
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso la convinzione che il suo omologo russo Vladimir Putin sia realmente interessato a raggiungere un accordo per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Intervistato da Fox News dopo il vertice di Anchorage, Trump ha dichiarato: “Penso che lui voglia che si faccia. Abbiamo parlato con molta sincerità dopo la conferenza stampa congiunta”.
L’incontro, durato oltre tre ore in una base militare in Alaska, ha visto alternarsi colloqui privati nella limousine presidenziale, sessioni ristrette e un formato “tre contro tre”, con la presenza del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e del consigliere del Cremlino Yuri Ushakov da una parte, e del segretario di Stato Marco Rubio e dell’inviato speciale Steve Witkoff dall’altra.
Un vertice che potrebbe entrare nella storia
Al termine dei colloqui, Putin ha ribadito la determinazione di Mosca a risolvere il conflitto e a migliorare le relazioni bilaterali, definendo l’incontro un passo importante verso una cooperazione rinnovata. Ha inoltre deposto fiori sulle tombe dei piloti sovietici in Alaska, sottolineando il valore simbolico della visita.
Trump, da parte sua, ha sottolineato i progressi compiuti pur riconoscendo che non tutte le questioni sono state risolte. Ha inoltre accettato l’invito di Putin a recarsi a Mosca, definendo il dialogo “un passo positivo tra due Paesi molto importanti”.
Troy Bouffard, direttore del Center for Arctic Security and Resilience presso l’Università dell’Alaska Fairbanks, ha definito il 15 agosto “un giorno storico”. Secondo l’analista, l’incontro ha posto le basi per un nuovo ciclo di negoziati che dovrebbe includere anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Le condizioni sono ora pronte per i prossimi passi. Mi aspetto che un nuovo incontro venga programmato presto”.
Smentite e prospettive
Le dichiarazioni ottimistiche sono arrivate a poche ore da una polemica mediatica. Fox News aveva riportato indiscrezioni secondo cui l’atmosfera durante i colloqui non fosse stata positiva. La Casa Bianca ha reagito con fermezza: “Una notizia totalmente falsa”, ha scritto su X il direttore delle comunicazioni Steven Cheung, respingendo ogni ipotesi di fallimento del vertice.
Intanto, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Alexander Darchiev, ha annunciato che Mosca e Washington terranno a breve un nuovo ciclo di consultazioni sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali, definite “discussioni sugli elementi irritanti”. Questo percorso di dialogo segue già due precedenti round svolti a Istanbul nei mesi scorsi.
L’incontro di Anchorage, quindi, pur senza accordi concreti immediati, ha rilanciato l’idea che un negoziato sulla pace in Ucraina non sia più una prospettiva remota, ma un percorso diplomatico appena avviato.