
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 (ACON) Trieste, 30 set – Bocciata dal Centrodestra con 27 no, a
fronte di 19 s? di minoranza, “la proposta di legge nazionale sui
bambini invisibili”, come ? stata definita dai suoi proponenti.
Con la pdln 2 del 22 novembre 2023, i consiglieri delle
Opposizioni, primo firmatario Furio Honsell di Open Sinistra Fvg
che l’ha illustrata all’Aula, intendevano modificare l’articolo 6
del decreto legislativo 286 del 1998 (Testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme
sulla condizione dello straniero) in materia di obbligo di
esibizione dei documenti di soggiorno.
Con un unico articolo, la proposta consisteva nel reinserire la
registrazione della dichiarazione di nascita, della filiazione e
dell’atto di matrimonio tra i provvedimenti che non prevedono
l’esibizione del permesso di soggiorno agli uffici della pubblica
amministrazione per il rilascio di licenze, autorizzazioni,
iscrizioni e altri provvedimenti di interesse dello straniero,
come gi? previsto ante legge 94 del 2009 in materia di sicurezza
pubblica. Ma anche come spiegato da una successiva circolare
ministeriale, la 19, del medesimo anno.
“Questa pdln – ha ribadito Honsell – vuole ripristinare una norma
di civilt?, ovvero quell’aspetto della legge abrogata nel 2009
per quanto concerne il diritto dei bambini, a mio avviso
inalienabile, ad avere una certificazione anagrafica anche quando
i genitori siano migranti privi del permesso di soggiorno; il
loro status di irregolari non pu? e non deve ricadere sui loro
figli”.
Ma anche ricordare, negli interventi in Aula, le parole di
Augusta De Piero Barbina, prima vicepresidente donna del
Consiglio regionale del Fvg della VI legislatura, non ? bastato a
convincere i consiglieri di Maggioranza. Gi? nel 2009, la De
Piero Barbina ebbe modo di dire che la legge italiana impone ai
migranti non comunitari di esibire il permesso di soggiorno
quando devono registrare la nascita di un figlio, con il rischio
che il timore di essere scoperti possa indurre migranti
irregolari a non registrare all’anagrafe i propri figli,
facendone esseri senza nome, senza identit?, senza diritti.
Fantasmi, dunque, dal punto di vista giuridico. L’obbligo a
chiedere il titolo di soggiorno, disse anche, ? aggirato da una
circolare interpretativa, o meglio correttiva, emanata dal
ministero dell’Interno; tuttavia, una modifica della legge ?
necessaria, soprattutto nel rispetto del principio del superiore
interesse del minore. Perch? se dovesse mancare l’atto di
nascita, il bambino non risulterebbe destinatario di alcun
ordinamento giuridico.
Tutti concetti ribaditi con determinazione per prima da Serena
Pellegrino (Avs), che ha rammentato una proposta di legge in tal
senso depositata alla Camera dei deputati della XII legislatura,
ma mai discussa e ha detto di vulnus normativo che va colmato,
facendo presente che l’atto di nascita non ? un favore ai
genitori, ma un diritto inalienabile del minore; Rosaria Capozzi
(M5S), che ha parlato di obiettivo di giustizia per tutti
previsto in Agenda 2030 Onu che non pu? restare sulla carta, e di
stranieri stagionali che in passato non avevano diritto al
ricongiungimento familiare, non si pu? rifare lo stesso errore;
Laura Fasiolo (Pd), per la quale la 94/2009 ? una legge nefasta e
ha definito l’indifferenza il peggiore dei mali; Simona Liguori
(Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), che ha rimarcato come nessun
bambino debba essere condannato a vivere nell’ombra, gli va
restituita dignit? come essere umano.
E ancora: Manuela Celotti (Pd), che ha segnalato come in Fvg ci
siano associazioni e cittadini che si sono spesi con azioni nel
senso della pdln 2, la politica deve agire sanando un torto e
dando un segno di civilt?; Massimiliano Pozzo (Pd), che ha
ribadito che il diritto del minore deve essere ed ? superiore a
tutto, serve fare chiarezza dando forza alla circolare 19;
Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), che ha
tacciato di posizione meramente ideologica, quella del
Centrodestra, che si fa pesare sulla pelle dei bambini, invece
bisogna decidere se si vuole veramente affrontare il problema
dell’irregolarit? o alimentarlo.
Per tutti i componenti della Maggioranza, a prendere la parola ?
stato Antonio Calligaris (Lega), a detta del quale la pdln 2
presenta criticit? profonde dal punto di vista giuridico, va
respinta come il simile atto proposto nella scorsa legislatura
perch? porta a favorire forme di irregolarit?. Per il leghista,
si creerebbero delle zone grigie dove potrebbero nascondersi
identit? false o multiple, con ricongiungimenti familiari senza
reali vincoli. “Serve bilanciare il diritto del bambino straniero
con quello della tutela dell’ordine e del controllo. L’immagine
dei bambini invisibili ? usata come leva emotiva forte, ma non si
pu? strumentalizzare il diritto del minore per legalizzare e
sanare gli immigrati irregolari”, ha concluso.
ACON/RCM
301345 SET 25