(AGENPARL) - Roma, 10 Marzo 2020(AGENPARL) – Roma, 10 marzo 2020 – E’ una frase attribuita a diversi personaggi, che hanno fatto comunque la storia del nostro Paese, ed avevano una profonda conoscenza del popolo di cui erano in quel momento leader e guida politica.
Con la conferenza stampa di ieri, nella quale ha annunciato l’emanazione di un provvedimento – l’ordinanza n. 648 – che avrebbe esteso la zona rossa in tutto lo Stivale, il Presidente Conte sembra voler lanciare lo stesso messaggio: decido io perchè voi non siete in grado di continuare la vita quotidiana con il buonsenso che la situazione attuale richiede. Il che, fondamentalmente, abbiamo dimostrato essere vero. Fughe verso i luoghi di origine, scampagnate sulla neve, omissioni nelle comunicazioni di tipo sanitario hanno senz’altro contribuito alla diffusione del virus. Ma anche la sottovalutazione del problema e la banalizzazione iniziale del rischio COVID19 hanno contribuito in maniera significativa a trasformare una situazione delicata in una vera e propria emergenza. Le informazioni contraddittorie sulla gravità del contagio e la pericolosità del virus ed i provvedimenti governativi poco incisivi hanno fatto il resto.
Una guida politica autorevole e capace, un vero leader, avrebbe assunto la responsabilità di stabilire misure severe e drastiche sin dall’inizio, avocando a se anche i poteri delle Regioni per uniformare le modalità d’intervento e le azioni di prevenzione sanitaria su tutto il territorio nazionale.
La nota propensione dei nostri connazionali nell’aggirare le disposizioni ritenute incomprensibili o esagerate, che si è ulteriormente arricchita prendendo spunto dalla fantasia di chi, ospite più o meno gradito del Belpaese, “impunemente tira a campà”, avrebbe dovuto far comprendere, soprattutto a chi ci governa, che la coerenza delle informazioni rispetto ai provvedimenti adottati – e viceversa – avrebbero fatto la differenza nella prevenzione al contagio da coronavirus.
Quando poi però, ad essere contagiati per aver disatteso le prescrizioni governative, sono quegli stessi esponenti politici che hanno sostenuto e difeso proprio quelle misure imposte ai cittadini comuni, la credibilità delle Istituzioni crolla. E gli italiani ne approfittano per andare a sciare o per concedersi serate all’insegna del divertimento di gruppo. Governare gli italiani è inutile, se non si è capaci!