
(AGENPARL) – Wed 01 October 2025 COMUNICATO STAMPA
** Sclerosi multipla tra impatto economico e nuovi modelli di trattamento
————————————————————
Dal nuovo white paper di IQVIA Italia[1] (#_ftn1) – leader mondiale di ricerca clinica per il settore life science e sanitario – emergono molti aspetti che riguardano i costi sociali della sclerosi multipla e i cambiamenti in atto nei pattern di trattamento
————————————————————
[1] (#_ftnref1) White paper di IQVIA Italia, settembre 2025 “L’impatto della sclerosi multipla: evidenze dal contesto italiano”, https://www.iqvia.com/it-it/locations/italy/library/white-papers/the-impact-of-multiple-sclerosis
Milano, 1 ottobre 2025 – La sclerosi multipla (SM) è la principale causa di disabilità neurologica tra i giovani adulti e oggi colpisce 144.000 persone in Italia, con 3.650 nuove diagnosi ogni anno e un esordio che si concentra tra i 20 e i 40 anni.
A differenza di altre patologie croniche, la SM insorge in giovane età, generando costi indiretti elevati, legati alla perdita di produttività e all’allontanamento precoce dal lavoro, sia per i pazienti sia per i caregiver, spesso familiari non retribuiti.
LO STUDIO SU 944 PAZIENTI
In uno studio[1] (#_ftn1) sono stati stimati i costi sociali della malattia nel 2019[2] (#_ftn2) in cui è risultato che Il costo medio annuo per paziente è pari a 39.307€, con un incremento progressivo in relazione alla gravità della disabilità. L’oscillazione passa da circa 29.700€ nei casi lievi a oltre 53.400€ nei casi severi.
I costi sanitari diretti hanno rappresentato il 54% della spesa totale, sostenuta prevalentemente dal Servizio Sanitario Nazionale.
I costi indiretti (legati principalmente alla perdita di produttività dei pazienti e dei caregiver) hanno costituito il 38%, mentre i costi diretti non sanitari, pari all’8%, sono stati sostenuti quasi interamente dalle famiglie che hanno dovuto affrontare spese per cure private, ausili e adeguamenti domestici.
Nel 2025 si stima che l’onere economico complessivo della SM in Italia sia circa 6,7 miliardi di euro.
PREVISTO UN AUMENTO DI NUOVI CASI MA CON UN CALO DELLA SPESA
Negli ultimi anni, la gestione clinica della sclerosi multipla ha compiuto un salto significativo.
Le terapie disease-modifying (DMTs) rappresentano oggi il pilastro del trattamento per le forme recidivanti, mentre nuove classi di farmaci come i Bruton tyrosine kinase inhibitors (BTKi) e gli anticorpi monoclonali di ultima generazione, stanno aprendo prospettive concrete per le forme progressive, che finora hanno avuto opzioni terapeutiche limitate
Secondo l’analisi di Horizon scanning IQVIA[3] (#_ftn3), tra il 2023 e il 2028 i pazienti trattati cresceranno di circa 10.000 unità, ma la spesa complessiva farmaceutica calerà di oltre € 200 milioni grazie alle scadenze brevettuali e alle rinegoziazioni con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Questo scenario offre un’opportunità concreta di riallocare risorse verso servizi di prossimità, digitalizzazione e modelli di cura più integrati.
PROGETTO STAYHOME QUALE MODELLO VINCENTE DI CURA DI PROSSIMITÀ
La gestione della SM in Italia è ancora oggi prevalentemente ospedalocentrica, in cui i Centri SM sono il riferimento per circa il 90% dei pazienti. Tuttavia, molte attività assistenziali possono essere svolte in setting più vicini al domicilio, riducendo costi indiretti e complessità logistica per pazienti e caregiver.
Nel 2021 nasce Il Progetto StayHome, realizzato con il supporto operativo di IQVIA[4] (#_ftn4), con l’obiettivo di favorire una più stretta integrazione tra i centri SM e le diverse articolazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sul territorio, promuovendo un modello di assistenza più efficiente e vicino ai pazienti.
Il progetto, sviluppato in coerenza con le indicazioni del Decreto Ministeriale 77/2022, ha coinvolto 14 centri SM, al fine di analizzare l’attuale panorama assistenziale, individuare aree di miglioramento e delineare prospettive future.
I progressi più rilevanti si sono registrati nell’ambito della gestione dei servizi diagnostici e del follow-up neurologico, grazie a una maggiore accessibilità agli esami, in particolare per quanto riguarda le risonanze magnetiche. La telemedicina resta l’area più sfidante da implementare.
UNA SFIDA AD ALTISSIMO IMPATTO
La SM rappresenta una sfida ad altissimo impatto clinico, sociale ed economico. In questo contesto, diventa cruciale garantire un accesso tempestivo e appropriato alle cure e ripensare i modelli di presa in carico, per rispondere in modo più efficace alla complessità della malattia e ai bisogni delle persone che ne sono colpite.
La combinazione tra l’arrivo di nuove terapie ad alto valore clinico, la riduzione della spesa complessiva e l’applicazione di nuovi modelli di cura basati sulla prossimità, apre scenari positivi per la presa in carico della SM.