
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 Francesca Albanese, Barbera (Prc): “il Governo italiano rompa il silenzio”
“Da settimane Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite
per i Territori palestinesi occupati, è oggetto di una violenta campagna
politica e mediatica orchestrata dai governi di Israele e degli Stati
Uniti. Una cittadina italiana, incaricata dall’ONU di monitorare il
rispetto del diritto internazionale, viene delegittimata, diffamata e
minacciata semplicemente per aver denunciato, con coraggio e rigore, i
crimini di guerra e le violazioni sistematiche subite dal popolo
palestinese. In queste ore, il Segretario di Stato degli USA, Marco Rubio,
ha annunciato sanzioni personali contro Albanese. Un atto gravissimo, senza
precedenti, che rappresenta un attacco diretto non solo alla sua persona,
ma all’indipendenza stessa del sistema delle Nazioni Unite.
Di fronte a tutto questo, il silenzio del Governo italiano è assordante.
Dov’è il ministro degli Esteri Antonio Tajani? Dov’è il Presidente del
Consiglio Giorgia Meloni? Perché tacciono mentre una cittadina italiana
viene aggredita da due potenze mondiali per aver fatto il proprio dovere?
Il Governo ha il dovere di difendere Francesca Albanese, di esprimere
pubblicamente solidarietà e sostegno, di respingere ogni tentativo di
intimidazione e delegittimazione.
Non si tratta solo di una questione diplomatica. È in gioco il principio
fondamentale della tutela dei diritti umani, della libertà d’espressione e
dell’indipendenza dei mandati ONU. Il Governo italiano deve prendere una
posizione chiara e netta: non farlo significa voltare le spalle non solo a
una propria cittadina, ma ai valori democratici che dovrebbe rappresentare.
Il silenzio, in questo caso, è complicità”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.