
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 Il progetto di restauro del complesso di San Michele a Carmignano
Un grande intervento di recupero sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Toscana e Conferenza Episcopale Italiana
Presentato a Carmignano in via ufficiale l’articolato progetto di restauro del complesso della Chiesa di San Michele Arcangelo.
Il vescovo Tardelli: «È stata veramente una risposta corale all’appello che come diocesi abbiamo lanciato, e questo è un bellissimo segnale di speranza. Oggi siamo qui per dire ufficialmente grazie a tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’impresa e per illustrare a tutti il programma di interventi».
CARMIGNANO – 20/10/2025 È nella fase di piena esecuzione il massiccio intervento di restauro e messa in sicurezza della chiesa di San Michele e del complesso conventuale di Carmignano, un progetto di grande valore storico, artistico e spirituale, sostenuto da importanti risorse pubbliche e da contributi ecclesiastici. Il dettaglio del progetto e la presentazione ufficiale dell’intervento da parte della diocesi ha visto l’intervento del Vescovo di Pistoia e Pescia Tardelli che negli ultimi anni si è speso personalmente per mettere insieme il partenariato che ha poi sostenuto la ricerca dei fondi e il successivo iter progettuale.
«La situazione del complesso conventuale di Carmignano presentava da diversi anni serie criticità e aveva bisogno di un restauro consistente – ha ricordato il vescovo Tardelli – . D’altra parte, si tratta di un complesso significativo dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Alcune cose sono state fatte e messe in sicurezza, come ad esempio la chiesa di San Luca, consolidata e restaurata completamente nel tetto».
«A queste criticità – annota ancora il vescovo – si è aggiunta poi, imprevista, quella della chiesa parrocchiale che si è dovuta chiudere, e di questa chiusura ne ha fatto le spese la comunità cristiana di Carmignano ma anche le opere d’arte, prima fra tutte la Visitazione del Pontormo, che si sono dovute sistemare altrove in attesa del restauro anche della chiesa.
A quel punto le difficoltà sembravano insormontabili, viste le ingenti risorse necessarie per intervenire. Ma il buon Dio, la divina Provvidenza ci ha aiutato e ha preso la forma di un consistente contributo da parte dello Stato, della Regione Toscana e della Conferenza Episcopale Italiana.
Il contributo della Conferenza Episcopale Italiana
Davvero generoso il contributo erogato dalla Cei, suddiviso in più tranche.
I vescovi italiani hanno messo a disposizione complessivamente una somma complessiva di € 557.720,59, di cui:
€ 257.720,59 per il 1° lotto (ex convento), pari al 70% del costo totale ammissibile;
€ 300.000 concessi come contributo straordinario dalla Presidenza della CEI.
Le principali tappe del percorso di sostegno hanno coperto quasi due anni di lavoro:
Il 30 ottobre 2023: è stata inviata dalla diocesi la richiesta di contributo per il 1° lotto (€ 368.172,27, relativo alle coperture e al consolidamento statico dell’ex convento);
Il 24 ottobre 2024: esito positivo e concessione del contributo CEI di € 257.720,59;
Lo scorso 18 dicembre 2024 è arrivata la concessione di un ulteriore contributo straordinario stanziato direttamente dalla Presidenza CEI, pari a € 300.000.
«Non sono mancati inoltre contributi vari da parte di amministrazioni comunali – ha dichiarato ancora il vescovo Tardelli – ditte e privati cittadini. È stata veramente una risposta corale all’appello che come diocesi abbiamo lanciato, e questo è un bellissimo segnale di speranza. Oggi siamo qui per dire ufficialmente grazie a tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’impresa e per illustrare a tutti il programma di interventi previsto».
Nel frattempo si sta completando la redazione della progettazione esecutiva per i successivi due lotti di intervento, che riguardano altre porzioni del complesso di cui si prevede l’inizio delle attività di cantiere nei primi mesi del prossimo anno.
Per il perseguimento degli obiettivi prefissati – ha concluso il sovrintendente – preme sottolineare l’importanza delle sinergie attivate, anche in termini di risorse economiche, tra la Soprintendenza, la Regione Toscana, la Diocesi di Pistoia e la Parrocchia della Beata Vergine Maria della Visitazione di Carmignano».
L’articolazione dei lavori
L’intervento è stato suddiviso in tre lotti:
1° lotto – Tetto della chiesa e campanile: lavori urgenti già avviati nel giugno 2025;
2° lotto – Chiostro e locali adiacenti;
3° lotto – Canonica, sala e sottofondazioni.
Il progetto ha già ottenuto il Nulla Osta della Soprintendenza di Firenze e della Soprintendenza speciale per il PNRR di Roma, anche se sono previste alcune varianti in corso d’opera.
Il Finanziamento del ministero e della Regione Toscana
Il soggetto attuatore è la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, rappresentata dal Soprintendente architetto Gabriele Nannetti.
A questo contributo si aggiunge un finanziamento della Regione Toscana di 500.000 euro, assegnato con L.R. 59/2024, suddiviso in tre annualità per sostenere i restauri dell’intero complesso parrocchiale.
La tutela delle opere d’arte
In via precauzionale, la chiesa di San Michele è stata chiusa nel 2023 a seguito delle criticità strutturali. L’11 settembre 2024 è stato effettuato il trasferimento della “Visitazione” del Pontormo a Villa Medici di Poggio a Caiano, insieme agli altri dipinti della chiesa, ora custoditi nella Sala della Giostra del Comune di Poggio a Caiano, in attesa del completamento dei lavori e del loro rientro nella collocazione originaria.
Il progetto di restauro del complesso di San Michele a Carmignano rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, Chiesa, enti territoriali e comunità locale, volto alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio artistico e religioso di eccezionale valore per la Toscana e per l’intero Paese.
Ufficio comunicazioni sociali e cultura – Relazioni Esterne
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