
(AGENPARL) – Mon 23 June 2025 NOTA STAMPA
Sovrintendenza Capitolina,
“La Scultura Goal di Mario Ceroli”
Roma 23 giugno 2025 – La scultura “Goal” di Mario Ceroli realizzata in legno, nasce come installazione temporanea in occasione dei Mondiali di Calcio nel 1990. Collocata nel 2000 nell’area tra viale Tiziano e via Nedo Nadi, ha sempre comportato problemi di conservazione, considerata la deperibilità del materiale esposto agli agenti atmosferici.
Un primo intervento di manutenzione si è reso necessario nel 2003, con una nuova verniciatura e la sostituzione degli elementi metallici e nel 2010 si comincia a constatare il progressivo degrado dell’opera.
All’inizio del 2011, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali realizza un intervento sulla scultura con la messa in opera di tiranti metallici e di rinforzi per i punti d’appoggio a terra, in modo da garantirne la tenuta e contrastarne il deterioramento. Un’operazione necessaria, ma non sufficiente, poiché nel tempo l’imponente struttura continua a subire l’azione degli agenti atmosferici e ad alterarsi, rendendo necessaria l’interdizione dell’area.
Nello stesso anno si propone di smontare l’opera e di sostituirla con una di dimensioni inferiori. La Commissione Storia e Arte acconsente alla proposta e si procede con il maestro Ceroli per individuare una soluzione condivisa.
I contatti con Ceroli riprendono nel 2020, quando la Sovrintendenza decide di allestire una recinzione più solida in grigliato keller a protezione della pubblica incolumità. Si propone nuovamente di sostituire la scultura con una di dimensioni ridotte, in metallo o in legno con una struttura più resistente. Viene prevista la spesa per lo smontaggio e la realizzazione della nuova opera, con una previsione di circa 150-200 mila euro.
Nel 2022 si propone di spostarla altrove (ponte della Musica o piazza Apollodoro) a seguito della volontà espressa dal Municipio II di destinare l’area per ampliare il playground.
Negli ultimi anni la Sovrintendenza si è impegnata sulle possibilità di restaurare l’opera attraverso la ricerca di sponsor e la redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica. Nel bilancio 2025-2027 sono stati stanziati 400 mila euro per l’intervento.
A marzo 2025 il rifacimento e lo spostamento dell’opera nell’area di piazza Apollodoro sono inseriti in un progetto di riqualificazione dell’area dello stadio Flaminio, curato dal Dipartimento Programmazione Urbanistica di Roma Capitale. I fondi presenti sul bilancio di Sovrintendenza saranno quindi trasferiti al PAU, per la sistemazione dell’area dove era l’opera crollata.
Al momento l’area del crollo, già recintata con grigliato keller, è stata ulteriormente protetta ampliando la recinzione. L’intervento della ditta di manutenzione è avvenuto nella giornata odierna.
NOTE STORICHE
L’opera fu realizzata in occasione dei Campionati Mondiali di Calcio svoltisi in Italia nel 1990 e inizialmente installata all’EUR, davanti al Palazzo dello Sport, progettato da Marcello Piacentini e Pier Luigi Nervi. Terminato il grande evento calcistico, la scultura fu smontata e conservata in un deposito, e solo nella primavera del 2001 fu collocata nell’area verde lungo viale Tiziano, tra il Palazzetto dello Sport, che porta anch’esso la firma di Nervi, e l’Auditorium di Renzo Piano.
Per la sua realizzazione Mario Ceroli, maestro della nota corrente dell’Arte Povera, sceglie il legno, materiale povero e grezzo, suo mezzo espressivo prediletto. Come nel caso di altre installazioni ambientali, Ceroli non si propone di modificare la situazione spaziale data, piuttosto vi inserisce una presenza strutturale autonoma di forte impatto ambientale che tende a sfidare il paesaggio circostante; in tale ottica si inquadra la ricollocazione di “Goal”. Proprio i fattori ambientali si sono però rivelati pericolosi per l’opera, soprattutto in considerazione dei suoi materiali costitutivi, portandola inevitabilmente a degradarsi.
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali