
(AGENPARL) – Mon 06 October 2025 https://www.aduc.it/articolo/droghe+illegali+dominano+indifferenti+caos+suoi_39928.php
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Droghe illegali. Dominano gli indifferenti, il caos e i suoi fomentatori
Nei giorni scorsi, il presidente Usa Donald Trump ha confermato (1) di voler continuare l’approccio e la lotta alle droghe illegali come se questa fosse una guerra. Ignorando che la “war on drugs” avviata nel 1971 dal suo predecessore Richard Nixon, è servita solo ad acuire i problemi in tutto il mondo, favorendo e moltiplicando le mafie locali, regionali e mondiali che mettono a ferro e fuoco legalità e sanità in tutto il mondo. Niente di particolarmente nuovo nello stile di Trump per governare economia e politica. Contesto in cui Trump deve comunque fare i conti con diversi suoi Stati che hanno qualche forma di legalizzazione, non solo per la cannabis, e il suo impegno elettorale di legalizzazione ricreativa a livello federale.
L’Unione europea sta lanciando, coi suoi tipici tempi jurassici, un kit di strumenti per aiutare i responsabili politici dei Paesi membri a sviluppare la propria legislazione sull’uso ricreativo (2). Mentre l’uso medico è già realtà in buona parte degli stessi Paesi. Evidentemente la legalizzazione ricreativa in Germania dallo scorso 1 Aprile 2024, e le sue ricadute positive (3), è servita a dare credibilità e spinta in merito.
Nel resto del mondo siamo in alto mare. Alcune isole tipo Uruguay (pioniere mondiale), Mexico, Colombia, Marocco, SudAfrica, Israele, Thailandia (molto sulla via del ripensamento) sono al momento marginali. Decisamente meglio la cannabis terapeutica che non il resto delle altre droghe.
In Italia il consumo di droghe illegali è depenalizzato, è stato vinto nel secolo scorso un referendum per la legalizzazione della cannabis (mai attuato) e tentato tre anni fa un altro referendum simile (cassato prima del voto dalla Corte Costituzionale). Sebbene nel nostro Paese non ci siano situazioni drammatiche di marginalità sanitaria e sociale come, per esempio, in Usa, i consumi sono in crescita, l’Italia e le sue mafie sono al centro del mondo come hub e gestori dei traffici internazionali.
L’attuale governo si comporta sulle droghe come se la situazione non fosse quella sopra descritta e l’Italia non fosse in Ue, con un’attenzione marginale e indifferente, basata solo sulla disincentivazione dei consumi e la routine sanitaria sulle tossicodipendenze.
Le droghe illegali esistono, esistono i suoi consumatori ed esistono trafficanti e spacciatori con la loro lunga scia di criminalità, che non viene di certo indebolita coi sequestri, pur se frequenti e massicci: dove c’è domanda, l’offerta è sempre presente… e sembra che non ci sia ideologia anti-consumo che riesca a scalfire questa domanda, anzi.
Non si capisce perché si continui in questo galleggiamento ed immobilismo. Con l’aggravante, per ora in crescita nelle Americhe, della recrudescenza “guerrafondaia”.
In Italia abbiamo qualche alto esponente del governo che, con frasi ad effetto tipo “la droga fa schifo”, crede di aver risolto i problemi che le droghe illegali alimentano. Indifferenza e complicità? Anche di chi, magari non dicendo che la droga fa schifo, non fa quasi nulla per invertire approcci e mercati.
Aduc edita un quotidiano online sulle droghe illegali: http://droghe.aduc.it/
1 – https://droghe.aduc.it/articolo/trump+dichiara+guerra+ai+cartelli+della+droga_39916.php
2 – https://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+ricreativa+ue+traccia+strada+stati+membri_39905.php
3 – https://droghe.aduc.it/articolo/impatto+legalizzazione+cannabis+germania+dati+primo_39918.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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