
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 *“Maledetta primavera. Sentieri, miti, cicli e tradizioni” calca le scene
per il CUTAM*
*Foggia, 25 settembre 2025*. Partono gli appuntamenti teatrali dell’anno
accademico 2025/2026 promossi *dal CUTAM – Centro per la diffusione della
cultura e della pratica artistica e musicale dell’Università di Foggia.*
*“Maledetta primavera. Sentieri, miti, cicli e tradizioni” *è il titolo
dello spettacolo in programma *martedì 30 settembre 2025,* alle ore 09:30,
nell’Aula Magna di Ateneo “Valeria Spada” (via Caggese n. 1 – Foggia). Lo
spettacolo, aperto agli studenti dell’Università di Foggia e alle comunità
scolastiche, ha per protagonista Daria Paoletta, interprete e autrice – con
Rita Pelusio ed Enrico Messina – del testo teatrale.
“*La cultura teatrale ha il vantaggio di far dialogare linguaggi e codici
diversi tra loro: la performance è, inoltre, occasione di condivisione di
conoscenze ed emozioni -** ha dichiarato la prof.ssa Tiziana Ragno,
coordinatrice del CUTAM -.* *Questo spettacolo è un caso di riscrittura in
chiave contemporanea di un mito celebre, quello di Proserpina, che spiega
il ciclo delle stagioni. Lo spettatore sarà stimolato a capire che cosa
l’antico ha ancora da dirci su temi mai risolti: il rapporto madre-figlia,
la relazione tra fragilità e violenza, il dolore e il riscatto come chiavi
dell’umano*”.
La *pièce* inaugura, per il nuovo anno accademico, la stagione degli
appuntamenti teatrali del Centro universitario che ha l’obiettivo di
offrire opportunità di approfondimento e riflessione – mediante teatro,
arte e musica – alla comunità universitaria e all’intera Città, favorendo
il radicamento dell’Ateneo nella realtà di Foggia.
*Sinossi dello spettacolo:*
Lo spettacolo *Maledetta primavera* riscrive uno dei miti fondanti della
nostra cultura, quello del ratto di Proserpina, con gli occhi di una madre
sola. Anzi con gli occhi di una donna che è stata figlia di una madre sola.
Si tratta di affrontare, con una consapevole, leggera e sferzante ironia,
il dolore di una perdita e lo scoramento di una separazione che è, allo
stesso tempo, la nascita di una nuova stagione. Si delinea il profilo di
una donna che, di fronte al torto subito dalla figlia, si mostra fragile,
insicura eppure determinata, disperata e rabbiosa nel suo tentativo di
riparare l’ingiustizia, per ritrovarsi, infine, prigioniera lei stessa di
una violenza che non genera altro che violenza.
A condurre il racconto l’attrice e autrice Daria Paoletta che, nel vestire
i panni ora di Cerere, ora di Proserpina, riporta il mito alla propria
esperienza di vita e lo rende prossimo, vicinissimo, permettendoci di
rielaborarlo, metabolizzarlo e riconoscerlo. Perché a ciascuna delle nostre
vite il mito ha dato forma e nel racconto delle vicende di questi dèi, dal
carattere così fortemente esasperato, possiamo ritrovare la nostra
personale, intima eppure collettiva, storia di donne e di uomini, di figlie
e di figli.
La scrittura compone dunque una narrazione dal ritmo incalzante e
tempestoso, densa di ironia, capace di affondare nelle radici del mito per
riaffiorare ai giorni nostri e parlare con lucida consapevolezza all’animo
umano.
*Per maggiori informazioni:* unifg.it
*Si allega la locandina.*
*Con preghiera di cortese pubblicazione.*
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