(AGENPARL) - Roma, 20 Novembre 2025(AGENPARL) – Thu 20 November 2025 Comunicato stampa
Il National Biodiversity Future Center (NBFC), primo centro di ricerca
nazionale sulla biodiversità, finanziato dal PNRR-Next Generation EU,
accelera sulle partnership internazionali ponendo lItalia al centro della
scena mondiale sui temi della biodiversità: sottoscritti accordi importanti
con due tra le grandi potenze economiche e politiche mondiali: Canada e
Cina.
20 novembre 2025 Se da un lato continua inarrestabile a raggiungere
risultati importanti nellambito della ricerca per la salvaguardia della
biodiversità in Italia, dallaltro, il National Biodiversity Future Center,
inaugura una stagione di rilancio della diplomazia della scienza.
Lobiettivo è quello di riuscire a trovare risposte concrete e innovative
alle grandi sfide globali legate alla perdita di biodiversità e alla crisi
climatica, attraverso accordi strategici, reti di ricerca condivise e
collaborazioni con centri di eccellenza di tutto il mondo.
L11 novembre è stato siglato il primo accordo, a Montreal, con il Quebec
Center for Biodibersity Science, con lintento di incrementare il numero dei
progetti comuni volti alla salvaguardia della biodiversità e alla
conservazione ambientale.
Laccordo si inserisce allinterno delle attività della VII edizione del
Forum Canada-Italia sullIntelligenza Artificiale, che costituisce una tappa
di rafforzamento della collaborazione privilegiata già in atto tra Italia e
Canada e che mira a promuovere lo sviluppo etico, inclusivo e sostenibile
dell’AI.
Nel corso dellincontro diplomatico, di particolare risalto il tema della
digitalizzazione della biodiversità: i rappresentanti di entrambe le nazioni
hanno infatti convenuto sullurgenza di sviluppare sistemi AI dedicati allo
studio della biodiversità, attraverso la creazione di banche dati digitali
specializzate, da addestrare e aggiornare con continuità. Si è sottolineata
anche limportanza dellapproccio alla ricerca transdisciplinare, capace di
implementare in maniera sempre più ampia la partecipazione attiva della
popolazione nella missione di tutela del territorio (progetto
CitizenScience-Spoke3, già avviato con successo in Italia) così come lo
scambio costante di ricerche e progetti tra le comunità scientifiche dei due
Paesi.
Il modello italiano, capace di integrare in ununica visione strategica i
quattro assi di intervento Monitoraggio, Conservazione, Restauro e
Valorizzazione applicati allecosistema è stato considerato un benchmark
Virtuoso e meritevole di emulazione dai delegati canadesi.
Solo pochi giorni dopo, il 13 novembre, in occasione della XIV Settimana
della Scienza Italia-Cina, la ministra dellUniversità e della Ricerca
(Mur), Anna Maria Bernini, ha guidato una missione in Cina, culminata con la
stipula di ben 31 accordi di cooperazione tra i due Paesi, per trovare
soluzioni a problematiche globali. Tra gli highlight dellincontro
diplomatico, sui quali si intravedono elevate prospettive di ingaggio con la
controparte cinese, spiccano, come nel caso del Canada, limportanza dello
scambio di conoscenze e di progetti tra le rispettive comunità accademiche,
la necessità di digitalizzazione della biodiversità attraverso la creazione
di banche dati, una rilevante sinergia tra lambito Health e la
biodiversità, e limportanza di un approccio alla ricerca transdisciplinare
volto ad incrementare il coinvolgimento della popolazione nel processo di
restauro della natura e del risanamento ambientale.
«Con queste nuove alleanze – afferma Luigi Fiorentino, presidente del
National Biodiversity Future Center – intendiamo rafforzare il nostro ruolo
nel panorama della ricerca mondiale sulla biodiversità. Le missioni
diplomatiche che si sono moltiplicate in questo triennio dimostrano, ancora
una volta, il costante impegno del Centro per la Biodiversità nel promuovere
modelli e buone pratiche, risultanti dal lavoro di 2.000 scienziati e
scienziate italiani, fuori dai confini nazionali. Salvaguardare e promuovere
la biodiversità è una possibile soluzione, se non la soluzione, per un
futuro più sostenibile e strumento imprescindibile per contrastare i
cambiamenti climatici a livello globale.».
di Annalisa Fattori e Paola Nobile
