
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 Oggetto: comunicato stampa
La storia riparte con lapertura della chiesetta di San Giovanni al castello
Ledificio sacro inaugurato dopo i lavori di recupero
Tanti albinetani ieri alla riapertura dellantica chiesa dopo le opere di
consolidamento
ALBINEA (25 giugno 2025) In tanti ieri pomeriggi hanno partecipato
allinaugurazione della piccola e bellissima chiesetta di San Giovanni
Battista, accanto al castello di Borzano, restituita alla comunità dopo un
minuzioso intervento di recupero e consolidamento. Le opere sono state
possibili grazie a fondi Pnrr e del Comune con i quali è stata rifatta la
copertura e sono state realizzate delle sottofondazioni e dei rinforzi
consolidanti dei muri.
La festa per la riapertura ai fedeli è iniziata alle ore 18.30. Erano
presenti, oltre alla sindaca Roberta Ibattici, gli assessori Leonardo Napoli
e Mirella Rossi, il parroco di Albinea don Pietro Paterlini, gli architetti
e gli ingegneri che hanno seguito i lavori, un rappresentante della Diocesi
di Reggio Emilia e soprattutto tanti borzanesi, entusiasti del risultato del
cantiere, che sono giunti sul posto in gruppo dopo una camminata.
Dopo lesibizione del Quartetto darchi Sivis della scuola di Musica
Risonanze, negli interventi che si sono susseguiti, oltre ai doverosi
ringraziamenti, sono state messe in evidenza sia limportanza del dialogo
proficuo tra amministrazione e parrocchia, sia dellavere sul posto gruppi
di cittadini così attivi e legati al territorio in cui vivono.
Al termine è stata celebrata una messa nella piazzetta di fronte alla
chiesa.
Hanno collaborato alla riuscita della giornata diversi gruppi di
preziosissimi volontari: Amici del Cea, Protezione Civile Albinea, Gruppo
Archeologico albinetano, Croce Verde e Pro Loco Albinea.
La presenza di tante persone all’inaugurazione testimonia quando la nostra
comunità sia legata a questo luogo, che sorge nell’area recentemente
dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco Spiega Napoli – Il successo è
dettato sicuramente dal lavoro di squadra svolto in questi mesi, grazie alla
collaborazione fra comune, parrocchia e i tantissimi volontari, a cui va il
mio più sentito ringraziamento.
I lavori, commissionati dalla parrocchia, hanno avuto un importo complessivo
di 150mila euro, finanziati per 120mila tramite fondi Pnrr e 30.000 euro
tramite contributo del comune di Albinea. Alla cifra si sono aggiunti anche
7mila euro di contributo della Fondazione Manodori.
Ledificio, dopo anni di chiusura a causa delle sue condizioni, potrà ora
essere riaperto al pubblico e restituito alla comunità per la celebrazione
delle funzioni religione in determinate occasioni e per visite dedicate.
La tradizione della Messa nel giorno di San Giovanni alla chiesa del
castello ha origini molto antiche: nel 1600, quando è stata edificata la
nuova chiesa nel centro di Borzano, fu decretato che quella particolare
funzione dovesse essere mantenuta nella chiesa di San Giovanni al castello.
LORATORIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Loratorio di San Giovanni Battista si trova sulla rupe gessosa a Borzano,
su cui sono presenti anche i resti del castello dei conti Manfredi. Il luogo
è particolarmente suggestivo da un punto di vista naturalistico per gli
aspetti botanici che faunistici ed è caratterizzato geologicamente da un
affioramento di roccia gessosa, tecnicamente denominata rocce evaporitiche
che per la loro peculiarità e straordinario valore sono entrate a far parte,
dalla fine del 2023, dei siti Unesco Patrimonio dellUmanità.
Ledificio di culto e lantistante sagrato sono di proprietà della
parrocchia di Borzano. Da un punto di vista archeologico e storico questo
edificio rappresenta uno scrigno il cui contenuto è stato soltanto in parte
studiato e indagato. Non si conosce la sua origine e solo nel 1229, in un
regesto vescovile (Saccani 1926 p. 19), compaiono i nomi dei primi due
preti, Borello e Burchio da Borzano rappresentanti della chiesa .
LAREA SEPOLCRALE
Il Gruppo archeologico albinetano ha effettuato scavi, sia allinterno che
allesterno della chiesa, per documentare il sepolcreto esistente. Le più
antiche e particolari tombe, di tradizione orientale, contenevano sepolture
datate al VII VIII secolo, scavate accuratamente nella roccia gessosa,
alla profondità di circa 30-40 cm. e caratterizzate dalla forma trapezoidale
con rastremazione in senso longitudinale e il cosìdetto alveolo cefalico
rotondo o quadrato per contenere la testa del defunto.
Tombe di questo tipo si trovano soltanto in siti rupestri e sono rare in
Italia settentrionale. Il caso di Borzano è finora il secondo in Italia per
numero di tombe che sono 23 di forma antropomorfa. In assenza di corredo è
stato possibile datare i reperti ossei radiometricamente (R14).
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Marco Barbieri