
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 Comunicato stampa
n. 16/2025
AGRICOLTURA: COLDIRETTI IN PIAZZA CONTRO L’EUROPA TECNOCRATICA Protesta coordinata a Bruxelles e a Roma: no al fondo unico e a un’Europa autoritaria che spegne democrazia, cibo e sicurezza alimentare
Coldiretti è scesa in piazza con una mobilitazione senza precedenti per lanciare un forte grido d’allarme contro le politiche tecnocratiche portate avanti dalla Commissione Europea guidata da Ursula Von der Leyen. Un’azione coordinata si è svolta davanti al palazzo della Commissione a Bruxelles e in quattro luoghi simbolici di Roma, per dire no a un’Europa che, nel nome della burocrazia, rischia di soffocare la produzione agricola, la sovranità alimentare e la stessa democrazia.
A pochi giorni dall’annuncio dell’inasprimento dei dazi americani, Coldiretti ha denunciato con forza come le nuove proposte di bilancio dell’UE – che prevedono un fondo unico tra politiche di coesione e politica agricola – rappresentino una minaccia senza precedenti. Per la prima volta dal 1962, infatti, l’Unione Europea rischia di non avere più un budget chiaramente dedicato alla produzione alimentare e alla sicurezza degli approvvigionamenti.
Sotto lo slogan “Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo”, Coldiretti ha simbolicamente accolto la nascita di “Vonderland”, una terra immaginaria e autoritaria che incarna un’Europa distante dai cittadini, dalle imprese agricole e dai territori.
Protagonisti della protesta centinaia di giovani agricoltori, che hanno esposto in Italia e in Belgio striscioni raffiguranti Ursula Von der Leyen in una veste autocratica, con slogan come “non spegnere la democrazia”, “non spegnere la salute”, “non spegnere l’agricoltura”. I luoghi scelti non sono stati casuali: da Farm Europe a Bruxelles fino al Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza Navona e il Senato a Roma.
“Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: è in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa”, ha dichiarato da Bruxelles il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. “La presidente Von der Leyen e la sua Commissione calpestano il lavoro degli agricoltori e la volontà dei cittadini, dirottando fondi vitali verso il riarmo e aprendo indiscriminatamente al cibo importato senza garanzie. Gli agricoltori chiedono solo rispetto, ascolto e dignità.”
Da Roma, il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo ha ricordato le parole di Sant’Agostino: “La speranza ha due figli: lo sdegno e il coraggio. E oggi è il tempo di entrambi”, accusando la Commissione Europea di voler smantellare la Politica Agricola Comune e snaturare lo spirito dell’Unione.
A dare voce al malcontento delle realtà territoriali anche Alessia Gontier e Elio Gasco, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, che ha voluto sottolineare la gravità della situazione:
“Denunciare ciò che sta accadendo in Europa non è solo un diritto, ma un dovere – affermano Gontier e Gasco –. L’agricoltura sta subendo attacchi sistematici, frutto di una visione tecnocratica che non ascolta i territori. Dimenticare il valore strategico del cibo e delle comunità rurali significa minare le basi della sicurezza, della salute e della democrazia europea. È ora che le istituzioni tornino a guardare al lavoro nei campi come fondamento dell’Europa vera.”
La protesta di Coldiretti continua quindi a farsi sentire, con una mobilitazione trasversale che richiama l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su un’Europa che rischia di smarrire la propria identità agricola, sociale e democratica.
Aosta, 15 luglio 2025
Coldiretti Valle d’Aosta
Regione Borgnalle, 10/L – 11100 Aosta