
‘Mai una gioia’ nello stenografico, il vicepresidente Costa: mio ‘grido di dolore’ dopo bocciatura emendamento
“Ma quale stenografo, sono io l’autore della battuta, scappata a microfono aperto dopo la bocciatura di un mio emendamento. Il sistema informatico mi ha ‘beccato’. Il Mai una gioia era un mio ‘grido di dolore’ dopo quel fatto. Mi sono lasciato andare a un commento scherzoso, subito intercettato dal microfono collegato al trascrittore del parlato”. Così il vicepresidente della Camera Sergio Costa con riferimento al “Mai una gioia” comparso nel resoconto stenografico della seduta della Camera del 28 settembre, nel corso dell’ esame del decreto Terra dei fuochi.