
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 Trasparenti, non invisibili. Progetto Prisma,
le prime evidenze sul benessere psicologico
Presentati nel campus di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore i primi esiti di un anno di lavoro con studenti e studentesse attraverso un questionario, laboratori e realizzazione di prodotti multimediali. Sempre attivi in tutti i campus gli interventi dell’Ateneo per il benessere della comunità universitaria
Milano, 25 settembre 2025 – Come stanno i nostri studenti e le nostre studentesse? Protagonisti in università, sono loro al centro del Progetto Prisma sul benessere psicologico, emotivo e sociale, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca e da otto atenei italiani. Conclusa la prima fase del progetto, i ricercatori stanno iniziando il lavoro relativo al secondo anno e hanno partecipato al terzo bando. Il bilancio è positivo con alcuni punti di attenzione.
Le prime evidenze di un questionario sottoposto alla comunità studentesca di tutti i campus dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano, Brescia, Piacenza-Cremona e Roma) sono state presentate mercoledì 24 settembre presso la sede milanese di largo Gemelli dall’équipe coordinata dalla direttrice del dipartimento di Psicologia Antonella Marchetti, e composta dagli psicologi Alessandro Antonietti (preside della Facoltà di Psicologia), Emanuela Confalonieri, Elena Marta e Francesco Pagnini. Project manager del progetto è la dottoressa Claudia Carissoli.
L’analisi del questionario
L’analisi mostra in sintesi che uno/a studente/ssa su quattro vive una condizione generale di benessere elevato, una situazione positiva che tuttavia non esclude momenti di fragilità a livello sociale, legati alla fatica a integrarsi e a sviluppare un’appartenenza.
Nel complesso, gli studenti dichiarano una buona soddisfazione accademica, soprattutto per la scelta del corso di laurea e per la percezione della sua utilità per il futuro. Risorse personali come grinta e speranza emergono come potenziali fondamentali per obiettivi, pianificazione e autoregolazione.
A livello sociale il sostegno percepito di famiglia e amici appare solido e diffuso, mentre si apre uno spazio di crescita del contributo che possono offrire tutor, docenti-ponte e percorsi di mentoring, utili a rafforzare il senso di appartenenza.
Il quadro generale appare positivo, ma non mancano aree di attenzione: circa il 30% dei partecipanti supera le soglie cliniche per l’ansia e il 24% per la depressione. Numeri che, pur senza ridimensionare gli aspetti positivi, richiamano l’importanza di azioni di prevenzione e di sostegno mirato, soprattutto per intercettare precocemente situazioni di disagio.
Il benessere non è statico, ma un equilibrio dinamico che dipende dalle risorse personali e sociali a disposizione. Per la maggioranza degli studenti – circa il 60% – che non presenta sintomi clinici ma non vive neppure un pieno benessere, rafforzare speranza, grinta, reti di sostegno e senso di appartenenza può essere decisivo per avvicinarsi alla fioritura (flourishing). L’indagine mette in evidenza anche il ruolo di fattori protettivi come sport e impegno comunitario: chi pratica attività fisica, in particolare sport di squadra, o partecipa a esperienze di volontariato e di gruppo, mostra livelli di benessere più elevati.
Premiazione dei video di studenti e studentesse
I dati trovano conferma anche nei video realizzati dagli studenti per il concorso “Trasparenti. Non invisibili”, che raccontano con efficacia le difficoltà della vita universitaria e, insieme, il valore insostituibile delle amicizie e della solidarietà tra pari, offrendo un’importante occasione di riflessione sulle luci e le ombre dell’esperienza accademica. Una testimonianza visiva che conferma ciò che emerge anche dai dati: il bisogno di appartenenza e sostegno rappresenta una delle aree più delicate, ma anche una delle più trasformative dell’esperienza universitaria. I tre cortometraggi vincitori sono:
Riflessi accademici, primo classificato, realizzato da Alessia Ronca e Arianna Cantaluppi;
La maschera invisibile, secondo classificato, realizzato da Benedetta Melioli e Fabrizio Pollastri;
The Unleashed, terzo classificato, realizzato da Iryna Yuriv e Alessia Leo.
Tutti i video presentati possono essere rivisti qui.
Per promuovere il benessere in tutte le sedi dell’Ateneo sono stati avviati laboratori e attività che, tra tecniche di consapevolezza, percorsi di resilienza e proposte creative, hanno già registrato forte interesse e partecipazione da parte degli studenti, come dimostrano i feedback raccolti: “illuminante”, “da rifare più spesso”, “strategie pratiche per migliorare il mio benessere e quello degli altri”.
Gli interventi dell’Ateneo per il benessere della comunità universitaria
Il Progetto Prisma si inserisce perfettamente nel contesto dell’Università Cattolica che ha da sempre a cuore il benessere dei giovani, come si evince dai servizi attivi da molti anni a sostegno di chi manifesta richieste di aiuto: dal Servizio di Consulenza Psicologica proposto da EDUCatt, che prevede fino a dieci sedute psicologiche gratuite, ai servizi di Psicologia clinica afferenti al dipartimento di Psicologia, dai servizi per l’inclusione, coordinati dal professor Luigi D’Alonzo, dedicati a chi presenta problematiche specificamente connesse all’apprendimento, ai tutor a disposizione per accompagnare e sostenere eventuali problematiche legate alla didattica.
«La cultura del benessere psicologico è un tassello fondamentale nella vita universitaria, in particolare per noi perché questa è una comunità educante – dichiara il rettore dell’Università Cattolica Elena Beccalli –. Il progetto Prisma è uno dei frutti più significativi perché coinvolge tutte le figure che operano nella nostra comunità (docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo), perchè arriva dal coinvolgimento di una pluralità di atenei evidenziando alleanze e un lavoro sinergico (strada indispensabile per una sana coopetizione), e perché le nostre analisi sono basate sulla raccolta dati, presupposto imprescindibile per l’analisi dei problemi e l’individuazione di possibili azioni e interventi».