
(AGENPARL) – Thu 28 August 2025 Cordiali saluti
Elisa Venturini
Scuola, Venturini (FI): “Un patto educativo per proteggere i ragazzi
dall’abuso degli smartphone. Il Veneto faccia da apripista”
Venezia, 28 agosto 2025 – “Serve un’alleanza educativa per proteggere i
nostri ragazzi dall’abuso degli smartphone. Il Veneto – sottolinea Elisa
Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale – deve essere
apripista, come già stanno facendo Francia e Finlandia, che hanno
introdotto limiti chiari all’uso dei cellulari tra i minori.”
La consigliera ricorda come negli ultimi mesi sia stato coinvolto l’Ufficio
Scolastico Provinciale per avviare un percorso condiviso. “Lo scopo della
nostra risoluzione – spiega – è promuovere un grande patto educativo che
unisca famiglie, insegnanti e amministratori locali. Dobbiamo affrontare
con coraggio una sfida che riguarda la salute, l’educazione e il benessere
delle nuove generazioni. I dati sono allarmanti: un quarto degli studenti
manifesta comportamenti problematici legati allo smartphone, con
ripercussioni sul rendimento scolastico e sulla vita sociale. Ansia,
isolamento, calo dell’autostima, difficoltà di concentrazione: sono segnali
che non possiamo ignorare.”
Venturini spiega che l’intento è quello di coinvolgere genitori,
istituzioni scolastiche, Regione e Comuni in un percorso culturale
condiviso.
“Bisogna sensibilizzare i genitori, ma anche agire tramite le indicazioni
che vengono date a scuola ai ragazzi. Come per guidare un’auto serve la
patente, così per usare strumenti potenti come smartphone e social serve
un’educazione specifica, che stabilisca orizzonti temporali e tappe di
crescita. Solo così – aggiunge – possiamo aiutare le famiglie e
accompagnare i giovani a capire come, quando e in che modo utilizzare
telefoni e dispositivi digitali.”
La proposta di Forza Italia si inserisce in un contesto internazionale: “In
Francia lo smartphone è vietato a scuola fino ai 15 anni, in Finlandia
entrerà in vigore un divieto totale durante l’orario scolastico già dal
prossimo anno, e in Austria e Spagna si stanno introducendo regole per
tutelare i minori. Anche l’Italia deve avere il coraggio di fare la sua
parte.”