(AGENPARL) - Roma, 5 Novembre 2025(AGENPARL) – Wed 05 November 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 05/11/2025, ore 18:14
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consiglieri.
Consiglio
Lavori Consiglio: Violenza su donne con disabilità, Difesa dagli orsi, Vaccinazioni
**Mozioni di Gruppo verde/SVP, Freie Fraktion e Vita. ** Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha presentato questo pomeriggio in Consiglio provinciale la La violenza nei confronti delle donne con disabilità è un problema attuale (presentata dai conss. Foppa, Rohrer e Oberkofler il 16/10/2025), con la quale chiedeva di incaricare la Giunta provinciale (versione emendata con firma del Gruppo verde e della SVP) 1. di istituire il tavolo tematico previsto dalla L.P. 13/21 per la tutela delle donne con disabilità vittime di violenza e di incaricarlo di quanto segue: a) studio esterno che rilevi sistematicamente i dati con riferimento allo stato attuale della violenza contro le donne con disabilità, la sua diffusione, i luoghi, le cause e la necessità di prevenzione in Alto Adige; nella rilevazione vanno inclusi anche le/i minori e gli uomini con disabilità; b) commissionare l’elaborazione di un piano per la protezione dalla violenza e quindi di un piano di tutela inclusivo e obbligatorio contenente misure di prevenzione, intervento e follow-up sul tema ‘violenza contro le donne con disabilità’; c) introdurre e istituzionalizzare un programma di corsi di formazione e aggiornamenti obbligatori per chi svolge professioni specifiche e per la dirigenza nella Polizia e nei settori della cura, della formazione e dell’assistenza sociale per proteggere dalla violenza le donne con disabilità; 2. di presentare in Consiglio provinciale, nell’ambito di una valutazione annuale, i progressi fatti grazie alle misure adottate. La consigliera, sottolineando che la versione dispositiva presentata era stata concordata con il capogruppo SVP Harald Stauder, ha riferito che nella nostra società patriarcale la violenza contro le donne resta purtroppo onnipresente e le donne con disabilità sono particolarmente esposte al rischio di subire violenza. Secondo il Ministero dell’Interno (vedi La violenza contro le donne con disabilità, 2022) le donne con disabilità sono più di altre vittime di violenza: la dipendenza da altre persone e le strutture in cui sono inserite contribuiscono ad aggravare il fenomeno. Il report del 2024 di “Donne in Rete contro la Violenza” documenta che 348 donne con disabilità hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza. Il 91,5% di loro ha subito violenza per mano di persone vicine, come, in particolare. I dati rilevano che la violenza nei confronti delle donne con disabilità è un problema strutturale, acuito da situazioni che le rendono dipendenti dagli altri, dalle condizioni di istituzionalizzazione e dalla mancanza di accessibilità. Molte donne riferiscono anche di sentimenti di vergogna e paura o di una mancanza di possibilità di parlare di sé.
Alex Ploner (Team K) ha ringraziato Foppa per la proposta, su un tema di cui lui stesso non era in precedenza consapevole, e la cui gravità gli era stata confermata dalla Consigliera di parità Hofer. Ha chiesto di estendere anche i punti 2. e 3. alle persone con disabilità e non solo alle donne con disabilità, rilevando che anche gli uomini con disabilità sono maggiormente esposti. Bisogna stare attenti e chiarire come si vuole affrontare questi abusi nei diversi ambiti, in primis informando e sensibilizzando, anche le forze di polizia.
Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha fatto riferimento a un caso conosciuto, di una donna con danni di natura psichica in seguito a infortunio la cui famiglia aveva perso il controllo della situazione e la lasciava in balìa di uomini durante eventi in paese.
Dal posto di consigliera, l’ass. Ulli Mair (Die Freiheitlichen) ha ringraziato per questa mozione, e condiviso la proposta di Ploner di inserire al punto 2. e 3. anche uomini e bambini: anche la violenza contro gli uomini sta aumentando, confermano le forze dell’ordine, ma per diversi motivi non se ne parla. È importante che anche le forze dell’ordine vengano sensibilizzate.
Franz Ploner (Team K) ha ringraziato per la mozione, e anch’egli ha fatto riferimento agli abusi su “persone”, non in particolare su “donne”, con disabilità: il fenomeno riguarda il 40% di queste persone, che non hanno la possibilitá di difendersi o di denunciare con chiarezza quanto successo, ed è per questo che sono più esposte. La violenza avviene anche nelle famiglie e nelle istituzioni. Ci vogliono progetti di sensibilizzazione e tutela: non basta discutere, ci vogliono misure concrete. È necessario un apposito Garante: spesso non si crede alle persone con disabilità.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde), cofirmataria, ha fatto riferimento alla serata intitolata “L’elefante nella stanza”, dedicata al tema: la reazione era di stupore, ci si chiedeva come fosse possibile tutto questo in Alto Adige. L’aveva stupita il grande coraggio di chi aveva testimoniato, nonostante la sensazione di vergogna provocata dal fatto che le violenze fossero perpetrate da persone vicine, con abuso di potere. la questione non è privata, ma riguarda la società.
L’ass. Rosmarie Pamer ha ringraziato per la possibilità di discutere del tema, che riguarda non solo il proprio Assessorato, ma tutte le Ripartizioni. L’audizione aveva riguardato tanti ambiti, e i racconti avevano dimostrato in che direzione si dovesse lavorare, senza stare fermi a quanto fatto finora. Il tema della violenza sulle persone con disabilità è poco visibile, pertanto è importante parlarne. La violenza è fisica, psichica, ma anche istituzionale, per esempio nelle strutture. Ha auspicato che si possa trattare presto il disegno di legge sui Garanti, che riguarda anche le persone con disabilità. La discussione sulla retribuzione dei tirocini fatta in precedenza era parte importante dle tema, perché l’autonomia economica dà più tutela. La bozza del prossimo piano triennale provinciale per la tutela dalla violenza di genere prevede anche l’istituzione di un gruppo di lavoro specifico; il tema viene considerato anche nell’ambito dell’aggiornamento delle linee guida per l’accreditamento delle istituzioni. Brigitte Foppa ha sostituito nel titolo e nella parte dispositiva la parola “donne” con la parola “persone”. Tuttavia, ha invitato a riflettere sul fatto che le donne sono le prime coinvolte, sottolineando poi che gli episodi di violenza riguardano non solo donne con importanti disabilitá fisiche ma, per esempio, anche ragazze con difficoltá di apprendimento che riescono comunque a diplomarsi e magari finiscono a lavorare in un’osteria, dove vengono molestate senza potersi difendere. La mozione è stata approvata con 29 sì (unanimità).
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha quindi presentato la Privi di strumenti per difendersi dagli attacchi degli orsi. Equipaggiare agenti venatori, cacciatori e pastori con adeguati strumenti di difesa, al fine di incaricare la Giunta provinciale 1. di usare le competenze autonome dell’Alto Adige per dotare gli agenti venatori e chi è in possesso del permesso di caccia di uno spray antiorso e di altri strumenti per proteggersi, cosicché se attaccati da un orso non debbano rischiare la vita indifesi e 2. di esaminare in che misura si possano creare le condizioni affinché nelle zone frequentate dagli orsi anche pastori diplomati e agricoltori possano proteggersi con adeguati strumenti di difesa, e perché i rappresentanti eletti dal Consiglio nella Commissione dei 6 e dei 12 3. si occupino del problema, lo mettano nell’agenda di politica dell’autonomia e elaborino proposte per norme di attuazione eventualmente necessarie. Il consigliere ha spiegato che un voto analogo era stato trattato in Consiglio regionale il mese scorso, tuttavia limitandosi agli agenti venatori. L’orso bruno è un animale timido, ma se gli resta alcuno spazio se non zone densamente popolate e frequentate come l’Alto Adige, gli avvistamenti e incontri involontari con esso sono inevitabili, e possono essere letali, come dimostra il drammatico caso di Andrea Papi. Lo Stato italiano, con la cosiddetta “legge sulla montagna”, ha permesso alle Regioni interessate di dotare le forze dell’ordine e le organizzazioni di protezione civile di uno spray 2 antiorso, ma bisogna pensare anche a coloro che corrono più spesso il rischio d’incontrare involontariamente un orso, in quanto si aggirano nelle foreste il più silenziosamente possibile e solitamente lontano dai sentieri escursionistici: oltre agli agenti venatori, i cacciatori e le cacciatrici dell’Alto Adige. Leiter Reber ha sostenuto che il progetto life ursus è fallito.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato una propria interrogazione sulle tecniche per allontanare l’orso, e aggiunto che nel Parco nazionale dello Stelvio non è possibile utilizzare questi mezzi.
Franz Ploner (Team K) ha fatto riferimento a una trasmissione sul tema vista sulla TV svizzera, dalla quale emergeva che una convivenza con l’uomo è assolutamente possibile. L’ass. Walcher, in un comunicato stampa, aveva dichiarato che la nuova normativa statale garantisce protezione sia a chi lavora nei boschi sia alla popolazione. Lo spray anti-orso, ha aggiunto, è di per sé facile da usare. Il Gruppo verde avrebbe sostenuto la mozione.