
(AGENPARL) – Fri 05 September 2025 *Professioni, Cataldi (commercialisti): Bene aver riattivato iter di
riforma, ora si approvi il DDL*
“La riforma dell’ordinamento non è solo un tema tecnico ma una questione
di visione e di futuro che, dopo anni di indifferenza, ha incontrato
l’attenzione dell’attuale governo. La bozza del DDL contiene alcune
misure fondamentali per rendere più accessibile, equa e sostenibile la
professione per i giovani. Per questo non possiamo che esprimere
dispiacere per il rinvio, perché significa rimandare rinnovamento e
valorizzazione della professione che riteniamo necessari”. Lo afferma
*Francesco Cataldi*, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili.
“Tra le disposizioni più rilevanti, figurano interventi per il
potenziamento della formazione, la semplificazione delle modalità di
accesso, la revisione del tirocinio e l’aggiornamento di alcune regole
deontologiche”, evidenzia Cataldi.
“Tuttavia, su alcuni aspetti non si è stati in grado di trovare una
sintesi tra i vari attori coinvolti. Ci riferiamo alla proposta di
modifica del sistema elettorale che, proprio per la delicatezza
dell’argomento, dovrà essere oggetto di ulteriori ponderazioni e,
pertanto, non dovrà applicarsi per le elezioni già fissate per il
prossimo anno”.
“Riteniamo, inoltre, che non sussista alcuna necessità di prorogare le
elezioni già indette per gli Ordini Territoriali e il Consiglio
Nazionale, che dovranno, quindi, tenersi secondo la calendarizzazione
già programmata”.
Il rinvio dell’approvazione del DDL, secondo il presidente dei Giovani
Commercialisti rappresenta dunque “un’occasione persa, soprattutto per
le nuove generazioni di professionisti.
La buona notizia è che la premier Meloni e il Ministro della Giustizia
Nordio, a cui va il nostro ringraziamento, hanno riattivato l’iter
legislativo del DDL, chiedendo di procedere celermente al riesame e
dell’approvazione del DDL di riforma dell’ordinamento della professione
di dottore commercialista ed esperto contabile, affinché la nostra
categoria non resti indietro rispetto alle altre coinvolte nello stesso
processo”.