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Comunicato Stampa
2 settembre 2025
Afghanistan: Save the Children, sono migliaia i bambini che hanno bisogno di tutto dopo il terremoto che ha devastato intere province, isolato villaggi e provocato oltre 1400 vittime, con un bilancio in aumento
Difficilissimo raggiungere i villaggi di montagna colpiti dal sisma, isolati dalle frane, i soccorritori devono camminare per oltre 20 Km trasportando le attrezzature sulle spalle. L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di intervenire al più presto e di dare priorità ai bisogni dei minori nella risposta
Video dichiarazione di Samira Sayed Rahman: https://www.contenthubsavethechildren.org/Share/c07546yv5d2324i5l5640af20681l71e
Migliaia di bambini hanno urgente bisogno di cibo, acqua e riparo nell’Afghanistan orientale dopo il terremoto di magnitudo 6.0, che ha distrutto villaggi montuosi remoti. Le squadre di soccorso stanno lottando contro il tempo per salvare i feriti. Lo dichiara Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre un secolo si batte per salvare i minori a rischio e garantire loro un futuro.
Le squadre mediche mobili di Save the Children sono impegnate in uno dei distretti più gravemente colpiti della provincia di Kunar, dove il bilancio, che purtroppo si prevede in crescita, si attesta su oltre 1.400 vittime e 3.000 feriti, secondo le autorità di fatto.
I soccorritori hanno dovuto camminare per 20 km per raggiungere i villaggi isolati dalle frane, trasportando attrezzature mediche sulle spalle con l’aiuto dei membri della comunità.
Il personale medico lavora senza sosta per curare i feriti e aiutare a trasportare le persone alle ambulanze che non riescono a raggiungere i villaggi isolati. Le scosse di assestamento si susseguono continuamente, costringendo le famiglie a trasferirsi all’aperto, dove dormono senza riparo e lontano da case ed edifici che non sono costruiti per resistere a tali scosse.
Secondo i primi rapporti delle Nazioni Unite, circa 12.000 persone, di cui quasi la metà bambini, sono state direttamente colpite dal violento terremoto verificatosi domenica notte, da cui la provincia di Kunar risulta la più gravemente danneggiata[1].
L’équipe medica mobile del Dott. Shaheer* è stata la prima a raggiungere alcuni dei villaggi devastati di Kunar e sta lavorando porta a porta per curare i feriti.
” Le persone tentano disperatamente di salvare i propri cari da sotto le macerie, ma a causa dei blocchi stradali, non è possibile portare i feriti dal medico o alla nostra clinica mobile. Inoltre, non esiste un mezzo che consenta di trasportare in ospedale le persone con ferite gravi. Dalla mattina alle 17, non siamo riusciti a trovare acqua potabile o cibo nella zona. Le persone utilizzano l’acqua del fiume, che non è salutare. La situazione dei bambini è grave. Se non riceveranno assistenza nelle zone colpite dal terremoto, dovranno affrontare difficoltà nutrizionali, sanitarie e di altro tipo” ha dichiarato il dott. Shaheer*.
Il violento terremoto ha interrotto le fonti di acqua potabile, aumentando il timore di malattie e limitando l’accesso al cibo. Save the Children sta lavorando per portare acqua potabile ai villaggi di Kunar, soprattutto nelle aree irraggiungibili con le autocisterne, oltre a fornire assistenza medica di emergenza e collaborare con i partner per valutare le esigenze urgenti. L’Organizzazione sta inoltre allestendo un centro di assistenza all’infanzia per fornire un supporto essenziale alla salute mentale dei bambini.
“Questa è una corsa contro il tempo per salvare vite umane: per far uscire i feriti dai villaggi remoti isolati dalle imponenti frane e per fornire acqua potabile, cibo e riparo. Questi villaggi di montagna sono difficili da raggiungere in tempi normali, ora molti sono raggiungibili solo a piedi, e ogni ora è preziosa. Le famiglie hanno un disperato bisogno di aiuto: chiedono ai nostri team sul campo di aiutarle a seppellire i familiari deceduti, di curare i feriti, di fornire acqua pulita e cibo, soprattutto ai bambini. Quando le case sono crollate, non sono andati persi solo tetti e muri: anche cibo, acqua, vestiti, pentole. Tutto è andato distrutto in pochi secondi. La situazione per i più piccoli è critica. I nostri team stanno supportando i bambini, ma sono in migliaia ad avere urgente bisogno di aiuto. Chiediamo alla comunità internazionale di stanziare al più presto fondi di emergenza e di dare priorità ai bisogni dei minori nella risposta. Senza un’azione immediata e continua, i bambini affronteranno gravi minacce per la loro salute, sicurezza e benessere nei giorni e nelle settimane a venire” ha dichiarato Samira Sayed Rahman, Direttrice Programmi e Advocacy di Save the Children in Afghanistan.
Save the Children lavora in Afghanistan dal 1976, anche durante periodi di conflitto e disastri naturali. Ha programmi in 10 province e collabora in altre 11 province con organizzazioni partner. Fornisce servizi che riguardano la salute, la nutrizione, l’istruzione, la protezione dell’infanzia, l’alloggio, l’acqua, la situazione igienico-sanitaria e i mezzi di sussistenza.
* Nome modificato per motivi di protezione
Per sostenere l’attività di Save the Children in emergenza: https://dona-ora.savethechildren.it/dona-anche-tu-emergenza-adesso
[1]Dati OCHA https://reliefweb.int/report/afghanistan/afghanistan-flash-update-1-earthquake-nangarhar-province-1-september-2025-1500
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