
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA
COMUNICATO STAMPA 26 GIUGNO 2026
TRASPORTI MARITTIMI – Aumentano i costi per imbarcare le merci sulle
navi. E’ l’effetto della direttiva europea sulle emissioni in
atmosfera. Incrementi fino a 700 euro per ogni automezzo. Meloni
(Confartigianato Sardegna): “Da strumento per tutelare l’ambiente a
tassa occulta. Non si può andare avanti così”.
E’ molto agitato il mare che separa la Sardegna dal Continente.
Fra pochi giorni, infatti, sul traffico marittimo delle merci, e
soprattutto sugli autotrasportatori, si abbatterà l’ennesimo rincaro.
Non bastavano l’inflazione e il costo dei carburanti, dal primo luglio
le tariffe per l’imbarco dei camion sulle navi subiranno l’ennesima
impennata dei prezzi dovuta all’applicazione della direttiva europea
sulle emissioni in atmosfera, la “ETS SURCHARGE”.
Secondo quanto comunicato dalle compagnie di navigazione, i costi per
metro lineare partiranno dai 3 euro della Porto Torres-Ajaccio,
passando per i 5 della Piombino-Olbia e gli 8 euro della Genova-Olbia
per arrivare ai 16,50 della Livorno-Olbia, incidendo fino a 700 euro a
tratta per ogni mezzo trasportato.
Secondo Confartigianato Sardegna, con l’aumento di luglio continua
l’irrefrenabile crescita delle tariffe che già nel periodo gennaio
2019/gennaio 2024 ha fatto registrare un incremento di circa il 70%.
Le imprese sarde dell’autotrasporto che effettuano trasporti da e per
il Continente, che utilizzano quotidianamente il servizio dei
traghetti, movimentando via nave l’80% delle merci, sono preoccupate
dai continui aumenti che condizionano pesantemente i bilanci di
gestione di tutte le realtà del settore.
Tale situazione, molto critica per l’autotrasporto merci, inciderà
pesantemente sul costo finale dei prodotti che arriveranno nell’Isola
e metterà fuori mercato quelli sardi che vengono venduti nelle altre
piazze fuori dalla regione.
“L’ETS, da strumento ambientale è diventato un costo – afferma Giacomo
Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – una vera e propria
tassa occulta e ingiusta che l’Isola deve sobbarcarsi, ribaltata dagli
armatori agli autotrasportatori, rendendo le imprese e i prodotti non
competitivi”. “Infatti, gli armatori continuano a scaricare i costi
sulle tariffe finali – sottolinea Meloni – e questo incremento pesa
sui bilanci di gestione delle imprese, soprattutto quelle piccole”.
“Il peso della salvaguardia dell’ambiente non può essere sempre
sostenuto dall’ultimo anello della catena economica – continua Meloni
– nell’immediato occorre però che le imprese di autotrasporto riescano
a sopravvivere”.
Per l’Associazione degli Autotrasportatori Artigiani, la transizione
ambientale non può essere affrontata per compartimenti stagni, ma deve
essere strettamente integrata con la transizione economica e sociale e
non può determinare perdita di economia di scala e posti di lavoro per
alcuni e opportunità per altri.
Confartigianato Trasporti Sardegna, chiede al Governo Regionale, in
questa fase di assestamento del Bilancio, di pensare a una forma di
sostegno verso il settore che possa supportare le imprese che dovranno
affrontare questa nuova situazione.
“Come chiediamo da tempo a livello nazionale – conclude il Presidente
di Confartigianato Sardegna – occorre introdurre modifiche normative
che consentano agli autotrasportatori di recuperare automaticamente in
fattura questo surplus di costi, come accade per il gasolio”.
Gli autotrasportatori artigiani, infine, sono certi che si possa
portare avanti una transizione ambientale che vada di pari passo con
quella economica e sociale che garantisca un cambiamento efficace e
duraturo verso un modello di sviluppo più sostenibile ed equo.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT