
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 Illustrata in Prima commissione la proposta di legge della Giunta per
l’ulteriore riduzione dei canoni per le pertinenze idriche e per le
spiagge a causa delle difficoltà derivanti dalla crisi idrica
(Acs) Perugia, 29 settembre 2025 – La Prima commissione
dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Francesco
Filipponi, si è riunita a Palazzo Cesaroni per iniziare l’esame del
disegno di legge di iniziativa della Giunta regione “Modificazione
alla legge regionale 29 luglio 2025, numero 5”. La modifica
all’”Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Umbria
2025-2027 con modifiche di leggi regionali” prevede una maggiore
riduzione del canone dovuto da tutte le attività economiche per
l’utilizzo delle pertinenze idrauliche e delle spiagge lacuali. La
riduzione del canone lacuale è dettata dalla persistente siccità che
ha colpito in particolare il lago Trasimeno negli ultimi anni.
Illustrando l’atto ai commissari, l’assessore Tommaso Bori ha
spiegato che la riduzione prevista viene incrementata dal 30% al 50%
per le attività economiche con scopo di lucro e viene prevista una
riduzione del 20% dei canoni dovuti anche per le attività economiche
senza scopo di lucro. Viene inoltre differito ulteriormente, dal 31
agosto al 15 ottobre, il termine del pagamento del canone per l’anno
2025 per consentire il pagamento tenendo conto della maggiore
riduzione disposta da questo atto. Bori ha sottolineato che questa
proposta di legge è frutto di una concertazione con gli enti locali
coinvolti dal problema. La crisi idrica in Umbria si manifesta al Lago
Trasimeno, ma anche in quello di Piediluco. In particolare la
situazione del Trasimeno evidenzia criticità dovute ai bassi fondali
e all’impraticabilità di alcune aree portuali, compromettendo
l’accesso alle darsene e l’utilizzo dei posti barca. La riduzione
ulteriore, rispetto a quella già prevista, è finalizzata a
preservare e garantire lo svolgimento delle tante imprese economiche,
anche quelle senza scopo di lucro, che operano o che hanno intenzione
di operare sul demanio lacuale. Questo, ha evidenziato Bori, è un
tema sollecitato da tutte le amministrazioni, a prescindere dal colore
politico.
Nell’atto si legge che la situazione del lago Trasimeno dal punto di
vista della fruizione delle aree gestite dai concessionari si è
ulteriormente aggravata: il 10 settembre 2025 il livello delle acque
del lago era a meno 165 centimetri sullo zero idrometrico, mentre il
10 giugno 2025 era a meno 129 centimetri. Al termine
dell’illustrazione i commissari hanno chiesto agli uffici di Palazzo
Cesaroni di redigere l’istruttoria tecnico normativa e quella
tecnico finanziaria. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80892
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