
(AGENPARL) – Mon 08 September 2025 BEBE VIO, CAPO DELEGAZIONE A IKSAN: “UN MONDIALE MAGNIFICO! ONORATA DI
AVER GUIDATO QUESTA SQUADRA. CHE EMOZIONE IL DEBUTTO DI SOFIA…”
IKSAN – “_È stato un Mondiale magnifico, non trovo altre parole per
esprimere la mia felicità. Sono orgogliosa di esser stata qui, al fianco
dei ragazzi che sono stati incredibili_”. Con l’entusiasmo travolgente
di sempre, sulla scia di un bottino finale di sette medaglie (due ori,
due argenti e tre bronzi), Bebe Vio Grandis archivia la sua prima volta
da Capo delegazione azzurra al Mondiale di scherma paralimpica Iksan
2025, tracciando un bilancio ricco di risultati ma anche di emozioni.
In attesa del ritorno in pedana, la super campionessa del fioretto in
Corea ha fatto il suo debutto – a seguito dell’elezione in quota atleti
nel Consiglio federale presieduto da Luigi Mazzone – alla guida della
spedizione italiana da team leader. “_Vivere un Campionato del Mondo da
fuori è strano, noti tante cose a cui quando sei in pedana, sotto la
maschera, neppure fai caso. Non ci si rende conto, spesso, dell’enorme
lavoro che c’è intorno a noi atleti. Sono stata partecipe di quanto sia
grande e bella la famiglia della Federazione e sono onorata di far parte
di questa squadra, e d’essere stata, anche in questa veste, sempre a
supporto dei miei compagni. Era il primo Mondiale per diversi nostri
ragazzi, ma anche per i tre CT, che hanno fatto un lavoro incredibile,
come tutta la delegazione. E i risultati raggiunti lo dimostrano_”,
l’analisi di Bebe Vio.
E poi il racconto di un suo momento speciale: “_C’è un aneddoto in
particolare che porto con me, di quest’esperienza. Durante la gara a
squadre di fioretto femminile ho visto Sofia Garnero, la nostra atleta
più giovane, debuttante, bloccata per un controllo tecnico. Le hanno
tolto un pezzo della carrozzina, e nella scherma paralimpica questi sono
particolari che possono fare la differenza. Le è scesa una lacrima, era
in una situazione difficilissima. L’abbiamo guardata, tutti noi della
squadra dagli spalti, e le abbiamo detto: e allora? Non è successo
nulla, sei più forte anche di questi problemi, Sofy, dimostralo! Vedere
quella lacrimuccia che le risaliva agli occhi, vedere la grinta di una
ragazza al primo Mondiale, vederla fare l’ultimo match per la finale,
sono state emozioni uniche. Momenti che ho avuto l’onore di vivere
insieme ai ragazzi_”, ha chiosato il Capo delegazione dell’Italia a
Iksan.
La spedizione azzurra guidata da Bebe Vio ha chiuso il Mondiale in Corea
con sette medaglie conquistate: due gli ori, griffati dai neo campioni
del mondo della squadra di sciabola maschile (con Edoardo Giordan,
Mattia Galvagno, Gianmarco Paolucci e Andrea Jacquier) e Andreea Mogos
(fioretto femminile categoria B); due anche gli argenti vinti dalla
squadra di fioretto femminile (Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Sofia
Garnero) e Leonardo Rigo (fioretto maschile cat. C); infine i tre bronzi
firmati da Edoardo Giordan (sciabola maschile cat. A), Emanuele
Lambertini (fioretto maschile cat. A) e dalla squadra di fioretto
maschile (Matteo Betti, Emanuele Lambertini, Michele Massa e Mattia
Galvagno). Risultati che valgono per la spedizione italiana il secondo
posto nel Medagliere iridato, vinto dalla Cina. —
_foto Bizzi/Federscherma – liberamente pubblicabili_
Dario Cioffi
Addetto Stampa
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