
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 Istituzione zone a tutela rafforzata
In data odierna, il Prefetto Gaetano Cupello ha presieduto la riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, presso la Prefettura di Chieti, al quale hanno partecipato i Sindaci di Chieti, San Salvo, Ortona, Fossacesia, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Casalbordino, il vice sindaco di Francavilla al Mare, gli Assessori dei Comuni di Lanciano e San Giovanni Teatino, nonché il Comandante della Polizia Locale di Vasto.
Il Comitato, in tale composizione, ha condiviso l’adozione, in provincia, di un nuovo provvedimento prefettizio ai sensi dell’art. 2 del T.U.L.P.S., in relazione alle direttive del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in materia di prevenzione e sicurezza urbana, che, come il precedente, in vigore fino allo scorso 18 maggio per un numero più limitato di comuni, tenga conto dell’esigenza di tutela rafforzata dell’ordine e della sicurezza pubblica in alcune aree dei Comuni ricompresi nel provvedimento, in particolare nelle zone costiere e maggiormente interessate dal fenomeno della movida.
Tale provvedimento, che avrà durata dal 1 luglio fino al 31 agosto pp.vv., dispone il divieto di stazionamento nelle aree individuate nel corso della riunione, d’intesa con i Sindaci dei predetti Comuni, ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, ostacolando la libera e piena fruibilità di tali zone e che siano stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, ovvero condannati, per alcuni reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio, o in materia di armi.
Le Forze dell’ordine e le polizie municipali dovranno, quindi, procedere all’immediato allontanamento dalle zone individuate dal provvedimento prefettizio dei soggetti nei cui confronti siano accertati i citati precedenti penali o di polizia e la cui condotta si caratterizzi per atteggiamenti antisociali.
La piena e sicura fruibilità delle aree stesse da parte dei cittadini costituisce l’obiettivo prioritario perseguito mediante l’esecuzione del provvedimento prefettizio, anche per evitare episodi di “malamovida”, nelle aree maggiormente interessate dalla presenza turistica.