
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 ASSEMBLEA CNEL APPROVA DDL SU BENI E IMPRESE SEQUESTRATE ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
L’Assemblea del CNEL ha approvato nella seduta odierna il Disegno di legge “Disposizioni in materia di gestione, valorizzazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ai sensi del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159”.
Il patrimonio di beni e aziende sequestrati alla criminalità organizzata rappresenta una risorsa strategica per l’Italia, ma non è valorizzata nel suo vero potenziale. Inoltre, i tempi lunghissimi tra sequestro e confisca (in media 8 anni) rischiano di compromettere il valore economico e occupazionale delle aziende coinvolte. È partendo da queste criticità che il CNEL ha elaborato la proposta di legge approvata oggi, al fine di superare le inefficienze attuali e trasformare i beni confiscati in un volano per il territorio, promuovendo legalità, inclusione e sviluppo. Tra le priorità individuate: migliore gestione delle risorse del Fondo Unico Giustizia; accesso al credito per le aziende sequestrate; rafforzamento del ruolo delle Prefetture e delle Regioni; potenziamento della banca dati dell’ANBSC (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata); estensione della sezione speciale imprese dell’Albo degli amministratori giudiziari a professionalità imprenditoriali e manageriali e obbligo di formazione permanente; maggior coinvolgimento del Terzo Settore e delle Aziende pubbliche di servizi alla persona; applicazione del Dlgs 33/2013 al conferimento degli incarichi nelle fasi di sequestro di prevenzione e confisca; valorizzazione delle buone pratiche.
Il Disegno di legge nasce dall’attività istruttoria del Forum imprese e legalità, istituito presso il CNEL e coordinato dal consigliere Tulio Marcelli, che ha condotto audizioni, analisi e proposte concrete per riformare le procedure previste dal Codice antimafia. L’obiettivo è di semplificare le regole, garantire trasparenza e restituire alla collettività, in tempi certi, beni e imprese oggi sottratti alla criminalità, affinché diventino opportunità di riscatto per i territori.
MARCELLI (CNEL): POSTO L’ACCENTO SU TRASPARENZA DATI E SU PIÙ EFFICIENTE GESTIONE DELLE IMPRESE
“La proposta di legge che il CNEL ha approvato oggi su beni e aziende sequestrate – ha dichiarato il consigliere CNEL Tulio Marcelli, coordinatore del Forum imprese e legalità – è un primo esito di un ampio lavoro, frutto dell’ascolto e del confronto avvenuto in questo ultimo anno con tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nella ‘gestione’ dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Un lavoro che si è avvalso anche del prezioso supporto del nostro Segretario generale e degli Uffici. In particolare, si è posto l’accento sulla trasparenza dei dati e sulla volontà di contribuire a rendere più efficiente la gestione delle imprese oggetto di sequestro e confisca”.
BENI CONFISCATI. DAL CNEL UNA STRATEGIA INTEGRATA DI INTERVENTO
L’impegno del CNEL sul tema dei beni confiscati ha alle spalle una lunga storia di attenzione, che risale alle indicazioni elaborate dal Consiglio negli anni Novanta, largamente recepite dalla legge 109/1996 sull’uso sociale dei beni sequestrati e confiscati. L’obiettivo prioritario rimane anche oggi quello di valorizzare le aziende provenienti dal circuito criminale e riconnetterle al tessuto socio-economico dei territori. Un impegno rafforzato dall’accordo che il CNEL ha siglato con L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Nella seduta dell’Assemblea del 24 novembre 2024 è stato anche adottato un ordine del giorno in materia, che ha costituito una vera e propria roadmap, fino all’approvazione odierna del Disegno di legge.
BENI CONFISCATI. IL QUADERNO CNEL SU CRITICITÀ E PROPOSTE
Nel solco di questo percorso, lo scorso mese di aprile è stato predisposto il Quaderno CNEL “I beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: criticità e proposte”. Nel documento si sottolinea come, nonostante i molteplici interventi normativi e regolamentari effettuati negli anni, le procedure vigenti risultino tuttora poco efficaci, considerato il numero considerevole di beni che restano inutilizzati e l’altissimo tasso di mortalità delle aziende sequestrate e confiscate. In Italia il numero di aziende e beni sottratti alla criminalità organizzata ha raggiunto dimensioni considerevoli, ma l’eccessiva durata dei procedimenti determina conseguenze spesso esiziali per le aziende che, a causa dello ‘shock di legalità’ determinato dalla perdita degli asset criminali, sono destinate alla liquidazione nella maggior parte dei casi.