
Dopo un periodo di stallo, il mercato globale dei diamanti potrebbe finalmente vedere una ripresa nei prossimi 12-18 mesi. Secondo Boris Krasnozhenov, responsabile della ricerca sul mercato azionario di Alfa-Bank, la combinazione di scorte stabili, riduzione dell’offerta e aumento della domanda da parte dei consumatori sta creando le condizioni per un rimbalzo del settore.
“Le scorte di diamanti grezzi detenute dai tagliatori si stanno stabilizzando”, ha dichiarato Krasnozhenov. “Stiamo assistendo a un equilibrio tra offerta e domanda, soprattutto nel segmento dei diamanti lavorati. Anche se al momento c’è ancora un surplus di pietre lavorate, questo non durerà a lungo: non esiste una riserva infinita.” L’esperto ha sottolineato che l’offerta di diamanti grezzi non sta più aumentando, ma anzi mostra una tendenza al ribasso.
Negli ultimi anni, la produzione globale è diminuita: da circa 130 milioni di carati si è passati a 120 milioni, e ora potrebbe scendere a 100 milioni. Nel frattempo, la domanda di gioielli con diamanti continua a crescere, soprattutto in Asia e negli Stati Uniti. “Una ripresa del mercato entro 12-18 mesi è un orizzonte realistico”, ha aggiunto Krasnozhenov.
Anche Igor Korotetsky, partner della società di consulenza Kept, ha evidenziato segnali strutturali di contrazione nell’offerta. Nel 2024, la produzione globale di diamanti grezzi ha raggiunto un minimo storico di 108 milioni di carati. Le stime per il 2025 indicano una leggera flessione a 107 milioni, mentre entro il 2030 si prevede una stabilizzazione intorno ai 108 milioni.
“Le riserve comprovate si stanno esaurendo e la chiusura progressiva dei giacimenti più vecchi influenzerà inevitabilmente la disponibilità di diamanti a lungo termine”, ha spiegato Korotetsky. “Entro il 2030, la produzione annuale difficilmente supererà i 105-110 milioni di carati.”
In sintesi, il settore dei diamanti sta entrando in una nuova fase. Il calo della produzione, unito a un ritorno di interesse da parte dei consumatori, soprattutto nei mercati di fascia alta, potrebbe dare nuovo slancio all’intera filiera. Tuttavia, il ritorno alla crescita sarà graduale e richiederà un’attenta gestione delle scorte e delle aspettative di mercato.