
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 9 ottobre 2025
COMUNICATO STAMPA
SPERONA I CARABINIERI PER SCAPPARE CON L’AUTO RUBATA:
FALLISCE LA FUGA E VIENE ARRESTATO
I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Misilmeri hanno arrestato in flagranza
un 52enne, palermitano, pregiudicato, accusato di furto aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale e
danneggiamento aggravato.
Tutto ha avuto inizio con una telefonata alla centrale operativa: una cittadina ha segnalato il furto
della propria auto, appena rubata a Misilmeri, nei pressi di via Scarpello. Le pattuglie dell’Arma si
sono immediatamente attivate, battendo le zone limitrofe per intercettare il veicolo.
Poco dopo, l’autovettura è stata individuata in transito a Villabate. Alla vista della gazzella, il
52enne ha ignorato l’Alt dei militari e si è dato alla fuga, imboccando le strade del centro a forte
velocità. Ne è nato un breve ma serrato inseguimento, terminato nei pressi di un distributore di
carburante, dove il fuggitivo ha tentato, con un’ultima azzardata manovra, di guadagnarsi la fuga,
tamponando però l’autoradio della Radiomobile.
L’uomo è stato immediatamente bloccato e tratto in arresto. Durante la perquisizione personale e
veicolare, i Carabinieri hanno rinvenuto nella sua disponibilità un grimaldello e un secondo analogo
attrezzo, che era ancora inserito nella serratura d’accensione dell’auto rubata. Il veicolo presentava,
inoltre, evidenti segni di effrazione sul lato guida.
Le chiavi artigianali, rinvenute dai militari, sono state sequestrate e, l’arrestato – su disposizione del
Pubblico Ministero – è stato condotto presso l’Istituto penitenziario “Lorusso – Pagliarelli”, in
attesa dell’udienza di convalida.
L’autovettura è stata riconsegnata alla legittima proprietaria.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto,
disponendo, nei confronti del 52enne, la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto
elettronico.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur
gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero
iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna
passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.