(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025Una sorprendente scoperta astronomica arriva dalle prime immagini di prova dell’Osservatorio Vera C. Rubin in Cile: una scia di stelle che si estende dalla galassia Messier 61 (M61), suggerendo che potrebbe aver distrutto una galassia compagna più piccola milioni di anni fa.
La rivista Nature ha riportato che la scoperta è stata resa possibile grazie alla nuova e potente fotocamera dell’osservatorio, capace di rilevare oggetti estremamente deboli e dettagli invisibili ai telescopi precedenti. Gli scienziati chiamano questa struttura un “flusso stellare”, e si tratta della prima osservazione di questo tipo effettuata dal Rubin Observatory.
Situato nell’ammasso della Vergine, Messier 61 è una delle galassie a spirale più studiate, conosciuta per il suo elevato tasso di formazione stellare e per le frequenti esplosioni di supernovae. Nonostante sia stata ampiamente analizzata da strumenti come il telescopio spaziale Hubble e il James Webb Space Telescope, la debole coda di stelle era rimasta nascosta fino a oggi.
La scoperta, pubblicata nelle Research Notes of the American Astronomical Society, offre nuovi indizi sui processi di interazione e fusione galattica, aiutando gli astronomi a comprendere meglio come le galassie crescano e si evolvano attraverso il tempo cosmico.
Con la sua capacità di osservare vaste porzioni di cielo con un dettaglio senza precedenti, l’Osservatorio Vera C. Rubin si conferma come uno degli strumenti più promettenti della nuova era dell’astronomia osservativa.
