(AGENPARL) - Roma, 25 Giugno 2025(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 Nasce una proposta innovativa per la sostenibilità ambientale: un nuovo impegno per la tutela della biodiversità in Valle d’Aosta
Aosta, 25 giugno 2025 – Prende ufficialmente il via il progetto “Certificazione della biodiversità degli ecosistemi in Valle d’Aosta: una proposta innovativa per la sostenibilità ambientale” nella spettacolare cornice dell’anfiteatro naturale presso l’Osservatorio Astronomico della Regione autonoma Valle d’Aosta a Saint Barthélemy, un’iniziativa dedicata alla salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, promossa da Institut Agricole Régional, Cave Mont Blanc de Morgex et la Salle, Coldiretti Valle d’Aosta, Comune di Nus, CSQA e il Parco Naturale Mont Avic, con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità ambientali e produttive delle Regione Valle d’Aosta, attraverso l’applicazione di uno schema di certificazione della sostenibilità ambientale delle attività agricole del territorio valdostano.
Il progetto “Certificazione della biodiversità degli ecosistemi in Valle d’Aosta: una proposta innovativa per la sostenibilità ambientale” è finanziato totalmente dalla linea SRG08 – Sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell’innovazione del Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale 2023/27 Regione Autonoma Valle d’Aosta.
“Considero positiva la sinergia fra gli enti coinvolti nel progetto che hanno scelto di collaborare per porre in essere le direttive europee in fatto di biologico – afferma l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel – La programmazione dello Sviluppo rurale 2023/2027 ha scelto di dare rilievo all’autenticità e alla genuinità del territorio agricolo valdostano attraverso la certificazione del biologico e, in questo contesto, l’Assessorato sta lavorando e coordinandosi con gli organismi pagatori, per far sì che queste misure vengano veramente attuate e soprattutto riconosciute ai nostri agricoltori e allevatori.”
Il progetto non solo punta a migliorare la qualità delle produzioni agroalimentari locali, ma intende rafforzare anche l’identità territoriale del territorio, promuovendo la consapevolezza tra produttori e consumatori verso l’ambiente che ci circonda.
Il percorso innovativo della certificazione permetterà alle produzioni agroalimentari valdostane di avere un plus spendibile sia a livello locale, che nazionale ed internazionale, un esempio virtuoso di come la tradizione che si coniuga a sostenibilità ed innovazione consentano una crescita con un approccio integrato e sostenibile.
Tra le azioni principali del progetto:
Adattare alla specificità valdostana lo schema di certificazione Biodiversity Friend basato sulla valorizzazione della biodiversità;
Formare tecnici certificatori e operatori agricoli per garantire l’applicazione efficace del sistema di certificazione;
Promuovere il coinvolgimento degli stakeholder locali, incluse le aziende agricole, enti locali e consumatori;
Rinforzare la sostenibilità ambientale nelle filiere agroalimentari e nelle attività turistiche della Regione;
Valorizzare i prodotti agricoli locali attraverso un marchio di qualità riconosciuto, che evidenzi il legame con il territorio e la tutela della biodiversità.
“L’agricoltura in Valle d’Aosta è inserita in modo armonioso nel territorio e si basa essenzialmente sulla valorizzazione della biodiversità – dichiara Mauro Bassignana dell’Institut Agricole Régional – la grande prevalenza di prati e pascoli permanenti è una caratteristica distintiva della nostra regione ed è associata alla presenza di una flora e una fauna ricche di specie. Gli studi condotti dallo IAR, inoltre, hanno messo in evidenza alti livelli di biodiversità vegetale e animale non solo nei prati e pascoli, ma anche nei frutteti e nei vigneti valdostani. Questo progetto, quindi, intende mettere in atto un percorso innovativo di certificazione, sia a livello delle singole aziende sia a livello del territorio, per esaltare il legame tra pratiche agricole, territorio e biodiversità e per valorizzare i prodotti agricoli locali attraverso un marchio di qualità riconosciuto”.
“L’idea di aderire a questo progetto – afferma Nicolas Bovard Presidente Cave Mont Blanc de Morgex et la Salle – è di cominciare ad analizzare le nostre pratiche agricole per capire a quale livello siamo di sostenibilità e come e di conseguenza se possiamo migliorarci in futuro, valorizzando così i nostri vigneti e quindi la coltivazione maggiormente rappresentativa il Prié Blanc”.
