
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 Venezia rilancia la residenza stabile: Iuav e ATER insieme per un modello
innovativo di housing pubblico contro lo spopolamento
Un primo gruppo di *dieci alloggi *sarà destinato al personale
universitario. Obiettivo finale: riattivare l’intero patrimonio ATER non
ERP inutilizzato, circa *200 alloggi *sfitti distribuiti nella città
storica.
COMUNICATO STAMPA
Iuav, attraverso il suo Centro Superiore di Comprensione, Anticipazione e
Ricerca Progettuale Applicata (C.SCARPA), ha avviato un progetto di ricerca
applicata in collaborazione con l’Azienda Territoriale per l’Edilizia
Residenziale della Provincia di Venezia (ATER Venezia) per affrontare in
modo strategico, sperimentale e replicabile il tema dell’abitare a Venezia.
Con la *convenzione attuativa appena firmata*, ATER mette a disposizione di
Iuav *dieci alloggi* in buono stato nel centro storico di Venezia, da
destinare al personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo
dell’ateneo.
*Si tratta della prima fase di un progetto più ampio*, che punta a *intervenire
progressivamente su circa 200 alloggi sfitti non ERP*, oggi non utilizzati,
grazie a un *modello già elaborato in termini di sostenibilità
economico-finanziaria*. L’obiettivo è sperimentare un sistema gestionale in
grado di coniugare inclusione abitativa, sostenibilità urbana e
riqualificazione del patrimonio esistente.
Il progetto intende offrire una risposta concreta alla cosiddetta *”fascia
grigia”* della popolazione: coloro che non hanno accesso all’edilizia
pubblica residenziale (ERP), ma che non riescono a sostenere i costi del
libero mercato. A Venezia – città segnata da un’elevata pressione turistica
e da una progressiva perdita di residenti – il progetto rappresenta
un’occasione per ripensare i meccanismi dell’abitare e per attivare nuove
politiche urbane orientate all’equità e alla resilienza.
Il modello prevede che i primi alloggi siano destinati prioritariamente ai
lavoratori: docenti e personale universitario, con l’intenzione di
estendere successivamente il progetto anche ad altre categorie
professionali oggi penalizzate sul mercato degli affitti (studenti, giovani
lavoratori, famiglie monoreddito, personale sanitario, forze
dell’ordine…).
Il progetto *si basa su uno studio scientifico multidisciplinare*, elaborato
da Iuav, che identifica gli effetti del programma su più livelli (sociale,
economico, ambientale, funzionale), con l’obiettivo di validare un modello
replicabile anche in altri contesti urbani e con altre tipologie di
patrimonio.
«È un modello innovativo e sostenibile – dichiara il Rettore *Benno
Albrecht* – che per la prima volta affronta il tema delle case sfitte a
Venezia in maniera così ampia, sistemica e strategica. Un progetto che
unisce ricerca, azione pubblica e interesse collettivo.»
«Un progetto di grande valore, realizzato in collaborazione con la
prestigiosa Università Iuav di Venezia – dichiara il presidente *Fabio
Nordio* – che si inserisce in maniera importante sul solco delle iniziative
che ATER Venezia sta portando avanti insieme alla pubblica amministrazione.
Questa iniziativa si colloca al centro della nostra missione: valorizzare e
rilanciare la residenzialità nel cuore del centro storico di questa città
unica al mondo. Si tratta di un approccio innovativo, che unisce ricerca,
competenza e visione per affrontare in modo concreto le sfide dell’abitare
a Venezia.»
[image: Iuav e Ater alla firma.jpg]
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Università Iuav di Venezia
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*IuavStampa*
Tolentini – Santa Croce 191 Venezia
http://www.iuav.it
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