(AGENPARL) - Roma, 8 Novembre 2025Meritocrazia Italia accoglie con grande attenzione le iniziative del Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso e dei rappresentanti del settore moda italiano per affrontare il tema della trasparenza e della legalità nelle filiere produttive.
Il Made in Italy non può più essere solo sinonimo di eccellenza estetica o creatività: deve essere anche garanzia di etica, correttezza e responsabilità sociale.
Ogni prodotto che porta il nostro nome nel mondo deve raccontare una storia di rispetto dei lavoratori, tutela ambientale e legalità, valori che costituiscono le vere fondamenta della reputazione italiana. Solo un impegno serio e condiviso tra istituzioni, imprese e cittadini può assicurare che la moda italiana resti simbolo di qualità autentica e non subisca il peso di pratiche illegali o sfruttamento.
Per trasformare queste intenzioni in risultati concreti, Meritocrazia Italia propone azioni precise e misurabili, tra le quali:
– creare una piattaforma digitale pubblica dove ogni fase produttiva sia registrata e verificata da enti indipendenti, permettendo a consumatori e partner di controllare origine, metodi di produzione e condizioni lavorative reali;
– introdurre etichette “responsabilità sociale” obbligatorie su ogni capo Made in Italy, con informazioni verificabili su ore di lavoro, sicurezza e sostenibilità adottate dall’azienda;
– istituire un fondo nazionale per premiare le aziende che investono in sicurezza, formazione dei lavoratori e innovazione sostenibile, garantendo vantaggi concreti sul mercato internazionale;
– costituire un Osservatorio nazionale permanente del lavoro nella moda con esperti indipendenti per monitorare dati, denunciare irregolarità e suggerire interventi mirati, prevenendo fenomeni di sfruttamento e caporalato;
– imporre percorsi formativi annuali su etica, legalità e diritti dei lavoratori per manager e responsabili aziendali, accompagnati da audit culturali interni per verificare l’adozione di pratiche corrette nella vita quotidiana dell’azienda.
La tutela della legalità nella moda è un impegno collettivo e non negoziabile. Solo creando un ecosistema in cui la trasparenza, la responsabilità e l’innovazione sostenibile siano premiate e diffuse, il Made in Italy potrà mantenere il suo primato globale in maniera etica e duratura.
