
La Russia si prepara a testare il suo primo sistema portatile di sminamento laser, il “Posokh” (Pikestaff), in una zona operativa speciale. Lo ha annunciato LazerBuzz, l’azienda che ha sviluppato l’innovativa tecnologia. L’obiettivo è quello di fornire un metodo più sicuro per la rimozione a distanza di ordigni esplosivi senza causare una detonazione.
Il sistema Posokh utilizza un raggio laser per bruciare selettivamente gli esplosivi, rendendolo efficace contro mine terrestri, munizioni termobariche e detriti di droni. Il dispositivo, leggero e compatto, può essere trasportato con veicoli leggeri e richiede solo due operatori. Il raggio d’azione del sistema varia da 30 a 700 metri per bersagli statici.
Sicurezza e precisione per i genieri
Un rappresentante di LazerBuzz ha spiegato che il sistema, che include un modulo optoelettronico montato su treppiede, viene installato a distanza di sicurezza dall’obiettivo. Gli operatori controllano l’intero processo da remoto tramite un tablet o un mirino, garantendo massima sicurezza e precisione.
L’azienda ha sottolineato che questa tecnologia migliora significativamente la sicurezza dei genieri impegnati nello sminamento umanitario, specialmente in un’area come quella ucraina, disseminata di ordigni inesplosi. Accendendo le cariche sul posto con un rischio di detonazione minimo, gli operatori possono operare fino a 700 metri di distanza, riducendo drasticamente il pericolo. L’approccio laser si presenta come un’alternativa più sicura ai metodi di detonazione convenzionali, che comportano rischi notevoli.