(AGENPARL) - Roma, 26 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 26 November 2025 Il ddl Gasparri non è ancora legge e già si prova ad applicarlo con una
condanna che fa venire i brividi. L’imam della moschea di via Saluzzo a
Torino, ha ricevuto un decreto di espulsione. Attivista pro Palestina, è
stato già identificato per un blocco stradale, poi contro di lui una
interrogazione parlamentare dell’onorevole Montaruli (FdI), già condannata
in via definiva per peculato. Montaruli ne chiede l’allontanamento
immediato in nome della sicurezza dello Stato. L’imam è in Italia da 20
anni e con due figli, ha unicamente commesso l’impudenza di affermare che
l’attacco del 7 ottobre è stato un atto di reazione, quanto basta per
associarlo ad Hamas e al terrorismo. La parlamentare chiede il ministero
obbedisce, il signor Shahin è stato prelevato in casa, gli è stata revocata
la carta di soggiorno ed è stato trasferito al Centro Permanente per i
Rimpatri di Caltanissetta. Perché non a quello di Torino? Ha chiesto
protezione internazionale che molto probabilmente gli verrà negata. I
legali da Torino stanno tentando di difenderlo ma a distanza è praticamente
impossibile. Il rischio è che in poche ore, prima di ricorsi e sospensive,
di avere il parere dei vari tribunali a cui rivolgersi, l’imam venga
rimandato in Egitto, Paese per l’Italia considerato sicuro. L’Egitto di
Giulio Regeni, Patrick Zaki, Abu Omar, quello in cui la tortura è normale e
per cui Shahin è considerato un pericoloso oppositore. Lo si mette a
rischio della vita per un reato di opinione. Crediamo che Shahin sia uno
dei primi su cui si accaniranno, soprattutto quando la proposta Gasparri
diventerà legge. Ora che ci sono meno persone in piazza ci si vendica con
la repressione verso chi critica Netanyahu senza per questo essere ne
antisemita ne terrorista. Giovedì ci saranno mobilitazioni spontanee e
simboliche davanti a numerose Prefetture italiane, ma il destino di Mohamed
Shahin si va consumando in queste ore a Caltanissetta, con scarso
interesse. Chi saranno i prossimi?
Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.