
(AGENPARL) – Wed 16 July 2025 DIREZIONE COMUNICAZIONE E IMMAGINE
UFFICIO STAMPA
RUSSO (CONFCOMMERCIO) SU RAPPORTO DELL’OSSERVATORIO FREIGHT INSIGHTS: NECESSARI INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’INTERMODALITA’
“Il Rapporto conferma la lungimiranza della scelta di rafforzare gli strumenti di ricerca del settore attraverso la Fondazione e la partnership con il Most, che colma un vuoto di conoscenza e di analisi delle dinamiche. Le merci scelgono sempre più la strada, e nel 2023 il traffico è aumentato su base annuale del 2,2%, nonostante la congestione della rete che comporta un allungamento dei tempi di percorrenza verso i nodi logistici con aumento medio di 30 minuti per il 10% degli operatori, con conseguente impatto negativo sullo sviluppo dell’intermodalità. Si evidenzia ancora una volta quanto sia stato miope aver escluso il trasporto stradale dai fondi del PNRR. È, quindi, necessario che il Governo intervenga con un importante politica di rafforzamento delle infrastrutture stradali”: così Pasquale Russo, Vicepresidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia e Presidente di Conftrasporto-Confcommercio, sulla presentazione del primo Rapporto elaborato dall’Osservatorio Freight Insights, curato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST e dalla Fondazione Centro Studi Economia delle Infrastrutture e della Logistica.
“Bene – continua Russo – i dati delle Autostrade del Mare e dei container, che sostengono i costanti volumi movimentati nei nostri scali, con una crescita rispettiva tra 2024 e 2018 di +7,8% +9,7%. Il nostro sistema rimane centrale, considerando che il 13% delle tonnellate movimentate via mare in Europa passa per un nostro porto. Se è vero che le performance della portualità italiana sono complessivamente positive, al suo interno il sistema sconta una evidente criticità data dal sostanziale inutilizzo di alcuni scali per i container (Taranto, Cagliari) e altri prossimi al livello di saturazione (Gioia Tauro, Napoli, Genova, Trieste)”.
“Nel trasporto ferroviario vediamo due dinamiche diverse: male nell’ambito nazionale, in 10 anni si è perso il 34% dei volumi, allontanandoci in maniera quasi irreversibile dagli obiettivi europei, mentre, in condizioni di mercato più attrattive e con infrastrutture più sviluppate, come nelle tratte internazionali, i volumi sono cresciuti del circa 60%. Nella consapevolezza che i cantieri in corso ci restituiranno una rete molto più efficace, è necessario ragionare su misure a supporto del traffico per avviare il processo di trasferimento modale in previsione della fine dei lavori”.
“Infine – conclude Russo – è sempre alto l’allarme sulla mancanza di lavoratori nel settore del trasporto e della logistica, tema emergenziale per il 70% delle imprese europee, e merita una riflessione gli investimenti di oltre 2 miliardi di dollari in processi di intelligenza artificiale applicata ai trasporti”.