(AGENPARL) - Roma, 22 Agosto 2025(AGENPARL) – Fri 22 August 2025 https://www.aduc.it/articolo/quale+futuro+overtourism+firenze+non+barcellona_39698.php
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Quale futuro per l’overtourism? Firenze non è Barcellona
Firenze non è Barcellona né per dimensione né per lungimiranza delle decisioni di governo. Per quanto riguarda l’overtourism, un paragone quantitativo può essere solo indicativo, vista l’ampia portata dell’abusivismo in entrambe le città. Si hanno a disposizione pochi dati ufficiali e molte stime. Barcellona ha oltre 1,7 milioni di abitanti, Firenze circa 380 mila. La capitale catalana ha circa 10 mila alloggi destinati all’affitto breve, la città dei Medici ne ha circa 16 mila. Barcellona è una grande metropoli europea, Firenze una città di dimensioni medio-piccole, con grandi attrazioni culturali.
Nel giugno dello scorso anno, il sindaco di Barcellona, Jaume Collboni, ha annunciato l’intenzione di vietare tutti gli appartamenti turistici entro novembre 2028. La città definisce gli appartamenti turistici come immobili residenziali affittati fino a 31 giorni.
Il divieto totale degli affitti brevi turistici entrerà in vigore entro novembre 2028. L’amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare le licenze esistenti per gli appartamenti attualmente destinati a questo tipo di affitto, che offrono circa 100 mila posti letto, definendo queste licenze valide solo per un massimo di cinque anni dal rilascio. Dal 2029, dunque, tali appartamenti torneranno sul mercato come alloggi residenziali per uso abitativo.
Questa politica fa parte di un piano più ampio per contrastare l’eccesso di turismo, la crisi abitativa e l’aumento dei prezzi degli affitti, che negli ultimi anni a Barcellona sono saliti significativamente (anche del 14% in un anno o del 68% in dieci anni, a seconda delle fonti). Il Comune considera incompatibile l’uso abitativo con quello turistico degli immobili e vuole garantire maggiori soluzioni abitative accessibili ai residenti.
Attualmente, per affittare a breve termine a Barcellona è necessaria una licenza turistica e quelle nuove non vengono rilasciate in molte zone centrali, come Barri Gòtic, Eixample, Barceloneta, e El Born, dove il turismo di massa ha creato problemi significativi.
A Firenze, dal 31 maggio 2025, per svolgere attività di affitto breve a fini turistici è obbligatorio ottenere un’autorizzazione comunale specifica per ciascuna unità immobiliare destinata a questo uso. Questa autorizzazione ha una durata quinquennale, come a Barcellona.
Il nuovo regolamento comunale stabilisce che ogni autorizzazione sia legata al proprietario e all’immobile e che, durante un periodo transitorio di tre anni dall’entrata in vigore (fino cioè al 2028), le unità già regolarmente destinate ad affitti brevi nel 2024 possono operare senza adeguarsi immediatamente al nuovo regime autorizzativo.
A Firenze, al 31 dicembre 2024, gli alloggi registrati per locazione turistica mettono a disposizione circa 70.000 posti letto. Nel centro storico di Firenze, in particolare nell’area UNESCO, la concentrazione è particolarmente alta, con una stima di oltre 12.000 annunci per interi appartamenti nel 2023, che sono saliti a circa 13.043 nel 2025, distribuiti anche in aree periferiche.
Le differenze tra Barcellona e Firenze sono evidenti in tutta la loro drammaticità, soprattutto politica. Il sindaco catalano ha preso una decisione netta e chiara per il prossimo futuro. A Firenze staremo a vedere, con preoccupazione, perché in Italia niente è più immutabile nel tempo di quello che è provvisorio.
Gian Luigi Corinto, docente Geografia e Marketing agroalimentare nell’Università di Macerata, consulente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
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