
(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 Al link le immagini dell’operazioni: [ https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/0ed795d0-a8ff-11f0-8553-736d736f6674 | https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/0ed795d0-a8ff-11f0-8553-736d736f6674 ]
Al link le dichiarazioni del Dirigente della Squadra Mobile di Torino, dr. Davide Corazzini (PER IL SOTTOPANCIA DAVIDE CORAZZINI DIRIGENTE POLIZIA DI STATO) : [ https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/a78d9760-a900-11f0-b3ad-736d736f6674 | https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/a78d9760-a900-11f0-b3ad-736d736f6674 ]
COMUNICATO STAMPA
TORINO: LA POLIZIA DI STATO FERMA GLI AUTORI DI UNA SERIE DI RAPINE IN DANNO DI ESERCIZI COMMERCIALI
Nel corso di mirate attività della Polizia di Stato volte al contrasto al fenomeno dei reati predatori, nei giorni scorsi la Polizia di Stato di Torino ha eseguito, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, il fermo di indiziato di delitto nei confronti di due soggetti gravemente indiziati di aver commesso, in concorso tra loro, una serie di rapine aggravate con l’uso di armi bianche.
Gli indagati, un cittadino italiano di origini maghrebine (classe 1995) e un cittadino marocchino (classe 1990) dimoranti nel biellese, sono ritenuti responsabili di una serie di rapine consumate tra il 30 agosto e il 18 settembre scorsi in diversi esercizi commerciali della città di Torino, tra cui due supermercati, una farmacia e una gioielleria, per un bottino complessivo di oltre 47.000€.
Le rapine sono state compiute con modalità particolarmente violente e intimidatorie: in particolare, in un supermercato del quartiere Parella, i due hanno minacciato il cassiere con un coccio di bottiglia; in un altro, erano armati di coltello, stessa tecnica che hanno utilizzato per rapinare una farmacia in zona Pozza Strada; nel caso della gioielleria di corso Francia, uno dei correi ha invece sfondato la vetrina con un grosso martello e, insieme al complice, si è impossessato di tre orologi di pregio. In tale ultima circostanza, allorquando un addetto al negozio si era avvicinato per interrompere l’azione criminosa, uno degli indagati aveva portato la mano alla cintola come per estrarre un’arma.
Il provvedimento restrittivo è stato adottato in virtù delle risultanze delle indagini svolte dai poliziotti della squadra mobile, che hanno permesso di acquisire gravi e concreti elementi indiziari a carico degli indagati, anche supportati dallo svolgimento di attività tecniche e dalla visione dei filmati dei sistemi di video sorveglianza presenti all’interno e in prossimità delle attività commerciali.