modo ai cittadini più fragili e vulnerabili in quanto, oltre a servizi di base di carattere socio-educativo, è previsto l’impiego di operatori socio-sanitari di comunità che, laddove necessario, offriranno un accompagnamento professionale. Le progettualità in corso ad oggi hanno ricevuto importanti riconoscimenti sia in termini di soddisfazione dell’utenza sia come buona prassi a livello nazionale, in relazione tanto al modello adottato quanto alla capacità di mettere al centro la persona, partendo dai suoi bisogni per delineare il suo percorso di autonomia”.
Alla manifestazione di interesse sono ammessi a partecipare soggetti privati senza finalità di lucro o soggetti del terzo settore che operano nell’ambito dei servizi alla persona – come le imprese sociali, organismi della cooperazione, cooperative sociali, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato, enti religiosi o ecclesiastici, organizzazioni di volontariato e ogni altro soggetto senza scopo di lucro individuato come tale dalla normativa nazionale – che si trovino nella capacità di contrarre con la PA e che posseggano i requisiti indicati nell’avviso.
All’esito della procedura i soggetti interessati saranno inseriti in tre distinti elenchi a seconda che offrano:
A) alloggi con una capienza massima fino a 120 posti, messi a disposizione dall’ente gestore, per offrire un servizio di accoglienza semiresidenziale notturna a bassa soglia (servizio semiresidenziale) che sia organizzato secondo un modulo flessibile che consenta da un lato maggiori economie di scala ed economicità del servizio e, dall’altro, di non separare nuclei familiari e/o soggetti conviventi di diverso sesso, valorizzando anche le relazioni amicali e di mutuo aiuto tra gli ospiti;
B) alloggi con una capienza massima fino a 120 posti, messi a disposizione dall’ente stesso per offrire un servizio di accoglienza residenziale a bassa soglia, con la possibilità per gli ospiti di permanere anche durante le ore diurne e con l’avviamento di progetti di autogestione dei pasti, rivolti a un numero limitato di utenti per singolo progetto. Gli utenti dovranno essere in grado di procurarsi autonomamente generi alimentari e di condividere tra loro spazi comuni realizzando un modello di convivenza parzialmente autogestito;
C) unità abitative con una capienza di minimo 6 posti letto, gestite da enti del terzo settore per offrire un servizio di accoglienza residenziale rivolto prioritariamente a nuclei familiari, anche con minori, attraverso la sperimentazione di modelli di co-housing in cui le persone sono inserite in progetti di piccole dimensioni e da un lato, condividono servizi uguali per tutti per la soddisfazione dei bisogni primari e, dall’altro, sperimentano percorsi individualizzati volti a favorire l’acquisizione di strumenti per l’autonomia.
Terminata la fase della co-progettazione, verrà redatto apposito accordo di collaborazione, da stipularsi in forma di convenzione, con durata biennale, eventualmente rinnovabile.
Le domande di partecipazione dovranno essere redatte sull’apposito modello allegato al avviso, sottoscritte e compilate in ogni parte e corredate di fotocopia del documento d’identità del sottoscrittore, del progetto sperimentale da compilare secondo il modello previsto, piano dei costi e ricavi e di tutta la documentazione indicata nell’avviso.
Gli enti attualmente in convenzione in base al precedente avviso pubblico dovranno presentare una nuova domanda secondo il modello di “conferma di iscrizione”, confermando il numero di posti già convenzionati e indicando la specifica tipologia di elenco (A, B, C) per cui chiedono il rinnovo.
Le domande di partecipazione saranno esaminate e valutate da un’apposita commissione giudicatrice, da nominarsi dopo la scadenza del termine assegnato per la presentazione delle stesse, sulla base degli elementi di valutazione e parametri previsti dall’avviso.