(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 Dopo vent’anni, la Diocesi di Pistoia accoglie quattro nuovi
diaconi permanenti. Un servizio prezioso per la Chiesa
PISTOIA – 21/11/2025 Domenica prossima, 23 novembre, Solennità di Cristo Re,
la Cattedrale di San Zeno tornerà a vivere un momento di grazia che
mancava da molto tempo a Pistoia: l’ordinazione di quattro diaconi
permanenti.
A celebrare il rito, alle ore 18, sarà il Vescovo
di Pistoia e Pescia, Monsignor Fausto Tardelli, che ha annunciato la
ripresa di questo cammino vocazionale con le nomine di Giuseppe
Topia, Franco Pacini, Marco Lo Bracco e Gian Marco Marianelli.
“Questo evento di grazia – sottolinea Tardelli – è particolarmente
significativo perché sono ormai 20 anni che nella nostra diocesi non
vengono ordinati diaconi permanenti. La lunga sospensione è stata
motivata dalla necessità di una verifica che ha riguardato tutte le
diocesi toscane. Ora, finalmente, riprendiamo, per la misericordia di
Dio, le ordinazioni di uomini sposati, celibi o vedovi che il Signore
ha chiamato al servizio del vangelo e del popolo di Dio nell’Ordine
sacro del Diaconato”.
Il diaconato permanente, ripristinato dopo il Concilio Vaticano II,
può essere conferito a uomini sposati, celibi o vedovi, che scelgono
di vivere una vocazione di servizio stabile, a fianco dei sacerdoti e
in comunione con il vescovo. La Conferenza Episcopale toscana ha
redatto, esattamente otto anni fa nel novembre 2017, l’ultimo
documento sul diaconato permanente con titolo «Custodi nel servizio
della Chiesa. Orientamenti e norme per il diaconato permanente nelle
chiese toscane». Il testo evidenzia il carisma proprio dei diaconato
e sottolinea come ogni candidatura dovrà fiorire all’interno di
una comunità cristiana. Una valutazione speciale sarà poi riservata
alla famiglia qualora il candidato sia coniugato. L’età minima per
accedere alla formazione è per i coniugati di 31 anni; 21 per i
celibi. Un capitolo importante riguarda la formazione, che come per
il clero, non si esaurisce con l’ordinazione, ma è inserita in un
cammino di formazione permanente. In merito si richiede un percorso
di tre anni escluso l’anno propedeutico. La formazione al diaconato
prevede infatti, un anno propedeutico dedicato al discernimento e
alla formazione di base, così come richiesto anche a chi acceda al
seminario in vista dell’ordinazione sacerdotale.
“Il
diacono – evidenzia Tardelli – come ha ricordato Papa Francesco in
più occasioni, è ‘il custode del servizio nella Chiesa’, colui
che richiama tutti i battezzati a vivere la fede nella forma concreta
della carità, nella liturgia e nella vita quotidiana. Dire ‘diacono’
vuol dire ‘servitore’: il suo carisma è la disponibilità, la
prossimità, la cura dei più piccoli”.
Ufficio comunicazioni sociali e cultura – Relazioni Esterne
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