(AGENPARL) - Roma, 8 Settembre 2025Comincia la Stagione 2025/2026 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, la seconda firmata dal Direttore Musicale M. Emmanuel Tjeknavorian. Quella che si inaugura domenica 14 settembre alle ore 20 al Teatro alla Scala è una programmazione che succede alla Stagione 2024/2025, che ha sancito e consacrato il legame tra Direttore Musicale e Orchestra, e che ha rappresentato una vera e propria rivelazione. Quello della Stagione appena concluse è un palinsesto affascinante che ha riscosso un unanime consenso di pubblico e critica, e che ha battezzato il sodalizio tra Tjeknavorian e l’Orchestra Sinfonica di Milano, valendo al Direttore Musicale il Premio Abbiati come Miglior Direttore d’Orchestra da parte dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Un’orchestra ulteriormente rinvigorita, che, sulla falsariga di questo entusiasmo, ha offerto interpretazioni sempre a fuoco, affrontando con precisione ed energia il vasto e variegato repertorio che ha scandito la Stagione 2024/2025, una Stagione memorabile.
Su queste felici premesse prende le mosse la Stagione 2025/2026, la seconda tappa della Direzione Musicale di Emmanuel Tjeknavorian, che afferma: “Ciò che era una promessa è diventata realtà vivente: l’Orchestra Sinfonica di Milano ha compiuto passi audaci, non solo mantenendo le sue ambizioni, ma superandole con slancio. Non siamo soltanto un ensemble — siamo una famiglia musicale unita da uno scopo e da una passione comuni”.
Domenica 14 settembre (ore 20) è una data che rappresenta un’ulteriore attestazione della vicinanza tra due istituzioni del mondo culturale milanese e italiano, l’Orchestra Sinfonica di Milano e il Teatro alla Scala, la cui gentile ospitalità consente all’Orchestra di Largo Mahler, anche quest’anno, di inaugurare sul suo palco la propria Stagione. Del resto, come afferma il Direttore Musicale: “Milano è il nostro palcoscenico, la nostra musa, il nostro battito. In questa città in perenne movimento, offriamo momenti di quiete, di rivelazione, di connessione. Ogni concerto è un punto d’incontro di menti e cuori, un rifugio dove la bellezza diventa possibile”.
Sul palco del Piermarini, l’Orchestra Sinfonica di Milano, ovviamente, insieme al suo Direttore Musicale Tjeknavorian, che intesse un impaginato dal fortissimo impatto emotivo, di certo non contravvenendo a una delle principali linee programmatiche della propria visione artistica, come afferma in un’intervista: “Insieme, non vogliamo solo suonare: vogliamo accendere qualcosa in ogni ascoltatore — qualcosa che duri, qualcosa di vero”. Prosegue dunque la sua avvincente avventura nel repertorio sinfonico di Pëtr Il’ič Čajkovskij, di cui, dopo aver proposto la Sinfonia n.4 nell’ambito dello scorso Concerto inaugurale, offre quest’anno la sua lettura della Sinfonia n. 5 in Mi minore op. 64, datata 1888. Un lavoro sinfonico che non godrà immediatamente di grande popolarità: sarà il grande Direttore d’orchestra Arthur Nikisch, alla morte di Cajkovskij, a riportarla in auge per mostrarne la raffinata bellezza. Così come la Quarta e la Sesta, nell’ambito della Quinta Sinfonia viene sviluppato un discorso musicale che vuole raccontare la lotta di Cajkovskij col destino, una contesa impari dove la volontà dell’uomo soccombe miseramente alla forza del fato, disegnando musicalmente un oscillare perpetuo tra una visione del mondo distesa e serena, e un pessimismo cupo e indomabile.
L’altra stella polare dell’impaginato è il monumentale Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in Re minore op. 15 di Johannes Brahms, la cui interpretazione è affidata alla leggenda vivente che è Rudolf Buchbinder, un solista che sembra aver parlato spesso, nella sua vita, con i grandi compositori dell’Ottocento, primo tra tutti Brahms, la cui lettura è sempre talmente autorevole che sembra suggerita dallo stesso compositore amburghese. “Aprire la stagione con Rudolf Buchbinder—musicista di cui ammiro da sempre l’interpretazione brahmsiana—è un onore raro e profondamente sentito. Il Primo Concerto è una dichiarazione tempestosa e giovanile.”, afferma Tjeknavorian, stigmatizzando la profonda stima per uno dei solisti-punti di riferimento del repertorio pianistico romantico, un grande musicista che, dopo 25 anni, torna a suonare con l’Orchestra Sinfonica di Milano.
Un programma emotivamente denso, in cui gli stati d’animo si alternano repentini con enorme concitazione. Tjeknavorian dà un assaggio di quello che sarà la Stagione 2025/2026, una Stagione per tutti, che non esclude nessuno, e che, come afferma il Maestro, “garantisce in ogni sua parte che tutti coloro che saranno in sala, da settembre a giugno, saranno toccati emotivamente da ciò che ascolteranno.” Ognuno è invitato a vivere la sua personale esperienza con l’Orchestra Sinfonica di Milano. E, proprio per questo, da quest’anno è disponibile l’Abbonamento mosaico, componibile in base alle proprie necessità.
Conferenza introduttiva
Domenica 14 settembre, alle ore 18.30, sarà possibile assistere a una conferenza introduttiva presso il Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini”, a cura di Angelo Foletto, intitolata A ognuno la sua rivoluzione. Brahms, Čajkovskij (e Beethoven): “Figlio ed erede del Classicismo, il Romanticismo in musica fu un movimento ribelle se non eretico. Sinfonia e Concerto per pianoforte ne furono i campi di battaglia più vivaci. Già nel Terzo concerto Beethoven aveva ripensato il modello mozartiano e, con l’Eroica, gettato le fondamenta per una forma che aveva il nome di sinfonia ma non più le impronte classiche. Con il suo primo lavoro del genere il giovane Brahms snobba la montante diffusione del modello-concerto virtuosistico. E volta pagina anche rispetto a Beethoven. Più tardi, le regole interne del sinfonismo verranno reinterpretate in chiave russa e con spregiudicatezza da Čajkovskij. Alimentando la crescita di una forma orchestrale che non chiede nulla al passato, ma divarica il cuore di chi ascolta dopo aver ripulito lo scrigno dei sentimenti d’autore.”
Abbonamento mosaico: la formula ideale per costruire la propria esperienza con l’Orchestra Sinfonica di Milano
Accanto all’Abbonamento Classico (25 concerti con posto fisso), torna anche l’Abbonamento Mosaico, una formula flessibile da 10 o 15 concerti, componibile liberamente scegliendo tra tre categorie della Stagione Sinfonica. Un’opportunità per costruire un percorso su misura, secondo gusti ed esigenze personali. Introdotto nella Stagione 2024/25, l’Abbonamento Mosaico ha riscosso grande successo, rappresentando il 70% delle sottoscrizioni totali: un mix vincente di convenienza e libertà di scelta.