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Comunicato Stampa
25 settembre 2025
Myanmar: Save the Children, sei mesi dopo il devastante terremoto, “la paura permane”, dicono i bambini
Il devastante terremoto che ha colpito il Myanmar sei mesi fa ha aggravato una crisi umanitaria già drammatica e ha lasciato 9,3 milioni di persone, ovvero un sesto della popolazione, bisognose di un riparo, di questi un terzo sono bambini[1], dichiara Save the Children.
I bambini e le famiglie delle zone più colpite avevano già bisogno di aiuti umanitari prima del terremoto. I conflitti e le catastrofi causate dai cambiamenti climatici hanno lasciato 6,3 milioni di bambini su circa 19,9 milioni di persone – ovvero più di un terzo della popolazione del Myanmar – bisognosi di aiuto, ma il terremoto ha peggiorato ulteriormente le condizioni di vita di molti minori.
Il terremoto di magnitudo 7,7 del 28 marzo, il più forte che abbia colpito il Myanmar in un secolo, ha ucciso più di 3.800 persone[2] e causato ingenti danni alle infrastrutture, con oltre 50 mila case distrutte o gravemente danneggiate, scuole e sistemi idrici gravemente compromessi[3].
Mentre alcune famiglie sono tornate a vivere nelle case danneggiate, i bambini hanno raccontato di continuare a soffrire per le conseguenze anche psicologiche del terremoto.
Myat Thu*, 17 anni, che vive a Mandalay con i genitori e i fratelli, era fuori da solo a comprare cibo per la sua famiglia il giorno in cui è avvenuto il terremoto. Teme che se ne verifichino altri e spesso si agita quando passa davanti a edifici alti. “La nostra casa è un po’ inclinata e si è abbassata rispetto al terreno. Tutto ciò che era posizionato in alto è caduto e la scala è stata distrutta. La paura c’è ancora e ogni volta che sento un rumore forte penso sempre che possa esserci un terremoto”, ha raccontato Myat Thu*.
Save the Children ha fornito sostegno psicosociale a Myat Thu* e ad altri bambini colpiti dal terremoto attraverso un partner locale.
Daw Khin Yu*, 42 anni, racconta di aver notato dei cambiamenti nei suoi figli dopo il terremoto. “Ho notato un cambiamento nel comportamento del più piccolo. Ora ha 7 anni. Prima era in grado di fare tutto da solo. Di solito faceva il bagno, si preparava per andare a scuola o andava in bagno da solo. Ora mi sta sempre attaccato come un bambino piccolo perché ha paura a stare da solo e devo prendermi cura di lui come se fosse un neonato. Tutti i buoni comportamenti che aveva prima del terremoto sono scomparsi. La seconda ora ha 12 anni: anche lei ha paura dell’ambiente circostante ed entrambi dormono con noi ogni notte. Anche la più grande è diventata molto paurosa. Ogni volta che sente rumori forti, urla e abbraccia i suoi fratelli più piccoli. Si preoccupa molto per loro”.
Il Myanmar è altamente vulnerabile a molteplici rischi e la maggior parte delle persone colpite dal terremoto è stata esposta a sfollamenti prolungati a causa dei conflitti in corso e dei pericoli naturali, tra cui cicloni e frane.
“Il terremoto in Myanmar è durato pochi minuti, ma i danni causati alla vita dei bambini dureranno molto più a lungo. Alcune delle infrastrutture danneggiate nelle zone colpite dal terremoto rimangono ancora da riparare. Ciò che è forse peggio è il peso, spesso nascosto, che grava sulla salute mentale dei bambini dopo un evento traumatico come un terremoto. Alcuni hanno perso i propri cari, altri hanno le loro case o le scuole. Senza finanziamenti urgenti e un maggiore accesso alle zone colpite, le organizzazioni umanitarie avranno difficoltà a soddisfare i bisogni dei bambini in Myanmar” ha dichiarato Abdurahman Sharif, Direttore del programma Impact, Influencing and Humanitarian Affairs di Save the Children International.
A oggi, Save the Children ha aiutato più di 180 mila persone in Myanmar, tra cui quasi 50 mila bambini, in alcune delle zone più colpite. Save the Children ha anche distribuito oltre 26 mila kit di emergenza, che includono coperte, materassini e zanzariere, e ha allestito oltre mille rifugi per le famiglie sfollate e 47 spazi dove i bambini possono giocare e ricevere sostegno emotivo. Ha anche fornito acqua potabile pulita a oltre 190 mila persone e distribuito oltre 12 mila kit igienici con articoli di prima necessità come sapone, spazzolini da denti e prodotti per l’igiene. Save the Children ha riparato i punti di approvvigionamento idrico danneggiati e installato servizi igienici e docce con spazi sicuri per le donne. L’Organizzazione ha anche fornito sostegno psicologico e psicosociale a 4 mila bambini.
Save the Children opera in Myanmar dal 1995, fornendo assistenza sanitaria salvavita, cibo e nutrizione, istruzione e programmi di protezione dell’infanzia.
[1]https://reliefweb.int/report/myanmar/myanmar-humanitarian-needs-and-response-plan-2025-quarter-2-dashboard-jan-jun-2025
[2] AHA: https://reliefweb.int/report/myanmar/myanmar-humanitarian-needs-and-response-plan-2025-quarter-2-dashboard-jan-jun-2025
[3] Myanmar Shelter Cluster: https://s3.eu-north-1.amazonaws.com/cdn.sheltercluster.org/public/docs/Contingency%20Plan%20for%20Shelter%20NFI%20%26%20CCCM%20National%20Cluster%20in%20Myanmar%20June%202025.pdf