(AGENPARL) - Roma, 23 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 23 October 2025 Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. Incontro letterario in italiano e in tedesco dedicato al nuovo romanzo di Nadia Terranova: “Quello che so di te” (2025) di Nadia Terranova
Gli incontri del “Caffè Letterario” si tengono in italiano e tedesco – generalmente una volta al mese – e danno la possibilità a chi legge volentieri libri italiani di incontrarsi per discutere su un libro letto a casa e scelto durante il precedente incontro, scambiarsi opinioni, cercare nuove ispirazioni, decidendo insieme i prossimi libri da leggere e discutere.
La partecipazione agli incontri del Caffè Letterario è sempre gratuita, ma è richiesta la registrazione sul portale Eventbrite. Per l’incontro del 28 ottobre prossimo il link è il seguente: CaffeLetterario_Oktober25.eventbrite.de.
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 ed è una scrittrice e docente di narrativa italiana contemporanea. È conosciuta per il suo stile intenso e autobiografico, che intreccia memoria personale e storia familiare.
Ha pubblicato diversi romanzi acclamati dalla critica, tra cui la trilogia iniziata con Gli anni al contrario e conclusa con Trema la notte, che le ha valso il Premio Elio Vittorini nel 2022.
In Quello che so di te, Nadia Terranova racconta la trasformazione di una donna dopo il parto, esplorando come il corpo e l’identità cambino profondamente tra maternità, ruoli familiari e fantasmi emotivi. Il romanzo non segue una trama lineare: il centro è l’esperienza autobiografica della protagonista, che intreccia il presente con la storia della bisnonna Venera, figura quasi mitica e misteriosa, la cui vita segnata dalla sofferenza e dai lutti attraversa generazioni.
Terranova indaga la cosiddetta “mitologia familiare”, riflettendo su come le donne della famiglia trasmettano non solo la vita, ma anche paure, scelte mancate e identità incompiute. La scrittura diventa così uno strumento di autoanalisi: attraverso il gesto di scrivere, la protagonista tenta di dare ordine al caos interiore, di comprendere sé stessa e di preservare la memoria delle antenate.
Venera rappresenta la memoria che non abbiamo vissuto ma che ci plasma, un’ombra costante che guida la protagonista nella scoperta di sé e dei legami familiari. Ricercandola negli archivi e nei ricordi, la narratrice interrompe la rimozione del passato e restituisce voce a una storia sepolta, facendo emergere il cuore del romanzo: il rapporto tra generazioni femminili, la maternità come eredità emotiva e la necessità di confrontarsi con ciò che ci ha preceduto per comprendere chi siamo.
