
(AGENPARL) – Mon 06 October 2025 all’avvio oggi, presso la Sala dei Giganti dell’Università di Padova, delle
attività del Cherenkov Telescope Array Observatory (CTAO) che, una volta
completato, sarà il più grande e potente al mondo per l’osservazione
dell’Universo nello spettro dei raggi gamma. Alla cerimonia – voluta dal
Ministero dell’Università e della Ricerca, con la presenza del Ministro
Anna Maria Bernini – hanno partecipato autorità e delegati dell’INAF –
Istituto Nazionale di Astrofisica, dell’INFN – Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare, dell’Università di Padova e dei membri fondatori del CTAO.
Il progetto internazionale – che vede l’Italia tra i Paesi fondatori e
protagonisti – porterà alla costruzione di oltre 60 telescopi distribuiti
tra Spagna e Cile, per indagare i fenomeni più energetici dell’Universo:
buchi neri, pulsar, supernove. Un’infrastruttura di ricerca
all’avanguardia, che guarda al futuro della scienza e dell’innovazione, nel
solco della tradizione che da Galileo arriva fino a noi.
*Clicca qui per la cartella stampa CTAO Padova 2025*
Contatti:
UFFICIO STAMPA MUR:
UFFICIO STAMPA INAF
UFFICIO COMUNICAZIONE CTAO
Alba Fernández-Barral (EN, IT, ES) | +39-051-6357-270
Grazie dell’attenzione e della diffusione.
Cordiali saluti,
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DA GALILEO AL FUTURO DELL’ASTRONOMIA: UNA CELEBRAZIONE PER L’AVVIO
DELL’OSSERVATORIO CTAO
Padova, 06 ottobre 2025 – Oggi, presso la Sala dei Giganti dell’Università
di Padova si è celebrato l’avvio delle attività del Cherenkov Telescope
Array Observatory (CTAO) che, una volta completato, sarà il più grande e
potente al mondo per l’osservazione dell’Universo nello spettro dei raggi
gamma. La cerimonia, voluta dal Ministero dell’Università e della Ricerca,
ha visto la presenza del Ministro Anna Maria Bernini e la partecipazione di
autorità e delegati dei Membri Fondatori del CTAO. “Con l’avvio delle
attività del Cherenkov Telescope Array Observatory – dichiara il Ministro
dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – celebriamo un momento
di grande orgoglio per la ricerca e per l’Italia. Padova, la città dove
Galileo trascorse gli anni più proficui per i suoi studi, segnando l’inizio
di una nuova stagione per la scienza, oggi rafforza il suo ruolo di
protagonista dell’innovazione grazie a questo progetto internazionale di
straordinaria portata. Il CTAO conferma la capacità dell’Italia di essere
centrale nella costruzione delle più avanzate infrastrutture di ricerca. Il
nostro Paese non è soltanto tra i fondatori del CTAO ERIC, ma continua a
offrire un contributo decisivo in termini di competenze e tecnologie. Il
Veneto concorre così a rafforzare la competitività dell’intero sistema
Paese, creando opportunità per i giovani ricercatori e aprendo nuove strade
di collaborazione a livello globale. È così che onoriamo la nostra
tradizione scientifica, da Galileo ad oggi, guardando al futuro con la
fiducia di chi sa che la conoscenza è la chiave del progresso”.
Il CTAO ERIC (acronimo di Consorzio Europeo di Infrastrutture di Ricerca
CTAO, forma giuridica di diritto comunitario) vede il supporto
internazionale di 10 Paesi e di un’organizzazione intergovernativa. Tra
essi l’Italia che, oltre a esserne tra i Membri Fondatori e anche il Paese
che ha guidato e ospitato i negoziati per la sua costituzione, ospita la
sede centrale del CTAO e contribuisce allo sviluppo tecnologico, alla
costruzione e alle operazioni dell’Osservatorio.
“Il CTAO è diventato un ERIC, un’organizzazione europea con una portata e
un sostegno che si estendono oltre il continente. Con questo passo, siamo
stati in grado di avviare attività di costruzione su larga scala nel nostro
sito meridionale e di aumentare il nostro supporto per le attività del sito