
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 *“Connessioni culturali”: Il pittore Fernando Mangone porta la Campania nei
musei dei Castelli Romani*
*Il Museo Diffuso di Lanuvio apre le porte alla mostra che trasforma
reperti archeologici e miti antichi in pittura contemporanea*
Un viaggio tra miti, reperti archeologici e segni contemporanei: la mostra
“Connessioni culturali. L’archeologia musa ispiratrice di Fernando Mangone”
ha aperto a Lanuvio, trasformando il borgo dei Colli Albani in un
palcoscenico dove passato e presente si incontrano in un dialogo
emozionante. Forse nessun luogo come Lanuvio si presta a un confronto tra
antico e contemporaneo. Lo ha compreso Fernando Mangone, artista di
Altavilla Silentina, “giramondo” e attento osservatore delle capitali
artistiche europee, che ha scelto il borgo come musa ispiratrice per una
mostra che unisce arte, storia e archeologia. Mangone commenta: “La mia
arte nasce dall’incontro tra passato e presente. Qui a Lanuvio ogni reperto
e ogni mito diventano occasione per creare un dialogo tra storia e
contemporaneità, dando voce a ciò che spesso rimane silenzioso nei musei.”
Anna Coralluzzo, Presidente della Fondazione Arte Mangone, aggiunge:
“Questa mostra è un ponte tra epoche diverse, un’occasione unica per vivere
la storia attraverso la pittura contemporanea. Ogni opera trasforma il
museo in un luogo vivo di emozione, ricerca e conoscenza.”
Il progetto Connessioni culturali valorizza in modo originale il Museo
Diffuso di Lanuvio. Come sottolinea il Dott. Luca Attenni, Direttore del
Museo Diffuso: “Grazie al dialogo con l’arte contemporanea, le
testimonianze archeologiche di Lanuvio trovano nuove interpretazioni,
rendendo il museo un luogo aperto e capace di dialogare con la società di
oggi.”
Il Sindaco Andrea Volpi e Presidente del Consiglio Delegato alla Cultura
Alessandro De Santis evidenziano come l’iniziativa rappresenti una tappa
importante nel percorso culturale che sta trasformando il Museo Diffuso da
novità a realtà stabile, capace di raccontarsi attraverso iniziative di
contaminazione culturale. La mostra propone una rilettura nuova della
storia di Lanuvio attraverso lo sguardo di un artista contemporaneo di fama
internazionale. Nelle sale del Museo Archeologico, Mangone reinterpreta
reperti e simboli storici con un linguaggio moderno, trasformando luci,
colori e forme in narrazione pittorica. Le antiche terrecotte, i vasi e i
materiali votivi prendono vita sulla tela, così come Giunone Sospita,
rappresentata con la pelle di capra sul capo, la lancia in mano e il
serpente sacro, simbolo del culto primaverile dedicato alla fertilità dei
campi.
Il percorso espositivo continua con Poseidonia-Paestum, dai templi di
Nettuno, Hera e Atena, al Foro Romano, ai vasi a figure rosse e nere, fino
alla celebre Tomba del Tuffatore, reinterpretata più volte con tecniche
sempre nuove. La pittura di Mangone unisce la velocità e sicurezza
dell’Espressionismo, la ricchezza cromatica dei Fauves e suggestioni di
Street Art e Pop Art, con segni rapidi, sciabolate di colore e intensa
luminosità. Ogni opera diventa un momento concreto di emozione,
trasformando il museo in un palcoscenico dove storia e arte contemporanea
dialogano.
Un ringraziamento speciale va al Sindaco, al Presidente del Consiglio
Delegato alla Cultura e al Direttore del Museum Grand Tour per il sostegno
che ha reso possibile l’evento. La mostra, visitabile fino al 26 novembre
2025, è realizzata con il patrocinio del Comune di Lanuvio, del Museum
Grand Tour, della Fondazione Arte Mangone e dell’Associazione Terra
Cilento, con la partecipazione straordinaria di Walter Maioli. È
un’occasione unica per riscoprire Lanuvio con occhi nuovi, lasciandosi
guidare dalla sensibilità e dalla visione artistica di un Maestro che usa
l’arte per connettere epoche, luoghi e culture.