
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 Francesca Caccini, celebrati i 400 anni dalla prima opera scritta da una
donna
Scritto da Redazione, venerdì 26 settembre 2025
Nel 2025 ricorre il quattrocentesimo anniversario della prima
rappresentazione dell’opera La liberazione di Ruggiero dall’isola di
Alcina, di Francesca Caccini. Si tratta della prima opera scritta da una
donna e probabilmente anche della prima opera italiana rappresentata
all’estero.
Per celebrare l’importanza storico-culturale oltreché musicale di tale
ricorrenza, e della stessa Francesca Caccini, l’Associazione culturale
RASENNA, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana e il
contributo della Fondazione CR Firenze, ha organizzato una giornata
articolata in due distinti momenti, tra loro complementari: un simposio con
gli interventi di sette relatori e, a seguire, un concerto con musiche di
Francesca Caccini.
Il presidente della Regione ha ricordato che Francesca Caccini è simbolo
della creatività fiorentina e del talento femminile nella storia della
musica. E con “La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina” ha
aperto una strada nuova, anticipando il teatro musicale moderno. La Toscana
è orgogliosa perciò di ricordarla e di sostenere questa giornata di studi
che celebra il suo genio e la sua eredità.
E infatti per la capo di Gabinetto della Regione e ideatrice de La Toscana
delle Donne, ricordare Francesca Caccini significa ridare voce a una donna
che, nel Seicento, seppe affermarsi in un mondo dominato dagli uomini. La
sua “Liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina” è non solo un
capolavoro musicale, ma anche un simbolo di libertà intellettuale e di
affermazione femminile. Questa giornata di studi rappresenta un’occasione
preziosa per valorizzare la sua eredità, riportando alla luce una storia
che parla ancora oggi di creatività, di coraggio e di pari opportunità.
La Regione Toscana sostiene quindi con convinzione un’iniziativa che unisce
ricerca e musica, e che ci ricorda quanto il talento femminile abbia
contribuito, e continui a contribuire, alla nostra identità culturale.
Francesca Caccini, fiorentina, figlia di Giulio Caccini (musico di corte
presso i Medici e membro della Camerata de’ Bardi), fu musicista,
compositrice, donna di ampia cultura.
Su commissione dalla reggente Maria Maddalena d’Austria, moglie di Cosimo
II de’ Medici, compone l’opera comica “La liberazione di Ruggiero
dall’isola di Alcina” con libretto di F. Saracinelli, per celebrare la
visita del principe Władysław di Polonia durante il Carnevale 1625, la
rappresentazione avvenuta a Villa di Poggio Imperiale, fu poi ripresa al
Teatro Reale di Polonia a Varsavia nel 1628.
La decisione della stessa Maria Maddalena di dare alle stampe la musica
della Caccini ha fatto sì che questa sia l’unica opera della musicista
fiorentina giunta fina a noi.
Oltre ad essere una vivida testimonianza del prestigio musicale di Firenze
all’inizio del XVII secolo e un indubbio capolavoro del nascente teatro
musicale, come prima opera composta da una donna, quella di Francesca
Caccini rappresenta anche una testimonianza di fondamentale interesse
riguardo al ruolo e all’identità femminile: il carattere dell’Opera e la
vita stessa della compositrice, legati fortemente al tema della questione
di genere, trascendono certamente i confini della sua epoca.
Al simposio hanno partecipato: Suzanne Cusick (New York University),
Antonella D’Ovidio (Università degli Studi di Firenze), Chiara Pelliccia
(Università degli Studi di Firenze e Conservatorio di musica “L.
Refice”, Frosinone), Barbara Nestola (Centre de musique baroque de
Versailles), Laura Donati (Gallerie degli Uffizi), Maddalena Bonechi
(Conservatorio di Musica “C. Pollini”, Padova), Maurizio Biondi
(Conservatorio di Musica “L. Cherubini”, Firenze).
Il concerto che ha seguito, dal titolo “Nel nome di Francesca: il mondo
sonoro della Caccini” è stato eseguito da Roberta Invernizzi (Soprano),
Francesco Tomei (viola da gamba), Flora Papadopoulos (arpa), Giovanni
Bellini (liuto/tiorba).
La giornata ha avuto i patriocini anche dell’Università degli Studi di
Firenze (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e
Spettacolo), il Conservatorio di Musica di Firenze Luigi Cherubini, la
Società Italiana di Musicologia e l’Associazione Docenti Universitari
Italiani di Musica.