
Meritocrazia Italia plaude all’aumento dei fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) previsto con la prossima manovra di bilancio, un segnale positivo in un momento di grande affanno.
Le risorse, però, rischiano di non essere sufficienti a garantire, nel medio e lungo periodo, la piena sostenibilità del nostro sistema sanitario.
Gli aspetti fondamentali sui quali vale insistere sono due:
– la rimodulazione dei finanziamenti al SSN: è necessario correggere gli effetti distorsivi prodotti dai tagli imposti dalle passate politiche di austerità, che hanno inciso in maniera pesante sulla disponibilità di personale medico e sanitario, sulla qualità delle strutture e sull’adeguatezza della strumentazione;
– la valorizzazione di medici e professionisti sanitari: occorre una riorganizzazione amministrativa e retributiva che riporti il trattamento economico e le condizioni di lavoro dei medici ospedalieri ai livelli dei principali standard europei. La stessa attenzione deve essere rivolta ai medici di medicina generale e a tutte le figure che operano in prima linea nell’assistenza – infermieri, operatori sociosanitari e tecnici – anche alla luce dei dati più recenti che fotografano un forte turn over, l’aumento delle dimissioni volontarie e l’esodo verso l’estero o verso la sanità privata.
Appare quindi fondamentale approvare misure integrative a sostegno del personale sanitario.
Infatti, data la difficoltà nel reperire fondi per aumenti retributivi significativi, si dovrebbe intervenire con strumenti paralleli, in grado di migliorare la qualità della vita professionale e le condizioni di recupero psico-fisico degli operatori. Tra le misure possibili:
– mutui agevolati per l’acquisto della prima casa;
– accesso gratuito o agevolato a cinema, teatri e musei, sul modello del bonus docenti;
– edilizia pubblica a canone concordato in prossimità dei nosocomi, riservata al personale sanitario;
– incentivi fiscali per i privati che concedano immobili a canone calmierato agli operatori sanitari;
– deducibilità delle spese per vacanze e soggiorni di recupero psicofisico;
– riduzione del bollo auto e di altri tributi locali.
Queste iniziative potrebbero contribuire a contrastare la crescente “crisi vocazionale”, causata da contratti che spesso non garantiscono un adeguato equilibrio tra impegno richiesto, compenso corrisposto e tutele penali ed erariali.
Inoltre, i tempi appaiono maturi per un deciso cambio di passo sulle responsabilità professionali dei sanitari.
Meritocrazia Italia ribadisce la necessità di approvare riforme che limitino la responsabilità penale colposa del medico e circoscrivano la responsabilità erariale ai soli casi di dolo o di conclamata colpa grave. Una revisione in tal senso rappresenterebbe uno strumento efficace per contenere il fenomeno della medicina difensiva e arginare le dimissioni volontarie, che aggravano ulteriormente le difficoltà di un sistema sanitario già fortemente sotto pressione.
Stop war.
