
(AGENPARL) – Mon 25 August 2025 “PREMIO NINO ROTA 2025”
VII EDIZIONE SABATO 30 E DOMENICA 31 AGOSTO A BARI
CON UN’APPENDICE IL 6 SETTEMBRE A TORRE A MARE
PER “FESTA DEL MARE” IN PROGRAMMA GLI ULTIMI CONCERTI
DI “BARI IN JAZZ” (FORRÒ NAVIGANTE IL 2 SETTEMBRE A TORRE A MARE) E DEL “LOCUS FESTIVAL” (BANDITA IL 25 AGOSTO A
SANTO SPIRITO)
È stato presentato oggi nella sala giunta di Palazzo di Città il Premio Nino Rota 2025-Comune di Bari, promosso da Puglia Culture con il sostegno della Regione Puglia – PACT, organizzato dalla cooperativa A/Herostrato con il coordinamento di Gianluigi Trevisi e inserito all’interno della Festa del Mare 2025. Nell’ambito delle azioni estive, si è fatto il punto sulle altre attività di Festa del Mare giunte a conclusione: Locus Festival, che propone l’ultimo concerto in rassegna (La Bandita, questa sera, 25 agosto, alle ore 20 a Santo Spirito) e Bari in Jazz, con il concerto Forrò Navigante, in calendario il 2 settembre alle ore 21 a Torre a Mare.
A illustrare i dettagli delle iniziative sono stati l’assessora alle Culture Paola Romano, il presidente di Puglia Culture Paolo Ponzio, il coordinatore del Premio Nino Rota Gianluigi Trevisi (cooperativa AHerostrato) e il direttore artistico del Bari in Jazz Koblan Amissah (associazione interculturale Abusuan).
“Questo importante Premio dedicato a Nino Rota, è stato pensato per celebrare il genio di un compositore indimenticabile, che ha reso Bari sua città adottiva e ispirazione per la sua creatività – ha commentato l’assessora Romano -. Il legame di Rota con Bari è profondo e inossidabile: ha insegnato, diretto e ispirato generazioni musicisti nel Conservatorio Piccinni, contribuendo a plasmare l’identità culturale della nostra comunità. Per noi il Premio non è solo occasione per celebrare il grande compositore, ma anche un’opportunità per guardare e orientare il futuro attraverso l’arte e la creatività della musica. Voglio ringraziare Gianluigi Trevisi per aver reso questa manifestazione un punto di riferimento italiano del settore e, al tempo stesso, per la sua attenzione ai musicisti esordienti pugliesi nel ricordo di Claudio Colaianni: una serata sarà, infatti, dedicata ai giovani talenti indie, con l’intento di dare loro l’attenzione che meritano dalla nostra terra. Questa manifestazione si inserisce naturalmente nel viaggio della Festa del Mare, il cartellone estivo che quest’anno ha raccolto numeri incredibili, a partire dai 60mila spettatori che hanno partecipato agli eventi del ‘Locus Festival’ in Fiera del Levante, che ci spingono a metterci subito al lavoro per programmare la stagione 2026/2027. Invitiamo tutti a godere, infine, del ricchissimo calendario di appuntamenti dell’estate barese ancora nel vivo, con 324 spettacoli in cartellone per la rassegna ‘Le Due Bari’ da giugno sino a fine settembre, e i concerti del Bari Piano Festival, che arricchiscono il programma presentato oggi del Premio Nino Rota, del Locus Festival e del Bari Jazz Festival”.
“Il Premio Nino Rota, insieme al Locus Festival e a Bari in Jazz, rappresenta il frutto tangibile di un percorso condiviso tra Puglia Culture, il Comune di Bari e la Regione Puglia. – ha sottolineato il presidente Ponzio -. Un impegno che va ben oltre la semplice organizzazione di eventi, trasformandosi in un autentico patto culturale. L’obiettivo è creare occasioni in cui la musica e le arti possano dialogare con la città e i suoi cittadini. Nino Rota è una risorsa preziosa per Bari, un vero e proprio gioiello. Non c’è bisogno di reinventarne il valore, perché esso è già intrinseco. Il nostro compito è accompagnarlo e farlo emergere. La Festa del Mare incarna pienamente questo impegno, non solo proponendo eventi di alta qualità, ma anche promuovendo una visione della cultura come bene comune. Una visione capace di unire istituzioni, operatori culturali e comunità, intrecciando le diverse realtà in un’unica trama condivisa. La Festa del Mare, dunque, non è solo un calendario di appuntamenti, ma una strategia culturale che abbraccia l’intera area metropolitana, creando spazi di incontro e di scambio. In un mondo in continua evoluzione, la cultura ha sempre più bisogno di spazi vivi, dove poter essere vissuta insieme, in un’esperienza collettiva che arricchisca ogni singolo partecipante”.
“Il Premio Nino Rota è un appuntamento che prende in considerazione la musica per il cinema e per le serie TV come atto identitario della rassegna – ha spiegato Trevisi-. Una manifestazione dedicata a Nino Rota, grande innovatore e poliedrico compositore sans frontieres, per anni anima illustre del conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, e a lungo residente nella nostra città. Accanto ai riconoscimenti assegnati in questi anni a maestri della musica ‘applicata’ (Franco Piersanti, Pino Donaggio, Claudio Simonetti, Teo Teardo, Michele Braga e Pivio e Aldo De Scalzi), in questo suo percorso il Premio continua a indagare approcci innovativi su opere, molto spesso di giovani compositori, che rivelano una forte identità e che costituiscono un valore aggiunto alle sceneggiature e alle immagini. Anche in questa edizione il gruppo di esperti, ha individuato due giovani compositori che si sono distinti per aver introdotto nelle colonne sonore realizzate generi musicali nuovi”. Durante la conferenza stampa, è intervenuto anche Koblan Amissah, direttore artistico di Bari in Jazz, che ha presentato l’ultimo appuntamento del festival, Forrò Navigante (2 settembre ore 21 Torre a Mare). Un progetto che rappresenta un vero e proprio viaggio sonoro, unendo le tradizioni musicali del Mediterraneo con l’energia vibrante del Brasile.
“Questo progetto esplora le connessioni tra due culture musicali molto diverse, ma che si intrecciano perfettamente – ha dichiarato Koblan Amissah – Era importante mettere insieme questi due mondi musicali. È proprio questa la filosofia del nostro festival: dare spazio a proposte artistiche che sappiano dialogare e arricchirsi reciprocamente. Era fondamentale concludere con una festa, con l’ultimo concerto del festival che ormai ha una dimensione metropolitana. Un ringraziamento va al Comune di Bari, che ha voluto a tutti i costi riportare Bari in Jazz in città, con particolare attenzione ai quartieri decentrati. Quest’anno abbiamo avuto ben 8 appuntamenti che hanno coinvolto la nostra comunità e rafforzato il legame con la città”.
PREMIO NINO ROTA 2025
Il Premio Nino Rota, diventato ormai un appuntamento imprescindibile per la città di Bari, anche per la settima edizione continua l’indagine alla ricerca di approcci innovativi nel mondo delle colonne sonore, con una particolare attenzione a quanto sta avvenendo nella produzione cinematografica e delle serie televisive in Italia. Un occhio particolare viene dedicato alla nuova generazione di compositori, in molti casi provenienti da generi raramente presenti nella produzione cinematografica.
Il primo Premio, sabato 30 alle ore 20.30, sarà consegnato al 46enne compositore, chitarrista e sound designer trevigiano Lorenzo Tomio. Il suo lavoro spazia dalla composizione di colonne sonore per il cinema e la televisione, alla collaborazione con il teatro sperimentale contemporaneo, la danza e la pubblicità. A seguire la premiazione, Tomio sarà protagonista di un concerto in cui eseguirà alcune delle sue composizioni. Dopo la performance live di Tomio, il quartetto formato da Laura Agnusdei, Simone Cavina, Stefano Pilia e Antonio Raia, sonorizzerà dal vivo il grande capolavoro del cinema muto “He Who Gets Slapped” (“L’uomo che prende gli schiaffi”) pellicola del 1924 di Victor Sjöström per l’occasione con l’assistenza alla regia Luis Buñuel.
La seconda serata del Premio, domenica 31 alle ore 20, si aprirà con “Il Rota pop in classifica”, un incontro che vedrà protagonisti Enzo Gentile e il musicista, musicologo e psicologo Marco Ranaldi. A seguire sarà consegnato il riconoscimento a Massimiliano Mechelli, chitarrista e compositore al passo con i tempi, capace di fondere sperimentazione, tecnologia e sensibilità narrativa in colonne sonore distintive. Dal suo primo horror indipendente fino alle produzioni Netflix più viste, ha saputo costruire un percorso ricco di riconoscimenti, innovazione e identità artistica forte. Dopo la premiazione, Mechelli si esibirà in una performance live nella quale sarà accompagnato dal nonetto diretto da Vincenzo Carbotta, con i primi violini Fiammetta Borgognoni Castiglioni e Milena De Magistris, i secondi violini Ievgeniia Iaresko e Nello Alessandrella, le viole di Lucia Forzati e Gaetano Martorana, i violoncelli di Vincenzo Lioy e Roberta Pastore e il contrabbasso di Hsueh-Ju Wu. In chiusura di serata, sarà consegnato il “Premio Rota alla carriera” al compositore e liutista Jozef Van Wissem. A seguire l’artista olandese eseguirà la sonorizzazione live del film del 1928 “La Chute de la Maison Usher” di Jean Epstein. Il concerto, presentato da Enzo Gentile, vede la regia di Pit Campanella e la supervisione della produzione di Davide Viterbo.
L’edizione 2025 aggiunge al focus centrale, dedicato alla colonna sonora, uno spazio per la musica indipendente del nostro territorio. Una scena vivace ed innovativa che vede la realizzazione di prodotti musicali di altissimo livello. Esiste un circuito fatto di musicisti che sempre più vanno a infoltire la pattuglia dei ‘cervelli in fuga’. Una necessità dovuta al diradamento massivo degli spazi dove potersi esibire. Arriva, quindi, dal basso una richiesta di attenzione a questo mondo, una richiesta che è divenuta ancor più pressante, all’indomani della recente scomparsa di un elemento di spicco della scena musicale, non solo barese: il chitarrista Claudio Colaianni. Geniale e virtuoso costruttore di rock, negli ultimi vent’anni è stato leader incontrastato della scena indie, imprescindibile punto di riferimento italiano dello stone rock alla testa dei seminali ‘That’s All Folks!’ e poi degli Anuseye, l’ultima scintillante creatura che lo ha accompagnato fino ai suoi ultimi giorni. Si è immaginata, dunque, un’appendice del Premio Rota 2025, organizzata il 6 settembre al ‘Parco per tutti’ di Torre a Mare alle ore 21: un contest, in cui si esibiranno diversi gruppi in memoria di Claudio Colaianni.
LOCUS FESTIVAL
Orchestra itinerante di percussioni afro-brasiliane, la Bandita farà la sua parata per le vie di Santo Spirito questa sera, 25 agosto, alle ore 20. Bandita Officina del Ritmo è una orchestra di percussioni nata nel febbraio del 2005 sul modello della “bateria di samba” brasiliana, anima musicale del carnevale carioca e composta da un minimo di 12 ad oltre 20 elementi. Attraverso il loro repertorio desiderano trasmettere l’energia gioiosa e vitale dei ritmi del Brasile: dal Samba e Samba-Funky di Rio, al Maracatù del Pernambuco, al Samba Reggae di Salvador de Bahia. Con oltre 300 concerti in tutta Italia, partecipazioni a festival in Bosnia, Francia e Austria, un album, ha condiviso il palco Roy paci, Kelly joice, Mao Mao, ha aperto concerti di Malika Ayane, Nicolò Fabi, Gegè Telesforo, Vinicio Capossela, Dj Solal dei Gothan project.
BARI IN JAZZ
Forrò navigante, che farà tappa il 2 settembre alle ore 21 nella piazza di Torre a Mare, è un avvincente viaggio sonoro che fonde le ricche tradizioni musicali del Mediterraneo con la passione e l’energia del Brasile. Attraverso la fusione di ritmi e melodie che ne raccontano gli incontri inaspettati e tramite l’utilizzo di strumenti tradizionali (organetto, cavaquinho, berimbao, percussioni, flauto), il progetto esplora le connessioni profonde tra queste due culture. Dall’Europa le navi hanno da sempre trasportato in Sud America strumenti, danze e tradizioni. La musica ne ritraccia le rotte. L’organetto ha trovato posto nei bauli degli emigranti del Vecchio Continente che, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, hanno navigato sull’Atlantico per approdare nelle Americhe.